Wednesday, September 30, 2015

*******IL DISAGIO CONGENITO*******

*******IL DISAGIO CONGENITO****
*PREMETTO,SI LAVORA PER LO STATO ITALIANO SENZA RICEVERE ALCUN STIPENDIO,RIMBORSO SPESE O ALTRA COMPETENZA,INOLTRE ABBIAMO ANTICIPATO SOMME RILEVANTI DI EURO DI TASCA NOSTRA PER LO STATO ITALIANO, SENZA AVERE NEPPURE LA POSSIBILITA' DI DIMOSTRARE A QUALCHE SOGGETTO ISTITUZIONALE ITALIANO,IL LAVORO SVOLTO PER OLTRE 14 ANNI DI ATTENTE INDAGINI PER INGRESSO IN ITALIA DI PERSONAGGI STRANIERI PERICOLOSISSIMI PER LA SALUTE DELLE NOSTRE ISTITUZIONI, PER IL POPOLO ITALIANO,COMPRESO IL QUIRINALE.*ANTICIPO SUBITO IL PENSIERO DI TANTI AMICI E CHE MI SEGUONO SU' INTERNET,NON SONO MATTO E RITENGO DI ESSERE INTELLIGENTE PARI AD UN NORMALISSIMO LETTORE DI FACEBOOK.PURTROPPO DALLA NASCITA HO EREDITATO IL RUOLO DI CITTADINO ITALIANO DICIAMO "DISAGIATO"LA STESSA EREDITA' DI DISAGIATO DALLA NASCITA GLI VENNE DONATA, DA MIO NONNO ANCH'EGLI DISAGIATO A PAPA' ALFREDO,QUINDI E' UN MALE EREDITARIO CHE DURA DALLA NASCITA AL TERMINE DELLA VITA SI SPERA DI VIVERE SEMPRE IN PERFETTA SALUTE,PROPRIO PER COMBATTERE IL DISAGIO CONGENITO.PAPA' ALFREDO PURTROPPO FU' DISAGIATO DALLA NASCITA FINO ALL'ETA' DI 87 ANNI QUANDO CI LASCIO' FORTUNATAMENTE SEMPRE IN PERFETTA SALUTE.MI AUGURO DI VIVERE ANCORA ULTRA DISAGIATO ANCHE IO, MA IN PERFETTA SALUTE.*IL DISAGIO A PAPA' ALFREDO SI MANIFESTO' A CIRCA 20 ANNI QUANDO FU' CONVOCATO DAL DISTRETTO MILITARE DI NAPOLI E DOPO POCHI GIORNI SI TROVO' A COMBATTERE AL FRONTE PER LA 2° GUERRA MONDIALE CHE INCOMBEVA,DA QUEL GIORNO CON ALTI E BASSI IL DISAGIO GLI DURO' TUTTA LA VITA.*AL SOTTOSCRITTO IL DISAGIO' SI MANIFESTO' NELLA FORMA PIU'ACUTA AL RITORNO DEL SERVIZIO MILITARE,CON L'INCONTRO SICURAMENTE COMBINATO CON POLITICI ANCHE NAZIONALI OLTRE A QUELLI REGIONALI E CON UN AVVOCATO FIGLIO DI UN GENERALE COMBATTENTE DELLA SECONDA 2° GUERRA MONDIALE GOVERNATORE DI UNO STATO DELL'AFRICA.AL CONTRARIO DI PAPA' CHE PURE LAVORO' PER LO STATO ITALIANO SENZA PERCEPIRE MAI UN LIRA PER BEN 67 ANNI,*ALLO SCRIVENTE LO STATO ITALIANO SE COSI' LO VOGLIAMO CHIAMARE HA FATTO ANTICIPARE TUTTI I RISPARMI PROPRI E DELLA MIA FAMIGLIA,HANNO VOLUTO RUBARMI TUTTO FINO AI LETTI E LE COPERTE,MI HANNO BUTTATO IN MEZZO ALLA STRADA PER BEN 3 VOLTE,MI HANNO RUBATO 3 AUTO, HANNO TENTATO DI UCCIDERMI ALCUNE VOLTE MI HANNO PROCESSATO ALCUNE VOLTE SENZA AVER FATTO ASSOLUTAMENTE NULLA,MI HANNO IMPUTATO VARIE VOLTE DI REATI CAMPATI IN ARIA ECC....QUINDI FINO A QUESTO MOMENTO IL DISAGIO SI E' MANIFESTATO NELLA FORMA PIU' MALIGNA.DEVO DIRE ACCETTATO FINO AD OGGI CON MOLTA FILOSOFIA ANCHE PERCHE' HO SEMPRE SAPUTO CHE LO STATO SIAMO NOI E PER CERTI VERSI HO POTUTO SOPPERIRE AL DISAGIO MALIGNO, CON MIE RISORSE ECONOMICHE,OGGI A 14 ANNI DI DISTANZA NON E' PIU' POSSIBILE TUTTO CIO'.E' INUTILE DIRE CHE L'ESERCITO ITALIANO E ALTRE ISTITUZIONI CIVILI ITALIANE SI SONO SEMPRE RIFIUTATE DI FARMI AVERE LE SOSTANZE CHE TUTTI RICEVONO PER LESISTENZA IN VITA CLANDESTINI COMPRESI,ANCHE PER LA MIA FAMIGLIA IL RIFIUTO FU’ TOTALE DI DARCI LE SOSTANZE,NONOSTANTE MAMMA ERA ALLETTATA,E PAPA' ALFREDO DURANTE LA GUERRA ERA AFFIDATARIO DI CASSE INTERE CHE DISTRIBUIVA AI COMMILITONI,HO SEMPRE PENSATO CHE I PREPOSTI ALLA DISTRIBUZIONE SI SONO VENDUTI LE SOSTANZE A NOI SPETTANTI.QUINDI LO STATO ITALIANO,L'ESERCITO ITALIANO MI HANNO MANDATO IN GUERRA SENZA NEMMENO IL MOSCHETTO. QUEST'ASPETTO SI DOVRA' CHIARIRE NEL PIU' BREVE TEMPO POSSIBILE IN SEDE INTERNAZIONALE.*QUESTA A GRANDI LINEE E' LA FAVOLETTA MOLTO RIASSUNTA ALTRIMENTI OCCORREVANO VARIE PAGINE DI FACEBOOK PER RACCONTARE IL DISAGIO CONGENITO*.ADESSO SFIDO CHIUNQUE AL MIO POSTO DI SUBIRE PASSIVAMENTE TUTTO QUANTO DECRITTO,SOLO PERCHE' LO STATO ITALIANO ATTRAVERSO LA SUA PRIMA ISTITUZIONE L'ESERCITO ITALIANO, MI FECE RICHIAMARE IN SERVIZIO MILITARE,NONOSTANTE AVEVO SUPERATO I LIMITI DI ETA'.REGOLARE VISITA MEDICA PRESSO ASL DI TEANO,POI DA SUBITO IN AZIONE.DOPO UN PAIO DI MESI INZIAVO A CHIDERE A QUALCUNO PREPOSTO PER LEGGE COME AL COMANDANTE DEL DISTRETTO MILITARE DI CASERTA TEN.COLONNELLO SARZILLO QUANTO MI DAVANO LO STIPENDIO,O LE COMPETENZE ECC..QUESTO RISPONDEVA CHE ERA PRESTO QUALCUNO DICEVA VEDI IN PREFETTURA,ALTRI DICEVANO NON TI DARANNO NIENTE,INTANTO MI INVITAVANO A RITORNARE AL DISTRETTO MILITARE DI CASERTA PERCHE' AVEVANO BISOGNO DEL MIO AIUTO,IN QUANTO C'ERANO DEI CONCORSI PER I GIOVANI E QUESTI SI PRESENTAVANO CON I PARENTI E FACEVANO USO DI DROGHE NEL DISTRETTO MILITARE VOLEVANO FARE I COMODI LORO. SPESI PARECCHIE VISITE DELLA DURATA DI ORE AD ASSISTERE IL COLONELLO E GLI IMPIEGATI BORGHESI A PARTE IL VIAGGIO DI OLTRE 40 KM ALL’ANDATA E 40 KM. AL RITORNO,ANDAVO AL COMMISSARIATO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE E QUALCHE AMICO POLIZIOTTO CHE AVEVA PIU' CONFIDENZA CON ME,MI CHIEDEVA SE MI AVEVANO PAGATO IL PRIMO STIPENDIO,NATURALMENTE LA MIA RISPOSTA ERA NO.ANDAVO AL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE IDEM GLI AMICI SEMPRE DELLE FORZE DELL'ORDINE CHE PRESTAVANO IVI SERVIZIO MI FACEVANO LA STESSA DOMANDA LA MIA RISPOSTA ERA SEMPRE NO.PERSINO LA GUARDIA GIURATA CHE MI ACCOMPAGNAVA ARMATO DI PISTOLA COL COLPO IN CANNA IN TRIBUNALE NON RIUSCIVA A IMMAGINARE CHE NON MI RETRIBUIVANO,NONOSTANTE MI VEDEVA IN TRIBUNALE 3/4 VOLTE A SETTIMANA.UN GIORNO UN AMICO DISSE VISTO CHE FREQUENTI LA BANCA D'ITALIA DI CASERTA E LI' ARRIVANO I NOSTRI PAGAMENTI PROVA A CHIEDERE AI CASSIERI SE CI SONO PAGAMENTI A TUO FAVORE