Sunday, April 24, 2022

*IL COLPO DI STATO IN ITALIA CON LA DROGA AD OPERA DI SCONOSCIUTI * di rosario maringola*******

*************************************************************************************A 70 ANNI DA QUEL DRAMMATICO EVENTO SEMBRA CHE IN ITALIA CI TROVIAMO NELLE STESSE CONDIZIONI DI ALLORA,NEL SENSO CHE BOMBARDAMENTI PER ORA NON C'E' NE SONO,PERO' SICURAMENTE DA MOLTI ANNI HANNO MESSO IN ATTO DI NUOVO QUELLA STRATEGIA DITTATORIALE DI STAMPO NAZISTA E NON SI RIESCE A CAPIRE CHI HA VOLUTO DI NUOVO QUESTO STATO DI COSE.IL TUTTO E' AVVENUTO PROGRESSIVAMENTE DAGLI INIZI DEGLI ANNI 90.*SOLO CHE ALLORA C'ERANO I CAPI BEN DEFINITI HITLER,MUSSOLINI ECC..CHE DIRIGEVANO I REGIMI,CON DELLE LEGGI BEN DEFINITE CHE VENIVANO APPLICATE NEL BENE E NEL MALE VEDI CODICE ROCCO ECC....OGGI PURTROPPO NON E' COSI',SI ASSISTE OGNI GIORNO A UNA BARAONDA COLLETTIVA MESSA IN ATTO DA VARI PERSONAGGI ITALIANI E NON, SOLO PER CONFONDERE LA TESTA DEI CITTADINI ALL' ITALIANO MEDIO APPARE CHE QUESTI VOGLIONO FAR PASSARE I GIORNI E GLI ANNI TENENDO IL TUTTO COME UNA SPECIE D'IBERNAZIONE COLLETTIVA,ASPETTANDO CHI SA'CHI E CHE COSA. AL CONTRARIO DI ALLORA PARLANO DI LIBERISMO,DI DEMOCRAZIA, DI COSTITUZIONE, ANCHE I PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA CHE SI SONO SUCCEDUTI HANNO ADOTTATO LA STESSA METODOLOGIA ECC.. PARLANO SOLO ATTRAVERSO GLI SCHERMI TELEVISIVI E SEMBRA PERSINO CHE HANNO PAURA DI FARSI VEDERE IN PUBBLICO SE NON SCORTATI DA DECINE DI PERSONAGGI.*SICURAMENTE C'E' UNA REGIA OCCULTA A CIO',UNA COSA MI SENTO DI DIRLA CON MOLTA CHIAREZZA,QUESTI HANNO AVUTO LA CAPACITA' DI METTERE MANO A TUTTI I BENI DELLO STATO CASSE COMPRESE, FINO A MANDARE A RUBARE I BENI DELLE FAMIGLIE ITALIANE DALLE PROPRIE CASE, UTILIZZANDO GIUDICI DEI TRIBUNALI ITALIANI E CARABINIERI.*RITENGO CHE LA MAGISTRATURA ITALIANA A TUTTI I LIVELLI HA PARTECIPATO IN MODO FATTIVO AL COLPO DI STATO IN ITALIA, AD INIZIARE DALL'ANNULLAMENTO DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA,RITENGO CHE PER GLI INTERROGATORI GIA' D'ALLORA UTILIZZARONO DROGHE E QUANT'ALTRO CONTRO I POLITICI ITALIANI AL POTERE*. GESTISCONO IL TUTTO COME SE L'ITALIA FOSSE UN'AZIENDA PRIVATA DI LORO PROPRIETA', *HANNO COMPLETAMENTE ISOLATO I CITTADINI DALLE ISTITUZIONI,SI ASSISTE A UN RICAMBIO PROGRESSIVO DI UOMINI NEI POSTI CHIAVE DI COMANDO DELLO STATO CENTRALE AI COMUNI, ALLE PERIFERIE ECC...IL TUTTO