Latina - Le Procure della Repubblica di Perugia e Latina, all’esito di articolate indagini, anche di carattere patrimoniale, hanno delegato alla Polizia di Stato, Squadra Mobile della Questura di Latina, l’esecuzione di ordinanze cautelari emesse dai Giudici per le Indagini Preliminari di Perugia e Latina, di cui 4 in regime di detenzione in carcere e 4 agli arresti domiciliari, a carico, fra gli altri, di un magistrato della sezione fallimentare (Antonio Lollo), ed un cancelliere della sezione fallimentare (Rita Sacchetti), entrambi in servizio presso il Tribunale di Latina, alcuni professionisti ed un sottufficiale della Guardia di Finanza. In carcere oltre Lollo, 48 anni, sono finiti il consulente del tribunale Vittorio Genco, 55 anni, i commercialisti Marco Viola, 53 anni, e Massimo Gatto, 51 anni. Ai domiciliari la cancelliera Rita Sacchetti, l’imprenditore calabrese Luca Granato, un maresciallo della guardia di Finanza Roberto Menduti, 42 anni, e la moglie di Lollo, Antonia Lusena, 45 anni, di professione veterinaria. Risulta indagato inoltre il commercialista di Formia, nonché ex assessore comunale, Raffaele Ranucci. I reati contestati vanno dalla corruzione, alla corruzione in atti giudiziari, alla concussione, all’induzione indebita a dare o promettere denaro od altra utilità, alla turbativa d’asta, al falso ed alla rivelazione di segreto nonché all’accesso abusivo ad un sistema informatico e telematico aggravato dalla circostanza di rivestire la qualità di pubblico ufficiale. Le indagini, coordinate in proficua collaborazione dalle Autorità giudiziarie del capoluogo pontino ed umbro, erano state avviate in seguito ad una denuncia presentata presso la Procura della Repubblica di Latina, in cui si prospettavano fatti di bancarotta nell’ambito di un concordato preventivo. E’ inoltre emersa l’esistenza di azioni illecite volte ad influenzare il corretto svolgimento delle aste disposte dal Tribunale di Latina per la vendita di beni oggetto di liquidazione nelle procedure concorsuali. Nel corso delle indagini, sono state accertate reiterate attività di accesso abusivo al sistema informatico del Registro Generale della Procura della Repubblica di Latina, al fine di consentire ad alcuni soggetti sottoposti ad indagine di poter eludere le attività investigative a loro carico, attraverso la conoscenza di dati coperti da segreto istruttorio. Le attività sono state coordinate dal procuratore aggiunto Antonella Duchini, della Procura di Perugia, e dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, della Procura di Latina.
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