DEL MINISTERO.IO SENZA PERDERMI DI ANIMO COSI' FECI.PREMETTO CHE ALLINIZIO DEL SERVIZIO PERIODICO CHE SVOLGEVO PRESSO LA BANCA D'ITALIA,I CARABINIERI CHE PRESTAVANO SERVIZIO ALL'ISTITUTO DI CREDITO MI CHIESERO LA CORTESIA DI ANDARE IL SABATO POMERIGGIO PERCHE' DOVEVANO IMMETTERE NEL SISTEMA LA MIA AUTO IN QUANTO NEL CIRCONDARIO LA SOSTA E' VIETATA AI NON ADDETTI AI LAVORI E I NUMERI DI TARGA DEI VEICOLI VENGONO RILEVATI DALLE TELECAMERE. COSI' FECI, DI MODO CHE' TROVAVO SEMPRE IL POSTO DISPONIBILE SENZA PROBLEMI DI RIMOZIONE FORZATA DELLA VETTURA. RICORDO CHE OLTRE ALL'ALLORA DIRETTORE CONOSCEVO ALCUNI CASSIERI FRA CUI UNO PRIVO DI UNA MANO CON L'ARTO ARTICIALE E GLI CHIESI SE AVEVANO DEI PAGAMENTI PER IL SOTTOSCRITTO,IL CASSIERE DISSE MO' VEDIAMO DAMMI UN DOCUMENTO,GLI DIEDI IL DOCUMENTO E ATTRAVERSO IL COMPUTER VIDE CHE NON C'ERA NIENTE.DISSE RICORDAMI ALLA FINE DEL MESE PROSSIMO FACCIAMO DI NUOVO LA RICERCA,PER 3 MESI SI VERIFICO' LA STESSA COSA IL CHE MI SEMBRAVA UNA BARZELLETTA E NON CI ANDAI PIU.NON HO MAI ESCLUSO CHE QUALCUNO AVESSE POTUTO INCASSARE LO STIPENDIO AL MIO POSTO, VISTO COME VANNO LE COSE IN ITALIA. *QUESTA E’ UNA DELLE PIETOSE STORIE CHE L’ITALIANO MEDIO VIVE PER L’ASSENZA TOTALE DI TUTTE LE ISTITUZIONI DAI COMUNI DI POCHE ANIME ALLE REGIONI,AL PARLAMENTO ECC...INTERE BANDE DI DELINQUENTI HANNO OCCUPATO TUTTO E NON C’E’ UNA SOLA COSA CHE DEVE NECESSARIAMENTE PASSARE PER LE LORO MANI, HANNO FATTO IL TRUST SU’ TUTTO,DALLE BANCHE ALLE FORNITURE DI ENERGIA ELETTRICA,ALLA TELEFONIA FISSA E MOBILE,AI CARBURANTI,ALLE IMMOBILIARI,AL GAS PER USI DOMESTICI,ALLE ASSICURAZIONI,FINO A GIUNGERE ALL’ORTOFRUTTA,ECC.. ECC...IN PRATICA IL CITTADINO ITALIANO DEVE SOTTOSTARE A TUTTI I LORO RICATTI.SI PARLA PERSINO DI CHI VOGLIONO FAR VIVERE O MORIRE.SICURAMENTE LE CASSE DELLO STATO ITALIANO SONO NELLE LORO MANI.IL TUTTO E’ ACCADUTO DA SUBITO DOPO LA DISTRUZIONE PER VIA GIUDIZIARIA DELLA VECCHIA DEMOCRAZIA CRISTIANA PROGRESSIVAMENTE,CON L’AVVENTO DEI COMUNISTI,CHE VIA, VIA HANNO CAMBIATO NOME E CON LA DISCESA IN POLITICA NEL 1994 DI SILVIO BERLUSCONI SCONOSCIUTO AI PIU’.SPESSO IN ITALIA SI PARLA DI UN ACCORDO SEGRETO FRA LO STATO E LA MAFIA, SEMBRA CHE CI SONO ANCORA PROCESSI IN CORSO PER TALI FATTI DI CUI UNO DEI TESTIMONI ERA PROPRIO QUEL GIORGIO NAPOLITANO EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA,CHE PER NON TESTIMONIARE AL PROCESSO,S’INVENTO’ IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE FRA POTERI DELLO STATO,COME PURE L’EX VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA ED EX SENATORE NICOLA MANCINI,UN GENERALE DEI CARABINIERI ECC..ECC..A TUTTO QUESTO ASSISTE PASSIVAMENTE LA UNIONE EUROPEA . A MIO AVVISO I CASI SONO 2 O L’UNIONE EUROPEA E COMPLICE DI QUESTO PERVERSO SISTEMA DI DITTATURA DELINQUENZIALE ISTAURATO IN ITALIA DA OLTRE 20 ANNI O SONO ALLO OSCURO DI TUTTO E IN QUESTO CASO DEVONO INTERVENIRE NECESSARIAMENTE,ALTRIMENTI NON SOLO IN ITALIA NON SI AVRA’ SVILUPPO,MA AVRA’ ANCHE RIPERCUSSIONI NEGATIVE IN EUROPA E RITENGO NEL MONDO, E’ TUTTO BLOCCATO PER VOLERE DI UN NUMERO ESIGUO DI STRANI PERSONAGGI SPALLEGGIATI DA UN AMPIA SCHIERA DI GIORNALISTI PREZZOLATI A PARTIRE DAL CORRIERE DELLA SERA A REPUBBLICA GIORNALISTI RADIOTELEVISIVI COMPRESI.E MENTRE ALTRE NAZIONI GERMANIA IN TESTA,PROGRAMMANO SVILUPPO E INNOVAZIONI TECNOLOGICHE,GLI ITALIANI LI HANNO MESSI AD ATTENDERE IL TIPO INNOVATIVO DI DROGA CHE DEVONO FAR INALARE AD ALTRI ITALIANI,PER VEDERE COS’ALTRO SI POSSONO RUBARE,SI RUBARE,PERCHE’ UNA PARTE DI PERSONAGGI SI SONO ARRICCHITI IN BREVISSIMO TEMPO CON QUESTI SISTEMI,LA PARTE MAGGIORE DEI CITTADINI E’ FINITA SUL LASTRICO.E’ INUTILE DIRE CHE DI FATTO HANNO TOLTO IL VIZIO AGLI ITALIANI DI ANDARE A VOTARE E SE EVENTUALMENTE ANNUNCIANO ELEZIONI SOLO PER DIMOSTRARE CHE IN ITALIA C’E’ DEMOCRAZIA,SONO FALSE E TRUCCATE.A TAL PROPOSITO IN TUTTI I TELEGIORNALI ODIERNI DI MASSIMO ASCOLTO HANNO FATTO AFFACCIARE SILVIO BERLUSCONI,CHE PROTESTAVA PER UNA PARTE DI POLITICI A SUO DIRE ELETTI NEL SUO PARTITO CHE HANNO CAMBIATO CASACCHE INGRANDENDO LE FILA DI RENZI IN PARLAMENTO AMMESSO E NON CONCESSO CHE ESISTE ANCORA IN ITALIA UN PARLAMENTO.E HA AFFERMATO SENZA TEMA DI SMENTITA CHE DAL 2008 IN ITALIA NON SI VOTA PIU’ E CHE L’ULTIMA ELEZIONE FU’ VINTA DA LUI,POI RIMOSSO DALLA CARICA PER VIA GIUDIZIARIA NEL 2011 O GIU’ DI LI’, GLI ULTIMI TRE GOVERNI SONO INCOSTITUZIONALI PER VOLERE DEL SEMPRE EMERITO GIORGIO NAPOLITANO.IO DICO CHE QUESTE GRAVISSIME VIOLAZIONI DEI FONDAMENTALI DIRITTI DEI CITTADINI ITALIANI VANNO ACCERTATE ANCHE IN SEDE INTERNAZIONALE.E’ MAI POSSIBILE CHE UN VECCHIO ULTRA OTTANTASETTENNE QUALE GIORGIO NAPOLITANO ALLA FINE DEL PROPRIO MANDATO PRESIDENZIALE FA’ INDIRE UNA SPECIE DI”RIFFA” PER IL SUO SUCCESSORE,PERO’ SENZA VINCITORE E RIMASE ANCORA INCHIODATO SULLA SEDIA PRESIDENZIALE PER UN ALTRO LUNGO LASSO DI TEMPO.NEL FRATTEMPO NOMINO’ IL FAMOSO GOVERNO DEL GIOVANOTTO RENZI E DELLE SUE AVVENENTI MINISTRESSE,CHE SONO DEDITE ALLE PASSARELLE TELEVISIVE,IN ACCORDO CON I REGISTI DEI VARI PROGRAMMI TELEVISIVI ITALIANI CHE PER PRIMA COSA INQUADRANO LE PARTI BELLE DA MOSTRARE. LA FOTO IN ALTO E’ MOLTO ELOQUENTE IN TAL SENSO.SONO FERMAMENTE CONVINTO CHE IL SIG.NAPOLITANO ERA INDOTTO DA QUALCUNO DURANTE IL PERIODO CHE LO VIDE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA,NON HO MAI ESCLUSO CHE INTERE NAZIONI ESTERE HANNO VOLUTO LO SFASCIO DELL’ITALIA,MORALE,ISTITUZIONALE ED ECONOMICO*******rosario