INIZIO' NELL’ANNO 1990,RICORDO BENE CHE UN POMERIGGIO VERSO LE ORE 18 IMPROVVISAMENTE EBBI L'IMPRESSIONE CHE LA MIA TESTA NON FUNZIONAVA PIU',COME SE QUALCHE DICIAMO ENTITA' MI FACEVA DELLE DOMANDE ED IO RISPONDEVO,PERO'ERO SOLO NELLA MIA CAMERA,DELLA CASA RICORDO BENISSIMO DI BELLAVISTA PORTICI NAPOLI A POCHI METRI DAL CASELLO AUTOSTRADALE.CHIAMAI I MIEI GENITORI E CHIESI SE LORO STAVANO BENE E SE NOTAVANO QUALCOSA DI STRANO NELL'ARIA,LA RISPOSTA FU' CHE STAVANO BENE , ANZI,VOLLERO SAPERE PERCHE' IMPROVVISAMENTE GLI AVEVO FATTO QUELLA DOMANDA.TERREMOTI QUEL GIORNO NON SE NE ERANO SENTITI VISTA LA VICINANZA AL VESUVIO E IN QUEL PERIODO LE SCOSSE SISMICHE DI CARATTERE ONDULATORIO ERANO A DECINE. VERSO LE ORE 21 INIZIO' UN VIA VAI DI POLIZIA, AMBULANZE ECC.. A SIRENE SPIEGATE PER L'AUTOSTRADA NAPOLI-SALERNO,LA COSA CONTINUO' PER TUTTA LA NOTTE,PER I GIORNI E SETTIMANE SEGUENTI, ATTRAVERSO I VARI TELEGIORNALI NON SI ASCOLTAVANO NOTIZIE DI GRAVI INCEDENTI O SCIAGURE NELL'AREA VESUVIANA E NON. INIZIO' LA NOTTATA IO STAVO SEMPRE PIU' MALE,SOLO CHE A INTERVALLI PIU'O MENO REGOLARI ACOLTAVO DEI RUMORI MOLTO ACCENTUATI COME QUANDO L'AUTOBUS APRE LE PORTE,O I TRENI CHE SI ODE L'USCITA DELL'ARIA..ZUFF..CIUFF...E' INUTILE DIRE CHE IL GIORNO SEGUENTE PER STRADA SI AVVERTIVANO STRANI ODORI, SEMBRAVA VEDERE LA GENTE UN PO' AGITATA.TELEFONAVO QUA' E' LA' ALLE MIE AMICHE, ECC.. *CON MOLTA DISCREZIONE VOLEVO SAPERE COSA STAVA ACCADENDO LE RISPOSTE ERANO QUASI SEMPRE RASSICURANTI,SOLO CHE COSTORO AVVERTIVANO UN CERTO IMBARAZZO A RISPONDERMI SULL' ARGOMENTO.UN GIORNO MI VENNE A PRENDERE UNA MIA AMICA FUNZIONARIA DELL'INPS E ANDAMMO A FARE UNA LUNGA PASSEGGIATA, LA MIA AMICA NOTO' UN CERTO DISAGIO CHE IO AVEVO O PROPRIO UNA SPECIE DI TIMORE INCONSCIO CHE NON AVEVO MAI AVUTO PRIMA.*INTANTO VEDEVO CHE QUESTA OGNI TANTO METTEVA IN FUNZIONE L'AEREATORE DELLA SUA AUTO E DALLE BOCCHETTE DELL'ARIA USCIVA UN CERTO ODORE MAI SENTITO PRIMA DIFFICILE DA IDENTIFICARE E MI SENTIVO UN PO' PIU' LIBERO.*I GIORNI TRASCORREVANO E PRATICAMENTE IN ALCUNE ORE DEL GIORNO E SOPRATTUTTO DI SERA INIZIAVA LA SOLITA SINTOMATOLOGIA STRANA DI NATURA SCONOSCIUTA.RICORDO BENE ERA IL PERIODO CHE GORBACIOV SI VEDEVA IN TV CON LA SUA PERESTROIKA.UN GIORNO DECISI DI PARLARE CHIARO CON PAPA' ALFREDO IN QUANTO ERA STATO COMBATTENTE ATTIVO DURANTE LA 2°GUERRA MONDIALE IN AFRICA E IN ITALIA,ED AVEVA AVUTO COMPITI DI UNA CERTA