Wednesday, March 18, 2015

Il governo chiude il tribunale militare Pd: «Scelta che non guarda al merito»*******

Il governo chiude il tribunale militare
Pd: «Scelta che non guarda al merito»

La decisione nella legge di stabilità, è l’unico superstite in tutto il Nord. E parte il coro bipartisan di critiche

VERONA Il Tribunale militare di Verona dovrà essere chiuso. La drastica decisione è contenuta nella nuova Legge di Stabilità, varata l’altra sera dal governo Renzi. Il testo della legge è chiarissimo, non dà adito ad alcun equivoco: recita che «i Tribunali militari e le Procure militari di Verona e Napoli sono soppressi». Fine della storia. Per i dipendenti della sede di corso Porta Palio «è possibile provvedere al trasferimento d’ufficio». D’ora in poi, infatti, secondo la legge, «i Tribunali militari e le Procure Militari sono due e hanno tutti sede a Roma ». Immediate le reazioni politiche, con proteste che in città arrivano sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Da Forza Italia, la senatrice Cinzia Bonfrisco sottolinea che «Verona perderebbe molti posti di lavoro e un ruolo che storicamente ha sempre svolto con importanti professionalità. Tutti hanno sempre criticato la logica dei tagli lineari – aggiunge la senatrice - ma vedo che il Governo Renzi la ripropone tale e quale.
Ci attendevamo una buona spending review che distinguesse, per esempio, tra le sedi di Verona e Napoli un trattamento diverso, ed è forte la nostra delusione. Renzi cerca di tagliare le tasse con i soldi degli altri ma questo è un gioco di prestigio: forse però, l’unica stabilità che gli interessa è la sua!» Toni ovviamente diversi ma protesta altrettanto dura quella di Vincenzo D’Arienzo, deputato del Partito Democratico. «La scelta di chiudere il nostro Tribunale militare è sbagliata – tuona D’Arienzo - e lede i diritti di coloro che gravitano nella competenza di quella Procura. Capisco la necessità di razionalizzare e ridurre il peso della macchina statale, ma quando si danneggia il territorio ed i diritti personali, non è altro che vessazione. Oggi – ricorda D’Arienzo - il Tribunale è competente per tutto il Nord del Paese. Una centralità che Verona merita. Ed ancora più grave è la condizione in cui si troveranno i militari soggetti alla giurisdizione: il loro giudice naturale sarà a Roma.
Più spese, domicilio degli avvocati nella capitale, assenze dal servizio più prolungate per i testimoni o le parti offese, sono costi che annulleranno i presunti benefici. La revisione della giurisdizione, così come per la magistratura ordinaria, - conclude l’esponente democratico – sarebbe meglio portarla con un disegno di legge: la Legge di Stabilità non è lo strumento adatto, e su questo – promette – cercherò di fare la mia parte». Favorevole alla chiusura, invece, il Movimento 5 Stelle, i cui senatori avevano già presentato un disegno di legge a palazzo Madama, sostenendo che «nessun tribunale militare dei tre esistenti (Roma, Napoli, Verona) raggiunge gli standard produttivi indicati dal ministro della Giustizia, nemmeno se accorpati in un unico ufficio». Secondo i grillini «con la soppressione dei tribunali di Napoli e di Verona il relativo personale, sia magistratuale che amministrativo, potrà integralmente transitare negli uffici giudiziari ordinari».
Giusto un anno fa, il senatore del Partito democratico, Felice Casson, aveva pure lui proposto di chiudere Verona, sollevando la protesta bipartisan dello stesso D’Arienzo e del sindaco Flavio Tosi, secondo il quale «chiudere la sede di Verona non significherebbe affatto un risparmio perchè, a parte le spese per il trasloco, i dipendenti non potrebbero certo essere licenziati». Contro l’ipotesi di chiudere Verona era scesa in campo anche l’Anpi, ricordando col suo presidente, Carlo Smuraglia, come proprio qui si stiano discutendo anche alcuni importanti processi sulle stragi nazifasciste del periodo 1943-1945, mentre sono ancora in corso istruttorie su altri gravissimi episodi. Tra i tanti fascicoli d’indagine ora giacenti presso la procura militare, c’è anche quello relativo alla tragedia dei caccia Tornado dell’agosto scorso nei cieli sopra Ascoli Piceno, uno scontro tra due aerei dell’Aeronautica che è costato la vita a quattro ufficiali.

No comments:

Post a Comment