Wednesday, September 16, 2015

*******IL PREGIUDICATO ITALIANO IN CRIMEA*******

*
ITALIA
Dopo la formale “condanna” di Kiev alla visita di Silvio Berlusconi in Crimea, giunge anche il duro richiamo del premier Matteo Renzi.
Kiev ha espresso una formale "condanna" alla visita di Silvio Berlusconi al presidente russo, Vladimir Putin, in Crimea, svoltasi l'11 e il 12 settembre scorsi, in quanto violerebbe le norme ucraine sull'ingresso nel "territorio temporaneamente occupato" e "contraddice anche la politica Ue" sulla Crimea.
"Questa visita nella Crimea occupata — scrive il ministero degli Esteri in una nota pubblicata sul proprio sito — è un nuovo tentativo della Federazione russa di legittimare a qualsiasi prezzo l'occupazione illegale e una manifestazione di mancanza di rispetto della sovranità statale dell'Ucraina".
BERLUSCONI IN CRIMEA??*PREMETTO CHE VORREI VIVERE TUTTI GLI ANNI DELLA MIA VITA SENZA BERNOCCOLI IN TESTA",ANCHE PER IL VIAGGIO IN CRIMEA DEL PREGIUDICATO ITALIANO SILVIO BERLUSCONI SECONDO ME LE COLPE SONO DA ATTRIBUIRE ALLA MAGISTRATURA ITALIANA,SEMPRE AMMESSO CHE I GIUDICI CHE HANNO GIUDICATO BERLUSCONI SIANO REALMENTE GIUDICI, ASSUNTI IN MAGISTRATURA SECONDO LE LEGGI VIGENTI.PERCHE' SPESSO SI ASSISTE NEI TRIBUNALI ITALIANI A DELLE VERE E PROPRIE SCENEGGIATE FRA IMPUTATI,CANCELLIERI E CHIAMIAMOLI GIUDICI.GIA' AL PROCESSO AL TRIBUNALE DI NAPOLI PER LA COMPRAVENDITA DEI SENATORI DOVE SILVIO BERLUSCONI ERA UNO DEGLI IMPUTATI, *I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE,I COMPONENTI DEL COLLEGIO GIUDICANTE SONO STATI REGOLARMENTE ASSUNTI IN MAGISTRATURA,NON A CASO SCRISSI CHE 6/7 ANNI DI CONDANNA A SILVIO BERLUSCONI PER QUEI REATI NON GLIELI TOGLIEVA NESSUNO,IL PM CHIESE 5 ANNI DI CARCERE PER SILVIO BERLUSCONI E I GIUDICANTI DIMEZZARONO LA RICHIESTA DI CONDANNA DI CIRCA LA META'CIOE' A 3 ANNI DI CARCERE PIU' 5 ANNI DI INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI.POI SEMPRE I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE I GIUDICI DI MILANO CHE HANNO CONCESSO TUTTI QUEI BENEFICI GIUDIZIARI AL PREGIUDICATO SILVIO BERLUSCONI SE SONO REALMENTE GIUDICI,O SONO STATI INDOTTI DA QUALCUNO AD ADDOLCIRE LA PILLOLA.*TORNANDO ALLA VISITA DEL PREGIUDICATO ITALIANO IN CRIMEA,PER COME I TELEGIORNALI RAI IN PRIMIS HANNO PRESENTATO L'EVENTO CON VARI SERVIZI GIORNALISTICI PER UNA UNA VISITA UFFICIALE DI UN CAPO DI STATO,PROPRIO IN UN MOMENTO POLITICO INTERNAZIONALE DELICATISSIMO.*MENTRE QUALCHE SPECIE DI GIORNALISTA DA LUI ASSUNTO ATTRAVERSO QUELLE TRASMISSIONI TELEVISIVE DI CHIAMIAMOLE D'OPINIONE PARLAVA MALE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA..MI DOMANDO QUALE PREGIUDICATO ITALIANO CON UNA CONDANNA DEFINITIVA SUL GROPPONE,UNA CONDANNA IN PRIMO GRADO A 3 ANNI + 5 ANNI DI INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI E ALCUNI PROCESSI IN CORSO SI PUO' PERMETTERE IL LUSSO DI FARE IL PREGIUDICATO STATISTA.IN PIU' DI UNA OCCASIONE HA FATTO CREDERE AI PIU' CHE IL SIG.PUTIN E' SUO FRATELLO E TUTTO GLI PUO' ESSERE CONCESSO IN VIRTU' DELL'AMICIZIA CON IL CAPO RUSSO.L'ITALIA NON HA BISOGNO DEL ( MASTO DI FESTE) NE TANTOMENO DELL'IMPRESARIO TEATRALE.******* ****************************************************************************************Renzi e “la passeggiata” di Berlusconi in Crimea © AP Photo
L'ex cavaliere ha deposto un mazzo di fiori rossi al memoriale di fronte al monte Gasfort, a Sebastopoli, dedicato ai soldati del Regno di Sardegna morti nella guerra di Crimea.
L'incontro tra Putin e i rappresentanti dell'Associazione degli italiani di Crimea
© SPUTNIK. ALEXEI DRUZHININ
Incontro storico a Yalta, Putin riconosce i diritti della minoranza italiana in Crimea
Si tratta della prima visita di un ex capo di governo europeo nella penisola sul Mar Nero dopo il referendum del 2014 con il quale la Crimea ha deciso il ricongiungimento con la Federazione Russa. In precedenza, sono stati in Crimea solamente una delegazione leghista guidata dal segretario del Carroccio, Matteo Salvini, lo scorso ottobre, e, in luglio, una decina di parlamentari francesi, guidati dall'ex ministro dei trasporti, Thierry Mariani, finiti poi nella blacklist di Kiev che li ha banditi dall'Ucraina per tre anni.
Dure le reazioni anche in Italia. "Il problema Russia non si affronta con passeggiate in Crimea ma con un lavoro di anni. Chi dice risolvo il problema immigrazione andando a passeggiare in Crimea vi prende in giro". Così Matteo Renzi ospite di Otto e mezzo, con un riferimento implicito alla visita di Silvio Berlusconi in Crimea al fianco di Vladimir Putin.
Pronta la replica di Antonio Tajani, europarlamentare di Forza Italia.
"Sbaglia il governo ucraino ad interpretare il viaggio di Silvio Berlusconi in chiave burocratica. La visita del leader di Forza Italia aveva un obiettivo nobile e di alto livello politico: contribuire a dar vita ad una coalizione internazionale contro il terrorismo fondamentalista che comprenda Unione europea, Stati Uniti, Federazione russa, Paesi Arabi e magari anche la Cina. Lo spirito del viaggio era quello di Pratica di Mare, uno spirito di pace che portò nel 2002 alla simbolica stretta di mano tra Bush e Putin. Se vogliamo impedire che il conflitto abbia la meglio sulla convivenza pacifica tra i popoli dobbiamo rinforzare il dialogo fra tutti. Anche quello fra Europa e Federazione russa".
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Sunday, September 13, 2015