DELICATEZZA E DI FIDUCIA, FU' ANCHE PRIGIONIERO DEGLI INGLESI,E CI TENEVA A FAR SAPERE A NOI FIGLI CHE ANZICHE' CONDURLO IN UNA PRIGIONE COME TUTTI COLORO CHE ERANO STATI CATTURATI,GLI INGLESI LO VOLLERO IN UN COMANDO MILITARE A FIANCO DEGLI UFFICIALI COMANDANTI, CI TENEVA SEMPRE A SOTTOLINEARARE CHE QUESTI NON GLI FACEVANO MANCARE NIENTE ANZI,STAVA MEGLIO DA PRIGIONIERO DI GUERRA CON GLI INGLESI CHE DA COMBATTENTE ITALIANO.QUINDI CHIESI DEI CONSIGLI A PAPA' ALFREDO PERCHE' IN GIRO SI PARLAVA DI UNA POSSIBILE GUERRA INCOMBENTE,CON LA SUA ESPERIENZA DI VITA E DI COMBATTENTE MI DISSE CHE ERA UNA COSA DIFFICILISSIMA UNA GUERRA, COMUNQUE IN ITALIA VEDEVA LE COSE CHE NON ANDAVANO PER IL GIUSTO VERSO,DEVO DIRE CHE NON ERA PER NIENTE ENTUSIASTA COME QUASI TUTTI GLI ITALIANI DELLA " ROTTURA" DEL MURO" E CHE NON VEDEVA DI BUON OCCHIO IL MONDO TUTTO DEMOCRATICO COME FACEVANO CREDERE I MASS-MEDIA.GLI DISSI CHE SI VEDEVANO IN CONTINUAZIONE COME MAI VISTI PRIMA AEREI CHE LASCIAVANO GRANDI SCIE IN CIELO RIPETUTAMENTE ECC....MA LUI ERA MOLTO RESTIO A SPIEGARE LE COSE,SOPRATTUTTO QUANDO PER CURIOSITA' GLI CHIEDEVO COSE MILITARI O COMUNQUE COSE UN PO' PIU' DELICATE,AVEVA CONOSCIUTO UN PO' TUTTI I GRANDI UOMINI ITALIANI DEL DOPOGUERRA,IL COMANDANTE ACHILLE LAURO APPENA LO VEDEVA DA QUALCHE PARTE CORREVA A SALUTARLO,"GUAGLIONE COMM' STAI".AD OGNI BUON CONTO SU PRESSIONI DI MAMMA, I MIEI FAMILIARI MI SPINSERO A FARMI VISITARE DA UN MEDICO NEUROLOGO.*MAMMA DURANTE LA 2° GUERRA MONDIALE ERA STATA IMPIEGATA PER OLTRE 7 ANNI IN UN GRANDE NEGOZIO DI NAPOLI PER LA VENDITA DI ARTICOLI MILITARI,IL PROPRIETARIO SE RICORDO BENE ERA UN COLONNELLO DEL ESERCITO ITALIANO.HO SOTTOLINEATO QUEST'ASPETTO PER IL SEGUENTE MOTIVO CHE I MIEI GENITORI SICURAMENTE ERANO A CONOSCENZA DELLE FAMOSE SOSTANZE O DROGHE, LE CHIAMANO PER L'ESISTENZA IN VITA,CHE TUTTI HANNO IN TASCA IN ITALIA CLANDESTINI COMPRESI DISTRIBUITE DALLE ASL,FARMACIE PRESIDI SANITARI ECC...E PURTROPPO ALLA FAMIGLIA MARINGOLA A TUTT'OGGI NEGATE DALLO STATO ITALIANO,INFATTI MAMMA MORI' IN CIRCOSTANZE POCO CHIARE E PAPA' VENNE UCCISO DA QUESTI PERSONAGGI ASSOLDATI PER IL GOLPE IN ITALIA.