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vieta di sommare incarichi dirigenziali ed elettivi non gli piace. E neanche a tanti politici, dal Pd a Fi ed Ncd
DI EMILIANO FITTIPALDI
17 dicembre 2014
Avvocati, medici, farmacisti, infermieri. Contro Raffaele Cantone. Gli Ordini professionali, dice il presidente dell'Autorità anticorruzione (Anac), «mi stanno dando più problemi del Mose o l'Expo. È una cosa pazzesca». Il problema è il decreto Severino sull'incompatibilità tra gli incarichi pubblici elettivi e e incarichi dirigenziali. L'Anac, con una delibera del 25 ottobre, lo ha applicato agli Ordini professionali e ha dunque sancito che deputati e senatori non possono guidare le varie associazioni di categoria. Ma in molti non ci stanno. E le lobby si mettono in moto. Parlamentari di Forza Italia e Ncd hanno presentato emendamenti che consentirebbero agli Ordini di evitare i controlli dell'Anac e salvare un po' di poltrone. Uno porta la firma dei forzisti Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri, che non si curano di conflitti d'interessi e opportunità: sono presidente e vicepresidente dell'Ordine dei Farmacisti italiani. Un altro lo hanno avanzato Maurizio Sacconi e Andrea Augello dell'Ncd, e di certo non dispiace ai loro colleghi del Pd Amedeo Bianco e Annalisa Silvestro, numero uno rispettivamente degli Infermieri e dei Medici. Ancora saldi sulle loro poltrone. L'Ordine degli Avvocati ha presentato invece un ricorso al Tar contro la delibera di Cantone, per evitare che dal primo gennaio 2015 anche la loro categoria, come tutte le altre, debba sottomettersi alle norme che impongono maggiore trasparenza.
DI EMILIANO FITTIPALDI
17 dicembre 2014
Avvocati, medici, farmacisti, infermieri. Contro Raffaele Cantone. Gli Ordini professionali, dice il presidente dell'Autorità anticorruzione (Anac), «mi stanno dando più problemi del Mose o l'Expo. È una cosa pazzesca». Il problema è il decreto Severino sull'incompatibilità tra gli incarichi pubblici elettivi e e incarichi dirigenziali. L'Anac, con una delibera del 25 ottobre, lo ha applicato agli Ordini professionali e ha dunque sancito che deputati e senatori non possono guidare le varie associazioni di categoria. Ma in molti non ci stanno. E le lobby si mettono in moto. Parlamentari di Forza Italia e Ncd hanno presentato emendamenti che consentirebbero agli Ordini di evitare i controlli dell'Anac e salvare un po' di poltrone. Uno porta la firma dei forzisti Andrea Mandelli e Luigi D'Ambrosio Lettieri, che non si curano di conflitti d'interessi e opportunità: sono presidente e vicepresidente dell'Ordine dei Farmacisti italiani. Un altro lo hanno avanzato Maurizio Sacconi e Andrea Augello dell'Ncd, e di certo non dispiace ai loro colleghi del Pd Amedeo Bianco e Annalisa Silvestro, numero uno rispettivamente degli Infermieri e dei Medici. Ancora saldi sulle loro poltrone. L'Ordine degli Avvocati ha presentato invece un ricorso al Tar contro la delibera di Cantone, per evitare che dal primo gennaio 2015 anche la loro categoria, come tutte le altre, debba sottomettersi alle norme che impongono maggiore trasparenza.
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