*I GIUDICI ??*DEI TRIBUNALI ITALIANI*******

I GIUDICI??*DEI TRIBUNALI ITALIANI

13 settembre 2015 alle ore 8:21
*IL PROCESSO PIEDI DI ARGILLA CELEBRATO AL TRIBUNALE D'ISERNIA MOLISE ITALIA VA' RIFATTO ALTROVE,LA GIUDICESSA MONOCRATICA ROBERTA 'ONOFRIO NON E' GIUDICE ABILITATA A DECIDERE UN PROCEDIMENTO PENALE DI TALE PORTATA, QUINDI,LE CONDANNE LE ASSOLUZIONI, ECC... DECISE DA COSTEI SONO DA RITENERSI NULLE IN QUANTO MANCA IL REQUISITO FONDAMENTALE PER LA SIG.RA ROBERTA 'D'ONOFRIO QUELLO DI GIUDICE,FRA L'ALTRO IL PATRICIELLO NON POTEVA NON SAPERE CHI ERA LA GIUDICESSA ROBERTA D'ONOFRIO,DOPO VARIE PERIPEZIE IL PROCESSO FU' AFFIDATO A COSTEI INSERITA AD OC NEL TRIBUNALE D'ISERNIA MOLISE ITALIA.*SOLO NEI MIEI RIGUARDI LA D'ONOFRIO INSIEME AL PM MATTEI ALFREDO DEVONO RISPONDERE DI TENTATA ESTORSIONE A MEZZO ATTI GIUDIZIARI FALSI PER DEI REATI ATTIBUITOMI DI SANA PIANTA.OLTRE A UN FALSO PROCESSO INVENTATO A DANNO DI UN COMPONENTE DEI SERVIZI DI SICUREZZA MILITARI ITALIANI DOPO AVERGLI RUBATO TUTTI I BENI MOBILI + 2 AUTOMOBILI CON ATTI GIUDIZIARI FALSI A FIRMA DEL PRESIDENTE FRANCESCO FERDINANDI,ELENA QUARANTA,LUIGI CUOMO,GIOVANNA ZARONE ECC.. SOLO PER AVER CHIESTO LA FORZA PUBBLICA NELL'AULA DI GIUSTIZIA ALDO MORO IN QUANTO IN QUEL TRIBUNALE FANNO USO CONTRO I CITTADINI DI POTENTI DROGHE. LO STESSO DICASI PER IL PM FEDERICO SCIOLI, IL PM MARCO GAETA,IL GIP LUIGI CUOMO E QUANT'ALTRI HANNO PARTECIPATO ALL'INSABBIAMENTO DEI REATI COMMESSI NELLA COSTRUZIONE DELL'OPERA PUBBLICA*L'EX PROCURATORE DELLA REPUBBLICA D'ISERNIA ANTONIO LA VENUTA TITOLARE DELLE INDAGINI DELLA SUPERSTRADA MOLISANA, DOVE NELLA COSTRUZIONE VENNERO IMPIEGATI MATERIALI NON CONFORMI, ANTONIO LA VENUTA GIA' VECCHIA CONOSCENZA DEI SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI,IN QUANTO UNA VOLTA MI CONFIDO'"CHE LUI ERA UNA PIETRA" FU' RIMOSSO DALLA CARICA PER INCOMPATIBILITA' AMBIENTALE PROPRIO CON I CARABINIERI.*FRA L'ALTRO ALCUNI IMPUTATI A VARIO TITOLO NEL PROCEDIMENTO PENALE CHIAMATO PIEDI DI ARGILLA,. I MARESCIALLI PRATA,NOTARO ECC.. E ANCHE QUESTI COMPRESO MARCO DI FILIPPO IN SERVIZIO PRESSO I CC.D'ISERNIA E IL FRATELLLO DIFILIPPO.P.SEGRETARIO PARTICOLARE DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA D'ISERNIA ANTONIO LA VENUTA ERANO VECCHIE CONOSCENZE DEI SERVIZI DI SICUREZZA ITALIANI. IL GIUDICE CHE DECISE IL PROVVEDIMENTO DI RIMOZIONE DEL PROCURATORE LA VENUTA EX CANDIDATO ALLE ELEZIONI POLITICHE NEL PARTITO DI SILVIO BERLUSCONI DI FORZA ITALIA,*E' UN CERTO MARCO DI NAPOLI SOSTITUTO PROCURATORE A SUO DIRE PRESSO IL TRIBUNALE DI BARI,OGGI PROCURATORE DELLA REPUBBLICA A BRINDISI..DOPO UN LASSO DI TEMPO CHE LA PROCURA DELLA REPUBBLICA D'ISERNIA RIMASE PRIVA DEL CAPO,UN BEL GIORNO VENNE OCCUPATA DA PAOLO ALBANO PROVENIENTE DALLA PROCURA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE ANCH'EGLI VECCHIA CONOSCENZA DEI SERVIZI DI SICUREZZA ITALIANI.DOPO ALCUNI MESI DI REGNO DI PAOLO ALBANO ARRIVO' LA IMPUTAZIONE NELLA P3.COME PURE LAUDATI EX PROCURATORE DI BARI E MARCO DI NAPOLI EX SOSTITUTO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BAR,COMPETENTI PER TERRITORIO SU' ISERNIA DEVONO RISPONDERE DI OMISSIONE DI ATTI D'UFFICIO NEI RIGUARDI DEI MARINGOLA*************************************************************************Albano: «La mia nomina l'ho conquistata sul campo»«Non ho nulla da cui difendermi, sono totalmente estraneo a questa vicenda». Il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, il cui nome è nelle carte dell'inchiesta sulla cosiddetta P3, si dichiara estraneo ed afferma che la sua nomina non ha a che vedere con questa storia: «Sono assolutamente tranquillo e sereno - ha affermato in un'intervista con il telegiornale regionale della Rai il magistrato che è arrivato in Molise la scorsa primavera - perchè la mia nomina ad Isernia è regolare e conquistata sul campo dopo 38 anni di magistratura». Di Albano si parla negli atti dell'inchiesta nel passaggio dedicato alle presunte pressioni fatte dal comitato d'affari segreto sulla magistratura. In particolare dalle conversazioni, intercettate dai carabinieri si evincerebbe l'esistenza di un elenco di magistrati graditi alla P3, tra questi ci sarebbe anche il nome di Albano per il quale Pasquale Lombardi, uno dei componenti della P3, avrebbe chiesto la nomina a Isernia. «Io Lombardi l'ho conosciuto pochi mesi fa e non venti anni fa» ha sottolineato Albano. Poi parla del convegno al quale lui stesso partecipò e che aveva tra gli organizzatori proprio Lombardi. «Non c'era nulla di strano - ha detto - lì c'erano i più alti magistrati d'Italia». Quindi ha concluso: «Per la mia nomina non c'era la necessità di nessun aiuto e il Csm potrà confermare appieno questa circostanza. Comunque il Consiglio Superiore della Magistratura deciderà se io debba essere sentito o no». L'inchiesta della Procura di Roma – è noto – riguarda i legami della P3, una vera e propria loggia che esercitava pressioni per mettere in piedi affari in alcuni settori, come i casinò e la produzione di energia eolica. Un'inchiesta che vede indagati numerosi nomi eccellenti, come quelli di Marcello Dell'Utri e Denis Verdini. Un filone riguarda le presunte pressioni esercitate nei confronti della magistratura*LA PRIMA COMMISSIONEP3, altri magistrati nel mirino del CsmÈ stato deciso di focalizzare l’attenzione su Marconi (Salerno), Santamaria Amato (Milano), Izzo (Nocera)NAPOLI - Non si limita ad Alfonso Marra, presidente della Corte di Appello di Milano, ma riguarda anche altri magistrati citati nell’inchiesta sulla P3 l’ attività della prima commissione del Csm. Nella seduta di oggi - a quanto si è appreso - è stato deciso di focalizzare l’ attenzione sul presidente della corte di Appello di Salerno, Umberto Marconi (non iscritto nel registro degli indagati) in merito al presunto coinvolgimento nell'attività di dossieraggio ai danni dell’attuale presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro; sul sostituto procuratore generale di Milano Gaetano Santamaria Amato (ex componente del Csm tra il ’90 e il ’94), e sul procuratore aggiunto di Milano Nicola Cerrato, a proposito delle intercettazioni delle conversioni di Lombardi; sui procuratori Giovanni Francesco Izzo (Nocera Inferiore) e Paolo Albano (Isernia) di cui Lombardi, in alcune intercettazioni, parla con componenti del Csm per favorire la loro nomina. Non rientrano, invece, nelle competenze della prima commissione le posizioni dell’ avvocato generale della Cassazione Antonio Martone, che ha chiesto di andare in pensione, e del capo degli Ispettori Arcibaldo Miller, magistrato fuori ruolo.Le toghe sporche e i Ferri del mestiere12 novembre 2011 alle ore 9:33Carta Canta - l'Espresso, 11 novembre 2011Sempre più spesso, negli scandali politico-affaristici, vengono coinvolti insigni magistrati. Come negli anni 50, quando la casta togata faceva fronte comune col blocco di potere dominante, ignorando allegramente mezzo codice penale: quello dei reati dei colletti bianchi. Il procuratore di Bari, Antonio Laudati, indagato a Lecce per abuso, favoreggiamento e violenza privata con l’accusa di aver rallentato le indagini sulle squillo di Tarantini chez Berlusconi. Il Pg di Potenza, Vincenzo Tufano, e i suoi sostituti Gaetano Bonomi e Modestino Roca inquisiti a Catanzaro per avere spiato e screditato colleghi scomodi come Woodcock, Iannuzzi, Montemurro e altri. Il presidente della Corte d’appello di Milano che lascia la toga per i suoi rapporti con la P4. Il procuratore aggiunto di Roma, Achille Toro, costretto a dimettersi e a patteggiare la pena per le coperture e le soffiate alla cricca della Protezione civile. Un altro aggiunto della Capitale, Giancarlo Capaldo, sotto esame del Csm per l’incredibile pranzo con Marco Milanese e Giulio Tremonti nel dicembre 2010, quando Milanese era indagato a Napoli e anche la Procura di Roma aveva raccolto notizie di reato a suo carico. E così via.Ma ora finalmente è arrivato il castigamatti: in un vibrante articolo sul Riformista intitolato “La trasparenza anche in magistratura”, un noto magistrato intima al Csm di adottare “criteri meritocratici e trasparenti” per “scegliere e puntare su dirigenti degli uffici giudiziari capaci e preparati”, “liberandosi del tutto dall’influenza correntizia”. E raccomanda ai colleghi di non “apparire di parte”, creando “confusione fra i cittadini”, per esempio con “la partecipazione a congressi politici e di partito”, come ha fatto di recente il pm antimafia Antonio Ingroia, reo di aver addirittura parlato di lotta alla mafia al congresso del Pdci e di essersi financo proclamato“partigiano della Costituzione sulla quale ho giurato”. “Per fortuna – conclude l’insigne giureconsulto – la stragrande maggioranza dei magistrati è lontana da queste forme di esposizione irrituali e passa il proprio tempo nelle aule giudiziarie a fare i processi ed a scrivere sentenze”. Ed “è questa parte di magistratura che può e deve farsi sentire oggi per dare il là (con l’accento sulla a, ndr) ad un nuovo modello di giustizia che recuperi appieno i valori del merito e dell’efficienza”. Parole sante, se non fosse che sono firmate “Cosimo Maria Ferri, segretario generale di Magistratura Indipendente”. Ma come: il leader di una corrente togata - quella di centrodestra - denuncia “la logica correntizia”? Il figlio di Enrico Ferri – giudice, ministro Psdi, membro del Csm, europarlamentare berlusconiano - denuncia la politicizzazione della magistratura? Il figlio di papà, eletto lui stesso al Csm a 35 anni grazie alla campagna elettorale paterna, predica alla meritocrazia?********************************************************************************************************************Ma questi sono solo dettagli. Il fatto più singolare è che Giacomo Maria Ferri, salvo casi di omonimia, è lo stesso magistrato che compare in ben tre recenti scandali: Calciopoli, Rai-Agcom-Annozero e P3. Gran collezionista di poltrone, nel 2005 è all’Ufficio vertenze economiche della Federcalcio. E, in una telefonata intercettata, ringrazia il vicepresidente Figc Innocenzo Mazzini a nome dell’amico Claudio Lotito, patron della Lazio, per aver fatto designare un arbitro che ha favorito i biancazzurri: “Mi ha detto Claudio di ringraziarti. Sei un grande”. Il Csm archivia. Nel 2009 Giancarlo Innocenzi, commissario berlusconiano all’Agcom, dice a Berlusconi di “aver trovato una chiave interessante” per bloccare Annozero grazie ai preziosi consigli di Ferri: i due si sentono più volte per concertare le manovre anti-Santoro. Il Csm se ne infischia. Nel 2010, nell’indagine P3, si scopre che Ferri raccomandò Marra per la Corte d’appello di Milano e non solo lui. Pasqualino Lombardi, il faccendiere irpino della P3, chiama la segretaria di Ferri: “(Al Csm, ndr) han fatto pure il pubblico ministero di Isernia?”. E quella: “Aspe’, chi ti interessava?”. Lombardi: “Paolo Albano, che è pure un amico!”. Lei lo richiama due ore dopo: “Ho chiesto proprio a Cosimo di Albano... m’ha detto che non ci dovrebbero essere problemi”. Nessun rilievo penale né disciplinare, ci mancherebbe. Solo fulgidi esempi di indipendenza e distacco dalla politica. La trasparenza e la meritocrazia innanzitutto.*PRESIDENTE,SEGUI.....IN ITALIA QUESTA E' LA MADRE DI TUTTE LE BATTAGLIE*******LA PULIZIA DELLA MAGISTRATURA*******IL DIRETTORE DELLA CIA A BREVE AVRA' SODDISFAZIONE PER L'INGIUSTA CONDANNA*DEFINITIVA* DI TUTTI I 25 COLLEGHI CONDANNATI PER IL SEQUESTRO DI ABU OMAR********I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE TUTTI I PROCESSI CIVILI SVOLTI NEI TRIBUNALI MOLISANI PER IL FALLIMENTO DELLE IMPRESE,I PROCESSI PER ESPROPRIO,LE ASTE GIUDIZIARIE ECC..SE SONO TUTTI REGOLARI E LEGALI E SE CHI LI HA DECISI SONO REGOLARI GIUDICI ASSUNTI IN MAGISTRATURA CON CONCORSI PUBBLICI TRASPARENTI*******











