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ITALIA
Dopo la formale “condanna” di Kiev alla visita di Silvio Berlusconi in Crimea, giunge anche il duro richiamo del premier Matteo Renzi.
Kiev ha espresso una formale "condanna" alla visita di Silvio Berlusconi al presidente russo, Vladimir Putin, in Crimea, svoltasi l'11 e il 12 settembre scorsi, in quanto violerebbe le norme ucraine sull'ingresso nel "territorio temporaneamente occupato" e "contraddice anche la politica Ue" sulla Crimea.
"Questa visita nella Crimea occupata — scrive il ministero degli Esteri in una nota pubblicata sul proprio sito — è un nuovo tentativo della Federazione russa di legittimare a qualsiasi prezzo l'occupazione illegale e una manifestazione di mancanza di rispetto della sovranità statale dell'Ucraina".
BERLUSCONI IN CRIMEA??*PREMETTO CHE VORREI VIVERE TUTTI GLI ANNI DELLA MIA VITA SENZA BERNOCCOLI IN TESTA",ANCHE PER IL VIAGGIO IN CRIMEA DEL PREGIUDICATO ITALIANO SILVIO BERLUSCONI SECONDO ME LE COLPE SONO DA ATTRIBUIRE ALLA MAGISTRATURA ITALIANA,SEMPRE AMMESSO CHE I GIUDICI CHE HANNO GIUDICATO BERLUSCONI SIANO REALMENTE GIUDICI, ASSUNTI IN MAGISTRATURA SECONDO LE LEGGI VIGENTI.PERCHE' SPESSO SI ASSISTE NEI TRIBUNALI ITALIANI A DELLE VERE E PROPRIE SCENEGGIATE FRA IMPUTATI,CANCELLIERI E CHIAMIAMOLI GIUDICI.GIA' AL PROCESSO AL TRIBUNALE DI NAPOLI PER LA COMPRAVENDITA DEI SENATORI DOVE SILVIO BERLUSCONI ERA UNO DEGLI IMPUTATI, *I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE,I COMPONENTI DEL COLLEGIO GIUDICANTE SONO STATI REGOLARMENTE ASSUNTI IN MAGISTRATURA,NON A CASO SCRISSI CHE 6/7 ANNI DI CONDANNA A SILVIO BERLUSCONI PER QUEI REATI NON GLIELI TOGLIEVA NESSUNO,IL PM CHIESE 5 ANNI DI CARCERE PER SILVIO BERLUSCONI E I GIUDICANTI DIMEZZARONO LA RICHIESTA DI CONDANNA DI CIRCA LA META'CIOE' A 3 ANNI DI CARCERE PIU' 5 ANNI DI INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI.POI SEMPRE I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE I GIUDICI DI MILANO CHE HANNO CONCESSO TUTTI QUEI BENEFICI GIUDIZIARI AL PREGIUDICATO SILVIO BERLUSCONI SE SONO REALMENTE GIUDICI,O SONO STATI INDOTTI DA QUALCUNO AD ADDOLCIRE LA PILLOLA.*TORNANDO ALLA VISITA DEL PREGIUDICATO ITALIANO IN CRIMEA,PER COME I TELEGIORNALI RAI IN PRIMIS HANNO PRESENTATO L'EVENTO CON VARI SERVIZI GIORNALISTICI PER UNA UNA VISITA UFFICIALE DI UN CAPO DI STATO,PROPRIO IN UN MOMENTO POLITICO INTERNAZIONALE DELICATISSIMO.*MENTRE QUALCHE SPECIE DI GIORNALISTA DA LUI ASSUNTO ATTRAVERSO QUELLE TRASMISSIONI TELEVISIVE DI CHIAMIAMOLE D'OPINIONE PARLAVA MALE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA..MI DOMANDO QUALE PREGIUDICATO ITALIANO CON UNA CONDANNA DEFINITIVA SUL GROPPONE,UNA CONDANNA IN PRIMO GRADO A 3 ANNI + 5 ANNI DI INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI E ALCUNI PROCESSI IN CORSO SI PUO' PERMETTERE IL LUSSO DI FARE IL PREGIUDICATO STATISTA.IN PIU' DI UNA OCCASIONE HA FATTO CREDERE AI PIU' CHE IL SIG.PUTIN E' SUO FRATELLO E TUTTO GLI PUO' ESSERE CONCESSO IN VIRTU' DELL'AMICIZIA CON IL CAPO RUSSO.L'ITALIA NON HA BISOGNO DEL ( MASTO DI FESTE) NE TANTOMENO DELL'IMPRESARIO TEATRALE.******* ****************************************************************************************Renzi e “la passeggiata” di Berlusconi in Crimea © AP PhotoITALIA
Dopo la formale “condanna” di Kiev alla visita di Silvio Berlusconi in Crimea, giunge anche il duro richiamo del premier Matteo Renzi.