*QUINDI I MIEI FAMILIARI PREOCCUPATI DAI DISTURBI CHE GLI NARRAVO QUOTIDIANAMENTE, INIZIARONO A CONTATTARE VARI NEUROLIGI E PROFESSORI DI NAPOLI PER UNA VISITA,RICORDO BENISSIMO CHE LE PRENOTAZIONI ANDAVANO A MESI OLTRE ALLE 2-300.000 LIRE DI ONORARI.POICHE' ERA UNA COSA D'URGENZA RIUSCIMMO A TROVARE UNA CLINICA PRIVATA A CAPODIMONTE NAPOLI CON UNO SPECIALISTA CHE ACCETTO' DI VISITARMI IL GIORNO SEGUENTE LA PRENOTAZIONE. COSI' IL GIORNO SEGUENTE CI RECAMMO A CAPODIMONTE DAL LUMINARE NEUROLOGO,SOLO CHE APPENA ENTRATI NELLA CLINICA C'ERA UNA FILA DI DECINE E DECINE DI RAGAZZI,RAGAZZE UOMINI E DONNE DI MEZZA ETA' ANCHE LORO IN ATTESA DI UNA VISITA.*I MIEI FAMILIARI ALLA INFERMIERA DELLA ACCETTAZIONE DISSERO CHE ERA UN CASO URGENTE E QUINDI SI CHIEDEVA LA PRECEDENZA SU' GLI ALTRI PAZIENTI.*LA RISPOSTA DELLA INFERMIERA "FU' SIGNORI TUTTI QUELLI CHE VEDETE IN ATTESA PER LA VSITA MEDICA SONO TUTTI QUA' PER LA STESSA SINTOMAOLOGIA.*INTANTO CONTINUAVANO AD ARRIVARE PAZIENTI/E GIOVANI ACCOMPAGNATI DAI PARENTI SEMPRE CON LA STESSA PATOLOGIA O CON GLI STESSI SINTOMI.DOPO ALCUNE ORE ARRIVO' IL MIO TURNO E LA SOSPIRATA VISITA COL LUMINARE NEUROLOGO CHE DOPO 5 MINUTI APPENA CHE INIZIAI A RACCONTARE I VARI FASTIDI CHE AVEVO,MI RASSICURO' CHE NON ERA NIENTE DI GRAVE,ERANO DISTURBI TRANSITORI E CHE DA SOLI SCOMPARIVANO.ALLA NOSTRA RICHIESTA DI QUALCOSA DI CALMANTE,IL NEUROLOGO MI DISSE CHE DOVEVO PRENDERE UN PO' DI CAMOMILLA O UN PO' DI VALERIANA LA SERA, LUI NON RITENAEVA PRESCRIVERMI ALCUN FARMACO,SE PROPRIO VOLEVO MI POTEVA PRESCRIVERE UNA MEZZA PILLOLA AL GIORNO DI 0,5 mg ANSIOLITICI, O ALCUNE GOCCE valium o lexsodan da prendere la sera.*PRATICAMENTE UNA BLANDA DOSE DI BENZIODIAZEPINA E AL COSTO DI LIRE 200.000 EBBI LA VISITA E IL CONSIGLIO DEL LUMINARE MEDICO CHE A SUO MODO CI TRANQUILLIZZO'.SONO TRASCORSI 25 ANNI DA QUEL GIORNO, ABITAVO NEL MOLISE, ALLA NOTA CLINICA NEUROMED DI POZZILLI HO VISTO CHE QUOTIDIANAMENTE SI RIPETE LA STESSA STORIA CON CENTINAIA DI VISITE E RICOVERI A RAGAZZI E RAGAZZE,*SOLO CHE OGGI AL CONTRARIO DEGLI ANNI 90 CREDO CHE I GIOVANI STANNO MALE PER ABUSO O CATTIVO UTILIZZO DI QUESTE SOSTANZE DISTRIBUITE DALLO STATO ITALIANO ATTRAVERSO I SUOI PRESIDI MEDICI,FARMACIE,ASL,ECC......*SUCCESSIVAMENTE IN ITALIA SI EBBE UNA SPECIE DI EPIDEMIA DI IPERTIROIDISMO CREDO SEMPRE A SEGUITO DELLE INALAZIONI DI QUESTE SOSTANZE CHIMICO TOSSICHE, ANCHE PER QUESTA PATOLOGIA FU' MOLTO DIFFICILE REPERIRE UNO SPECIALISTA IN ENDOCRINOLOGIA,VISTO IL NUMERO DELLE PERSONE COLPITE DA QUESTA MALATTIA;STESSA STORIA, MESI E MESI DI ATTESA PER UNA VISITA,COSTO DELL'ONORARIO DALLE 250.000 LIRE ALLE 350 MILA LIRE OLTRE AL COSTO DI ALCUNI ESAMI MEDICI,SEMPRE GRAZIE ALLO STATO ITALIANO.