Friday, September 11, 2015

Berlusconi-Putin, incontro in Crimea - Corriere.it

Berlusconi-Putin, incontro in Crimea - Corriere.it

*******I LADRI IN TRIBUNALE A ISERNIA*******

*APPENA MI ACCORSI CHE NEL TRIBUNALE D'ISERNIA MOLISE ITALIA PER RUBARE I BENI DELLE FAMIGLIE ITALIANE FACEVANO USO DI DROGHE E VELENI NELLE AULE DI GIUSTIZIA CONTRO GLI IGNARI CITTADINI CONVENUTI,DAI PRESUNTI GIUDICI DEL ESECUZIONE IMMOTIVATAMENTE, IMMEDIATAMENTE COL MIO TELEFONINO COMPOSI I SEGUENTI NUMERI ITALIANI DI EMERGENZA DELLA FORZA PUBBLICA 113,117,112 RICORDO BENISSIMO ERA LA FINE DELL'ANNO 2007 INIZIO 2008.DAL 113 MI RISPOSERO DALLA QUESTURA D'ISERNIA ALCUNI AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO CHE DOPO AVER ASCOLTATO LA MIA PROTESTA X L'AGGRESSIONE SUBITA NELL'AULA DI GIUSTIZIA ALDO MORO UNITAMENTE A MIA SORELLA ANNA CON DROGHE, VELENI VARI, ACIDI E QUANT'ALTRO DA PARTE DI AVVOCATI CHE STAZIONANO PERENNEMENTE NEL SUDDETTO TRIBUNALE PERSONALE GIUDIZIARIO ECC..MI SPIEGARONO CHE LORO NON ERANO COMPETENTI PER QUESTI GRAVISSIMI FATTI MA ERANO PREPOSTI I CARABINIERI IN QUALITA' DI POLIZIA MILITARE.LA STESSA COSA MI RIFERIRONO GLI AGENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA CHE RISPONDEVANO AL NUMERO D'EMERGENZA 117 DI ISERNIA E COMUNQUE ANCHE LORO STAVANO SOLLECITANDO I CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE D'ISERNIA.IN BREVISSIMO TEMPO GIUNSE IN TRIBUNALE IL MAGGIORE DEI CARABINIERI BOCCHINO CON UN MILITARE.APPENA MI VIDE IL BOCCHINO VENNE A STRINGERMI LA MANO,IN QUANTO CI ERAVAMO CONOSCIUTI MOLTO TEMPO PRIMA DURANTE IL MIO GIRO ISTITUZIONALE CHE FACEVO NEL MOLISE, QUANDO ABITAVO A TEANO.IL MAGGIORE DEI CARABINIERI VOLLE SAPERE COSA STAVA ACCADENDO IN TRIBUNALE,INTANTO INIZIARONO A SCAPPARE TUTTI,GIUDICI AVVOCATI CANCELLIERI E PERSONALE GIUDIZIARIO CHE PORTANO IL CARRELLO CON I FALDONI.GLI SPIEGAI A CHIARE LETTERE CHE NON ERA POSSIBILE SUBIRE AGGRESSIONI IMMOTIVATE IN UN AULA DI GIUSTIZIA.CHIESI L'ARRESTO IMMEDIATO PER TUTTA LA BANDA DI DELINQUENTI MATRICOLATI CHE OPERA NEL TRIBUNALE A ISERNIA E ALTROVE,COL FINE DI RUBARE I BENI DELLE FAMIGLIE ITALIANE,IMMOBILI COMPRESI.IL BOCCHINO ANZICHE' CHIAMARE I RINFORZI E FARE UNA IDENTIFICAZIONE COLLETTIVA COMPRESO IL PERSONALE GIUDIZIARIO DI DETTO TRIBUNALE E ARRESTARE I RESPONSABILI,CI INVITO' AD USCIRE FUORI DAL TRIBUNALE A PRENDERE UN PO' DI ARIA FRESCA.E' INTILE DIRE CHE FURONO SOSPESE TUTTE LE UDIENZE DI QUEL GIORNO,PER L'ASSENZA DEGLI AVVOCATI E DEL PERSONALE GIUDIZIARIO PER FUGA DAL TRIBUNALE D'ISERNIA.CON QUESTO VOGLIO DIRE CHE I CARABINIERI D'ISERNIA GUIDATI DAL TENENTE COLONNELLO ANTONIO RENZETTI HANNO SEMPRE PERMESSO DI DELINQUERE TUTTA LA BANDA DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA CHE DA ANNI GESTISCE PER PROPRIO CONTO IL TRIBUNALE D'ISERNIA ********FRANCESCO FERDINANDI A SUO DIRE GIUDICE DEL TRIBUNALE D'ISERNIA .LUIGI CUOMO A SUO DIRE GIUDICE DEL TRIBUNALE D'ISERNIA,ELENA QUARANTA A SUO DIRE GIUDICE DEL TRIBUNALE D'ISERNIA,GIOVANNA ZARONE A SUO DIRE DEL TRIBUNALE D'ISERNIA,ROBERTA D'ONOFRIO A SUO DIRE GIUDICE DEL TRIBUNALED'ISERNIA,I TRE A LORO DIRE SOSTITUTI PROCURATORI DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE D'ISERNIA,FEDERICO SCIOLI,ALFREDO MATTEI,MARCO GAETA,A SUO DIRE IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA D'ISERNIA PAOLO ALBANO,A LORO DIRE GLI UFFICIALI GIUDIZIARI PASQUALE IEMMA E PASQUALE PASQUALE CIOFFI,PIU' ALCUNI CANCELLIERI A LORO DIRE,CON UN DISEGNO CRIMINALE STUDIATO A TAVOLINO,CON ATTI GIUDIZIARI FALSI,NOTIFICATI CON VARIE LETTERE RACCOMANDATE DOPPIE DI POSTE ITALIANE PRESSO LE ABITAZIONI DEL SOTTOSCRITTO IN SERVIZIO RISERVATO PRESSO L'ESERCITO ITALIANO,I NOMINATI IN OGGETTO DEVONO RISPONDERE DEL FURTO DI TUTTI I MIEI BENI MOBILI E DELLA MIA FAMIGLIA,PIU'ALCUNI PROCESSI INVENTATI NEI MIEI RIGUARDI PIU' ALCUNE TENTATE ESTORSIONI NEI MIEI RIGUARDI ORGANIZZANDO PROCESSI PENALI A MIA INSAPUTA E IN MIA ASSENZA,PIU' DEVONO RISPONDERE DI ALCUNE PERQUISIZIONI ABUSIVE PRESSO LE MIE ABITAZIONI ORDINATE ALLA POLIZIA POSTALE D'ISERNIA (ISPETTORE ALONZO PIUì ALTRI SEI AGENTI).*******I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO INTERVENIRE NECESSARIAMENTE,ANCHE PERCHE' I CITTADINI ITALIANI CORRONO GRAVISSIMI PERICOLI PER LO STRAPOTERE E GLI ABUSI CHE QUESTI PERSONAGGI PERPETRANO ,SPALLEGGIATI DA GUARDIE GIURATE ARMATE,DA PRESUNTI CARABINIERI INFEDELI ECC.....