Kiev ha espresso una formale "condanna" alla visita di Silvio Berlusconi al presidente russo, Vladimir Putin, in Crimea, svoltasi l'11 e il 12 settembre scorsi, in quanto violerebbe le norme ucraine sull'ingresso nel "territorio temporaneamente occupato" e "contraddice anche la politica Ue" sulla Crimea.
"Questa visita nella Crimea occupata — scrive il ministero degli Esteri in una nota pubblicata sul proprio sito — è un nuovo tentativo della Federazione russa di legittimare a qualsiasi prezzo l'occupazione illegale e una manifestazione di mancanza di rispetto della sovranità statale dell'Ucraina".
L'ex cavaliere ha deposto un mazzo di fiori rossi al memoriale di fronte al monte Gasfort, a Sebastopoli, dedicato ai soldati del Regno di Sardegna morti nella guerra di Crimea.
L'incontro tra Putin e i rappresentanti dell'Associazione degli italiani di Crimea
© SPUTNIK. ALEXEI DRUZHININ
Incontro storico a Yalta, Putin riconosce i diritti della minoranza italiana in Crimea
Si tratta della prima visita di un ex capo di governo europeo nella penisola sul Mar Nero dopo il referendum del 2014 con il quale la Crimea ha deciso il ricongiungimento con la Federazione Russa. In precedenza, sono stati in Crimea solamente una delegazione leghista guidata dal segretario del Carroccio, Matteo Salvini, lo scorso ottobre, e, in luglio, una decina di parlamentari francesi, guidati dall'ex ministro dei trasporti, Thierry Mariani, finiti poi nella blacklist di Kiev che li ha banditi dall'Ucraina per tre anni.
© SPUTNIK. ALEXEI DRUZHININ
Incontro storico a Yalta, Putin riconosce i diritti della minoranza italiana in Crimea
Si tratta della prima visita di un ex capo di governo europeo nella penisola sul Mar Nero dopo il referendum del 2014 con il quale la Crimea ha deciso il ricongiungimento con la Federazione Russa. In precedenza, sono stati in Crimea solamente una delegazione leghista guidata dal segretario del Carroccio, Matteo Salvini, lo scorso ottobre, e, in luglio, una decina di parlamentari francesi, guidati dall'ex ministro dei trasporti, Thierry Mariani, finiti poi nella blacklist di Kiev che li ha banditi dall'Ucraina per tre anni.
Dure le reazioni anche in Italia. "Il problema Russia non si affronta con passeggiate in Crimea ma con un lavoro di anni. Chi dice risolvo il problema immigrazione andando a passeggiare in Crimea vi prende in giro". Così Matteo Renzi ospite di Otto e mezzo, con un riferimento implicito alla visita di Silvio Berlusconi in Crimea al fianco di Vladimir Putin.
Pronta la replica di Antonio Tajani, europarlamentare di Forza Italia.
"Sbaglia il governo ucraino ad interpretare il viaggio di Silvio Berlusconi in chiave burocratica. La visita del leader di Forza Italia aveva un obiettivo nobile e di alto livello politico: contribuire a dar vita ad una coalizione internazionale contro il terrorismo fondamentalista che comprenda Unione europea, Stati Uniti, Federazione russa, Paesi Arabi e magari anche la Cina. Lo spirito del viaggio era quello di Pratica di Mare, uno spirito di pace che portò nel 2002 alla simbolica stretta di mano tra Bush e Putin. Se vogliamo impedire che il conflitto abbia la meglio sulla convivenza pacifica tra i popoli dobbiamo rinforzare il dialogo fra tutti. Anche quello fra Europa e Federazione russa".
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