***********INTANTO IN ITALIA SI INIZIARONO A VEDERE UNA MOLTITUDINE DI CINESI,POLACCHI,RUSSI, UCRAINI ECC..TUTTI DEDITI AL COMMERCIO PER LE STRADE DELLE CITTA' ITALIANE,I RUSSI VENDEVANO QUASI SEMPRE ARTICOLI MILITARI,A PRIMA VISTA TUTTA ROBA OBSOLETA DEI VARI ESERCITI.NON HO MAI CAPITO COME FECERO AD ENTRARE IN ITALIA,ANCHE PERCHE' GLI ACCORDI PER IL TRATTATO DI SCHENGEN NON ESISTEVANO ANCORA E PER BUONA PARTE COSTORO NON ERANO CITTADINI COMUNITARI.*NON HO MAI SAPUTO CHI DISTRIBUIVA LE FAMOSE SOSTANZE PER L'ESISTENZA IN VITA DI COSTORO VENUTI IMPROVVISAMENTE IN ITALIA*******NELLA NOTA SEMPRE PER I SERVIZI SEGRETI MILTARI ITALIANI* HO VOLUTO FAR SAPERE DI PROPOSITO IL LAVORO DELLA MIA AMICA ALL'INPS,COME PURE A QUEI TEMPI ALTRE DUE AMICHE MI VENIVANO A PRENDERE A CASA QUASI TUTTI I GIORNI,UNA ERA DOCENTE IN UNA SCUOLA SUPERIORE, INSEGNAVA IN UN ISTITUTO TECNICO SUPERIORE,L'ALTRA ERA INSEGNANTE IN UNA SCUOLA ELEMENTARE,ANCHE LORO NELL'AUTO USAVANO ACCENDERE IL VENTILATORE DELL'ARIA E DALLE BOCCHETTE SI PERCEPIVA IL FAMOSO ODORE CHE DAVA UN PO' DI TRANQUILLITA. COSI' SI CAPISCE MEGLIO CHE IL GOLPE PARTI' DALL' INTERNO DELLO STATO.NON E' ESCLUSO CHE SI PUO' GIUNGERE A BREVE AGLI ORGANIZZATORI*******
Rosario maringola 53°reggimento fanteria d'arresto Umbria divisione folgore servizio riservato.>Distretto militare di Napoli trasferito al distretto militare di Caserta.<***************************THE COURSE IN ITALY WITH DRUGS BY UNKNOWN * by rosario maringola* 70 YEARS AFTER THAT DRAMATIC EVENT IT SEEMS THAT IN ITALY WE ARE IN THE SAME CONDITIONS AS AT THE TIME, IN THE SENSE THAT FOR NOW THERE ARE NO BOMBARDS, BUT SURELY FOR MANY YEARS THEY HAVE REPLACED THAT DICTORIAL STRATEGY OF MOLD NAZI AND YOU CAN'T UNDERSTAND WHO WANTED THIS STATE OF THINGS AGAIN. IT ALL HAPPENED PROGRESSIVELY SINCE THE BEGINNING OF THE 90's. REGIMES, WITH WELL-DEFINED LAWS THAT WERE APPLIED FOR GOOD AND FOR BAD SEE CODE ROCCO ETC .... UNFORTUNATELY NOT TODAY, WE SEE EVERY DAY TO A COLLECTIVE BARREL PUT INTO ACT BY VARIOUS ITALIAN AND NON-ITALIAN CHARACTERS, ONLY TO CONFUSE THE HEAD OF CITIZENS TO THE MIDDLE ITALIAN IT APPEARS THAT THEY WANT TO PASS THE DAYS AND YEARS BY KEEPING EVERYTHING AS A KIND OF COLLECTIVE HIBERNATION, WAITING FOR WHO KNOWS AND WHAT. ON THE OTHER THAN THEN THEY SPEAK ABOUT LIBERISM, DEMOCRACY, CONSTITUTION, EVEN THE PRESIDENTS OF THE