Rosario MaringolaaIl Sole 24 ORE
15 gennaio 2013***TRIBUNALE DI CAMPOBASSO*****PER I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI****
I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE SE QUESTO DOCUMENTO NOTIFICATO DAI CARABINIERI di Colli al Volturno Molise Italia e' vero o e' falso,in quanto la firma del cancelliere oltre ad essere illegibile e' in foto copia lo stesso dicasi per la firma del presidente e dell'appellante procuratore della repubblica presso il tribunale d'ISERNIA dott.PAOLO ALBANO. Su' questo falso processo imbastito ai miei danni per non restituirmi tutti i miei beni d'ingente valore rubati con atti giudiziari falsi dello stesso tribunale d'Isernia Molise Italia. Stesso il giudice Roberta D'onofrio e il pubblico ministero V.P.O. accertarono in aula un falso carabinierie a nome PISANO DOMENICO doveva testimoniare contro di me,al posto dell'ufficiale superiore dei carabinieri del comando provinciale d'Isernia maggiore BOCCHINO da me chiamato quel giorno del 2007 per essere assistito in quanto avevo accompagnato mia sorella all' udienza del giudice del esecuzione Giovanna Zarone da Teano per la restituzione dei nostri beni mobili da loro rubati. I ladri del tribunale usarono sostanze chimico tossiche contro mia sorella Anna Maringola e contro il sottoscritto per non farci restituire i nostri beni rubati dall'avvocato Carmine Biasiello e dell'avvocato D'appollonio Nicandro nato a Venafro il 14/05/1955 e cugino dell'ex sindaco di Venafro Nicandro Cotugno.Preciso ancora che fu' accertato che non vi fu' nessuna interruzione di pubblico servizio in quanto le udienze non erano ancora iniziate.Quel giorno dall'aula di giustizia italiana scapparono l'avvocato Nicandro D'appollonio che si difendeva da solo,l'avvocato di mia sorella Anna, Eugenio Riccio e tutti i pali che vanno ai processi falsi per rubare beni altrui.I SERVIZI SEGRETI MILITARI ITALIANI DEVONO ACCERTARE SE LA DOTT.SSA ROBERTA D'ONOFRIO GIUDICE PENALE IN QUELLA UDIENZA E' STATA ASSUNTA IN MAGISTRATURA CON UN REGOLARE CONCORSO PUBBLICO,IDEM PER IL PUBBLICO MINISTERO DONNA,LO STESSO PER L'AVVOCATO D'UFFICIO DA LORO SCELTO SE ERA REALMENTE UN PENALISTA A NOME MAURIZIO VECCHIARELLI,INOLTRE BISOGNA ACCERTARE SE COSTORO ERANO ABILITATI A GIUDICARE UN MILITARE DELL'ESERCITO ITALIANO IN SERVIZIO RISERVATO SENZA AVER COMMESSO ALCUN REATO.rosario maringola 53° reggimento fanteria d'arresto umbria divisione folgore servizio riservato


Sunday, September 6, 2015

SEGRETI ???????

