.IL carabiniere Marco di Filippo mi telefono' sul cellulare invitandomi al comando dei carabinieri d'Isernia per delle comunicazioni,credevo per la restituzione dei nostri beni mobili rubati dalla casa di Venafro a mezzo atti giudiziari falsi del tribunale d'ISERNIA,con l'ausilio di 22 carabinieri giunti da tutto il Molise.Verso le ore 16 del 22/10/2008 unitamente a mia sorella Anna mi recai al comando dei cc.d'Isernia ,su richiesta del piantone consegnai la mia carta d'identita' rilasciata dal comune di VENAFRO,entrammo nell' ufficio del comandante Prata.Immediatamente entro' una ragazza vestita da carabiniere a nome antonella e lo stesso Marco di Filippo,ci fecero accomodare.Il Prata vestiva con una camicia bianca e un Jeans nero.Immediatamente iniziarono a caricarci in tre con sostanze tossiche veicolate da gas.Ci comunico' che ci doveva sequestrare la macchina motivo?? probabilmente qualche volta ero passato al casello autostradale senza pagare il pedaggio,alla nostra meraviglia,ci caricarono ancora con altre sostanze che ci mando' il cuore in forte tachicardia,forte palpitazione,la porta elettronica era stata chiusa.Al che iniziai a gridare aprite,aprite!! Aprirono la porta e scappammo fuori nonostante il cuore fosse impazzito.Ci inseguirono fin dove era parcheggiata la nostra auto Fiesta di colore blu' Cj772 LV impedendoci di aprire le portiere.Intanto avevano chiamato l'auto di zona per farsi dare manforte.Dal nostro telefonino chiamammo il proprietario di casa ALBERTO D'AMICO ci venne a prendere fuori la caserma e ci accompagno' a casa.Il 23/10/2008,verso le ore 12 il D'AMICO ALBERTO CI accompagno' presso la caserma dove avevamo sostato l'auto e avemmo la sgradita sorpresa di non trovare piu' la nostra Ford.Si precisa che siamo in possesso delle chiavi della nostra auto e della relativa carta di circolazione.Inutile dire che non hanno voluto mai rilasciare il verbale,nonostante le nostre ripetute richieste e l'andata in caserma del nostro legale avv.VECCHIARELLI DA SESTO CAMPANO MOLISE.Inoltre il giorno 7/01/2009 intorno alle ore 18 nella proprieta' privata della nostra abitazione una subaru dei carabinieri d'Isernia seguita dal un carroattrezzi giallo entro' nel box privato e caricarono la panda di colore verde AN 727 AN di nostra proprieta',alle nostre urla di lasciare la macchina ci caricarono con i lacrimogeni e con la nostra auto andarono via.telefonammo alla questura d'ISERNIA,alla guardia di finanza, allo stesso comando dei carabinieri d'ISERNIA rispose lo stesso comandante PRATA affermando che la nostra Panda risultava di proprieta' di D'Appollonio Nicandro nato a Venafro il 14/5/1955.Anche in questo caso nonostante le ripetute richieste anche scritte al comandante del provinciale d'Isernia Antonio Renzetti non hanno voluto dare spiegazioni ne tantomeno i verbali.Anche in qui siamo in possesso delle chiavi e del libretto di curcolazione.Le denunce scritte oltre alle denunce telefoniche in tutta Italia, furono inviate alla questura d'Isernia,alla procura della repubblica d'Isernia,al procura della di Bari,al consiglio superiore della magistratura italiana,al capo dello stato Giorgio Napolitano,al parlamento europeo,all' ambasciata degli stati uniti a Roma,alla Rai TG 3 Molise,ecc..ecc..Verso marzo aprile 2009 presso la nostra abitazione di Pesche si presentaarono due carabinieri in borghese del comando provinciale d'Isernia uno a nome GAGLIONE l'altro sconosco il nome, di vista so' individuarlo,affermarono di doverci notificare un atto della procura della repubblica d'Isernia,per un sequestro di un auto forse due. Appena iniziai a spiegargli il furto delle due auto i due andarono via senza lasciarci alcun che'.Decine di volte abbiamo chiamato la procura della repubblica d'Isernia per avere spiegazioni,ma questi si sono sempre rifiutati.E' inutile dire che a tutt'oggi le due auto sono finite nei beni acquisiti dai mariuoli istituzionali italiani.Rosario Maringola 53° reggimento fanteria d'arresto Umbria divisione folgore servizio riservato.
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