REPUBLIC THAT HAVE SUCCESSED HAVE ADOPTED THE SAME METHODOLOGY ETC .. THEY SPEAK ONLY THROUGH THE TELEVISION SCREENS AND DO NOT SEEM TO SEE IN THE PUBLIC IF GUARDED BY TENS OF CHARACTERS. * DEFINITELY THERE IS AN HIDDEN DIRECTOR ABOUT THIS, ONE THING I HEAR TO SAY WITH VERY CLARITY, THESE HAD THE ABILITY TO HANDLE ALL THE GOODS OF THE STATE INCLUDING CASES, UNTIL SENDING TO STEAL THE ASSETS OF ITALIAN FAMILIES FROM THEIR HOUSES, USING JUDGES OF THE ITALIAN COURTS AND CARABINIERI. I BELIEVE THAT THE INTERROGATORS ALREADY USED DRUGS AND THE MORE AGAINST THE ITALIAN POLITICIANS IN POWER *. THEY MANAGE EVERYTHING AS IF ITALY WERE A PRIVATE COMPANY OF THEIR OWNERSHIP, * THEY HAVE COMPLETELY ISOLATED CITIZENS FROM THE INSTITUTIONS, THERE IS A PROGRESSIVE REPLACEMENT OF MEN IN THE KEY POSTS OF THE CENTRAL STATE, AND AT THE MUNICIPALITIES. ... IT ALL BEGAN IN THE YEAR 1990, I WELL REMEMBER THAT ONE AFTERNOON AT 6 PM SUDDENLY I HAD THE IMPRESSION THAT MY HEAD NO LONGER WORKED, AS IF SOMEONE SAYS ENTITIES ASKED ME AND I ANSWERED, BUT ' I WAS ALONE IN MY ROOM, OF THE HOUSE A VERY GOOD MEMORY OF BELLAVISTA PORTICI NAPOLI A FEW METERS FROM THE TOLLHIGHWAY. I CALLED MY PARENTS AND ASKED IF THEY WERE OK AND IF THEY NOTICED SOMETHING STRANGE IN THE AIR, THE ANSWER WAS THAT THEY WERE OK, OR, I WANTED TO KNOW WHY I SUDDENLY DID NOT ASK THEM IF THE EARTH QUESTIONED. FEEL THE CLOSURE TO VESUVIUS AND IN THAT PERIOD THE SEISMIC SHOCKS OF A RAVULATORY CHARACTER WERE TENS. TOWARDS 9 PM A VIA GO TO THE POLICE, AMBULANCES ETC. TO SIRENE EXPLAINED FOR THE NAPLES-SALERNO HIGHWAY, THE THING CONTINUED ALL NIGHT, FOR THE FOLLOWING DAYS AND WEEKS, THROUGH THE VARIOUS NEWS NEWS OF SERIOUS ACCIDENTS OR DAMAGES IN THE VESUVIAN AREA AND NOT. THE NIGHT BEGAN I WAS MORE AND MORE BAD, ONLY THAT AT LESS REGULAR INTERVALS I ACCEPTED VERY ACCENTUATED NOISES AS WHEN THE BUS OPEN THE DOORS, OR THE TRAINS THAT YOU HEAR THE OUTPUT OF THE AIR..ZUFF .. CIUFF ... IT'S NEEDS TO SAY THAT THE FOLLOWING DAY ON THE STREET WE GOT STRONG SMELLS, IT SEEMED TO SEE PEOPLE A LITTLE AGITATED. WHEN THE ANSWERS HAPPENED, THEY WERE ALMOST ALWAYS Reassuring, ONLY THAT THEY SAID A CERTAIN EMBARKATION TO ANSWER ME ON THE TOPIC. INPS OFFICIAL AND WE WENT FOR A LONG WALK, MY FRIEND NOTICED A CERTAIN DISCOMFORT THAT I HAD OR JUST A KIND OF UNCONSCIOUS FEAR THAT I HAVE NEVER HAD BEFORE. FROM HIS CAR AND FROM THE AIR VENTS A CERTAIN SMELL