Prima che l’azione energica della Presidentessa della Camera, Laura Boldrini, con l'”operazione trasparenza”, metta la parola fine alla stagione, interminabile, dei mille e mille segreti italiani, provo a dare, uno a diecimila (se basta!), il mio contributo alla ricerca della necessaria Verità. Verità amica della democrazia e della convivenza civile. In attesa della “desecretazione” promessa, di sapere chi  uccise e perché fu uccisa Ilaria Alpi, torno su un argomento che mi sta a cuore.
Come ho più volte scritto, non passa giorno che qualcuno digiti nel web legittime richieste tipo: “quanto si guadagna nei servizi segreti? come si entra nei servizi segreti?“. Questi quesiti arrivano, via telematica, anche a Leo Rugens, con “candore” e carichi, si capisce, di oneste aspettative. “Quanto si guadagna nei servizi segreti?“: troppo, rispondo io. Soprattutto se si esaminano i risultati di cui la “Collettività” usufruisce. Ho scritto “collettività” e non “qualcuno”. Lì, è un altro discorso. Anzi, per essere più precisi, si è guadagnato (in passato) troppo e per troppo tempo. Soprattutto, si è guadagnato, raggruppamento per raggruppamento, centro per centro, ufficio per ufficio e, all’interno delle stesse divisioni, in modo sperequato, in una “visione” delle politiche retributive che, come nel resto del Paese, non ha mai (se non per rarissime eccezioni), fatto riferimento alla “meritocrazia” come regola portante della motivazione del personale.
bisignani-andreotti
Partiamo dal vertice. Non tutti i direttori del “Servizio”, negli anni, si sono meritati gli stipendi. Stipendi “da sogno”, per cominciare a dare delle risposte ai “candidi” cittadini in cerca di un onesto reddito. Proviamo ad indicarvi dei parametri. In questi giorni sentite ovunque snocciolare cifre che lasciano attoniti sugli appannaggi, ad esempio, del Quirinale. Bene, un Direttore (italiano) di “Agenzia” (sono più di una), guadagna il “doppio” del Presidente della Repubblica (Giorgio Napolitano) che, a sua volta, “costa” e “guadagna”, più del Presidente degli Stati Uniti d’America e della Regina Elisabetta! Se aspirate a divenire analisti di intelligence, coraggiosi operativi “alla 007” o, meglio, Direttori dei Servizi, armatevi di carta e penna e avrete le prime risposte. Fate un po’ di conti, partendo dalle fonti aperte di cui vi ho fatto cenno. Se non sapete trovare, da soli, quanto guadagna Barak Obama e se non sapete seguire i parametri moltiplicativi che vi ho sopra indicato, passando per il Quirinale con i suoi costi e arrivare così alla stupefacente cifra che guadagna il Direttore dell’Aisi o dell’Aise, non potrete mai fare questo lavoro anche se vi raccomandasse Giulio Andreotti dall’aldilà o, meglio, il pluricondannato Luigi Bisignani ancora in vita. Citiamo altre fonti aperte, mai smentite, per farvi desistere, in questa fase storica drammatica per la Repubblica, da ingenue e vane ricerche di un posto, a qualunque costo. “Ricordo che nell’estate 2009 (non un secolo addietro) mi chiamò un paio di volte il generale Adriano Santini (da non confondere con il generale dei CC, Roberto Santini di cui altre volte vi ho parlato, ndr) ma io non risposi. Dopo l’estate incontrai l’onorevole Italo Bocchino (minchia!) che mi chiese di incontrare il Santini. (Aiuto, che paese è, un paese dove, una “mezza sega” come “Bocchino” viene sollecitato perché un generale quale dovrebbe essere stato Adriano Santini incontri un pregiudicato che fa il “difficile”?). Lo vidi a colazione e parlammo in modo cordiale delle possibilità di sviluppo della sua carriera; in quel contesto lui mi chiese “una mano” per la sua carriera e mi chiese di parlare bene di lui con Letta“. Letta Gianni non, Enrico. Il Letta Gianni era, nell’era berlusconiana, plenipotenziario (sottosegretario con delega) in materia di intelligence e, tanto per parlare di requisiti e meriti, come è ovvio, non sapeva e non sa parlare l’inglese. Ma che serve saper parlare l’inglese quando si vuole e si deve operare a contatto con israeliani, inglesi, russi, americani? Basta essere fluenti in arabo o swahili. “Pezzi forti” del colto “profumiere” cattolicissimo, Gianni Letta.
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Torniamo a come si fa a “entrare” e poi “far carriera”, guadagnando un sacco di soldi, nei “servizi”. Non è un mistero che Letta (Gianni) e Bisignani siano legati da una antichissima e solida amicizia. Se il Direttore dell’Aise, Generale Adriano Santini si rivolgeva a Luigi Bisignani per essere valorizzato, come può un fedele e qualificato servitore dello Stato quale è stato Luigi Stagno pretendere che la meritocrazia faccia “livella” nei Servizi? Solo perché si chiama Luigi, come Luigi Bisignani? Ma qui si pretende l’impossibile: si chiede di essere apprezzati, nella P.A., senza essersi rivolti, opportunamente presentati da un “Bocchino” di turno, a sua Altezza Imperiale, il sussurratore Luigi Bisignani!
Quello che segue è lo stralcio di un colloquio, realmente accaduto, appunto tra il funzionario dell’Aise Luigi Stagno e il cultore della materia “intelligence”, Piero Messina. Colloquio e affermazioni mai smentite, dopo che sono state rese pubbliche, in nessuna sede formale, o contestate dai “superiori” allo Stagno stesso: “Devi avere presente il quadro di insieme, perché tutto quello che accade (di negativo, dice Leo Rugens) all’interno del nostro mondo non è mai casuale. I licenziamenti, le assunzioni per chiamata diretta, ma anche e, soprattutto, le promozioni e i “soldi”. Tutto si tiene insieme“. Nell’impiccio e nell’imbroglio, aggiungo io. Perché, disoccupati e curiosi frequentatori del web, questo giusto approccio metodologico e concettuale (“tutto si tiene insieme“), da troppi anni, non è, mai, messo in atto, nelle necessarie analisi, per ottemperare ai compiti di servizio. Nei “servizi”, sono tutti geniali perché “nulla sfugga”, quando si tratta di individuare e analizzare i chi, i come, i dove, i quando, i perché funzionali a farsi i “cazzi propri” e “carriera”. Quindi, curiosi e ambiziosi lettori, voi volete entrare a far parte, per “concorso”, come la legge ormai vi consente, di un organismo dove dice, sempre Luigi Stagno “… è la politica a scegliere gli uomini che devono far parte di questo mondo, ed è la politica che decide quali siano le priorità operative (avete letto bene, ingenui ed entusiasti candidati), quel che dobbiamo fare e le materie che non si devono trattare“. La politica non mi sembra goda di una buona salute di questi tempi e, vista l’aria che tira, se fossi in voi, aspetterei gli effetti, anche e soprattutto in questo settore strategico dello Stato, dell’imminente “grande cambiamento“. Avete letto bene: prima del “grande (imminente) cambiamento”, io sconsiglio, anche se foste super raccomandati (da un politico!), di accedere ai “servizi”. Provate a riflettere, oltre che sul solito stereotipo del “Titanic” e la classe dirigente politica italiana che continua a ballare, su questo ulteriore modesto contributo di vita vissuta: “Questo è il mio curriculum – dice Giuseppe Cassetti, funzionario della DIGOS – e nessuno potrebbe contestarmi una sola virgola“. Da Palermo a Potenza, da Napoli a Bari, Cassetti ha lavorato su tutti i temi dell’emergenze nazionali: mafia, eversione interna ed internazionale. Pieno di encomi e ottime valutazioni dei superiori. “Per tre volte ho fatto richiesta di entrare prima al Sisde e ora all’Aisi ma sono sempre stato scavalcato da qualcun altro. Mi è stato detto chiaramente che il mio curriculum è perfetto. Ma che qualcuno (politico) dovrebbe perorare la mia causa“. Mai smentito, anche Cassetti. Per ora, fermiamoci qui. È in questo “ambiente”, dove la “meritocrazia”, teorizzata da Roger Abravanel, non è tenuta in nessuna considerazione che volete “buttarvi”, cercando soddisfazioni e legittimo denaro? È l’ora, viceversa, della massima prudenza, prima di trovarsi, paradossalmente, senza colpe, dalla “parte sbagliata“.