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I servizi segreti tedeschi (Bnd) hanno spiato anche il Vaticano, oltre ai governi e ai ministeri di Stati Uniti e Ue, Italia compresa. Lo rivela lo Spiegel nel suo prossimo numero come anticipa l'edizione online del settimanale tedesco.

L'attività di intelligence dei servizi tedeschi del Bundesnachrichtendienst (BND) contro Paesi amici era più ampia di quanto era emerso alcune settimane fa. Gli 007 tedeschi non agivano su richiesta della Nsa americana, ma per conto proprio. Polonia, Austria, Danimarca e Croazia erano i principali obiettivi, ma sotto controllo erano anche le rappresentanze diplomatiche di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia, Svezia, Portogallo, Grecia, Spagna e Svizzera, oltre il Vaticano. Erano spiate anche organizzazioni non governative come Care International, Oxfam e il Comitato internazionale della Croce Rossa a Ginevra.

Già a metà ottobre, nell'ambito del "datagate" innescato dalle dichiarazioni della talpa della "Nsa" americana Edward Snowden, era emerso da fonte ufficiale tedesca che i servizi segreti di Berlino hanno spiato per molti anni fino al 2013 numerosi paesi amici e partner europei ma - almeno nei principali resoconti - non era stato precisato che nella lista ci fossero anche l'Italia o il Vaticano. A rivelare l'attività ad una commissione del parlamento tedesco era stata la stessa cancelliera Angela Merkel, che sovrintende al Bnd.
Ora il sito inglese dello Spiegel fa il nome di diversi paesi e ricorda che gli edifici diplomatici non sono protetti dall'articolo 10 della Costituzione tedesca che vieta di intercettare le telecomunicazioni.

Lo spionaggio ai danni dell'Italia e della Santa Sede può essere considerato meno grave di quello che, sempre secondo lo Spiegel, è stato condotto all'estero dal Bnd, che è appunto l'agenzia di intelligence "esterna" della Repubblica federale tedesca. Integrando le rivelazioni di metà ottobre, il settimanale precisa innanzitutto che gli 007 tedeschi "hanno spiato il dipartimento dell'Interno degli Stati Uniti e i ministeri dell'Interno di paesi membri dell'Ue tra cui Polonia, Austria, Danimarca e Croazia". Lo spionaggio ha incluso "linee di comunicazione" appartenenti a rappresentanze diplomatiche "a Bruxelles e alle Nazioni Unite a New York". La lista includeva "il numero verde del Dipartimento di Stato Usa per gli avvisi ai viaggiatori".

Già nella primavera scorsa peraltro era emerso che il Bnd, attraverso la propria stazione di Bad Aibling (il paesino bavarese dove fino al 2004 c'era stato il centro statunitense raccolta di "signal intelligence" detto "Echelon") aveva favorito lo spionaggio americano ai danni di interessi europei e tedeschi. Il datagate peraltro ha provocato un attrito con gli Stati Uniti: una delle scoperte più eclatanti fu la circostanza che addirittura il cellulare di Merkel era intercettato dagli americani.

Lo scandalo mette
in imbarazzo proprio la  Merkel, che dopo la scoperta  protestò con forza con gli Stati Uniti rei di controllare Paesi amici.