I HAVE NEVER FEELED BEFORE DIFFICULT TO IDENTIFY AND I FEELED A LITTLE MORE FREE. UNKNOWN NATURE. I REMEMBER WELL IT WAS THE PERIOD THAT GORBACIOV WAS SEEN ON TV WITH HIS PERESTROIKA. ONE DAY I DECIDED TO SPEAK CLEARLY WITH FATHER ALFREDO AS HE WAS AN ACTIVE FIGHTING IN ITALY DURING THE 2ND WORLD WAR, AVUTA AND AVUTA IN AFRICA DUTIES OF A CERTAIN DELICACY AND CONFIDENCE, HE WAS ALSO A PRISONER OF THE ENGLISH, AND HE WANTED TO LET US CHILDREN KNOW THAT Rather than lead him into a prison like all those who had been captured, the English would OLLERO IN A MILITARY COMMAND AT THE SIDE OF THE COMMANDING OFFICIALS, ALWAYS WANTED TO STRESS THAT THESE DID NOT MAKE HIM MISSING NOTHING, HE WAS BETTER AS A PRISONER OF WAR WITH THE ENGLISH THAN AS AN ITALIAN FIGHTER FOR THE CHILDREN. GIRO WAS TALKING ABOUT A POSSIBLE INCOMBENDING WAR, WITH HIS EXPERIENCE OF LIFE AND FIGHTER TOLD ME THAT IT WAS A VERY DIFFICULT THING A WAR, HOWEVER IN ITALY HE SAW THINGS THAT WON'T GO FOR THE RIGHT TOWARD, I MUST SAY THAT IT WAS NOT FOR ANYTHING LIKE ALMOST ALL THE ITALIANS OF THE "BREAKAGE OF THE WALL" AND WHO DID NOT SEE THE WORLD WHOLE DEMOCRATIC AS THE MASS-MEDIA MADE TO BELIEVE. ETC .... BUT HE WAS VERY RESTING TO EXPLAIN THINGS, ESPECIALLY WHEN, OUT OF CURIOSITY, I ASKED HIM MILITARY THINGS OR ANYWHERE A LITTLE MORE DELICATE THINGS, HE HAD KNOWED A LITTLE ALL THE GREAT ITALIAN MEN OF THE POST WAR, THE COMMANDER ACHILLE LAURO AS SOON AS SAW HIM SOMEWHERE HE WELCOME TO GREET HIM ". AFTER EVERY GOOD ACCOUNT OF MOM'S PRESSURE, MY FAMILIES PROMOTED ME TO SEE ME TO A NEUROLOGIST DOCTOR. MILITARY, THE OWNER IF I RECALL WELL WAS A COLONEL OF THE ITALIAN ARMY.I UNDERLINED THIS ASPECT FOR THE FOLLOWING REASON THAT MY PARENTS DEFINITELY WERE KNOWLEDGE OF THE FAMOUS SUBSTANCES OR DRUGS, WHICH CALL THEM FOR THEIR LIFE IN ALL LIFE POCKET IN ITALY, CLANDESTINES INCLUDING DISTRIBUTED BY ASL, PHARMACIES, HEALTHCARE ETC ... AND UNFORTUNATELY TO THE MARINGOLA FAMILY STILL DENIED BY THE ITALIAN STATE, IN FACT, MOM DIED IN LITTLE CLEAR CIRCUMSTANCES AND DADDY KILLED BY THESE CHARACTERS HIRED FOR THE GOLPE IN ITALY. * THEN MY FAMILIES CONCERNED BY THE DISORDERS THAT I TELL THEM EVERYDAY, STARTED TO CONTACT VARIOUS NEUROLYS AND PROFESSORS OF NAPLES FOR A VISIT, OLESMO- MUSTO ALESMO- MOST 300,000 LIRS OF FEES. BECAUSE IT WAS AN URGENT THING WE WERE TO FIND A PRIVATE CLINIC IN CAPODIMONTE NAPLES WITH A SPECIALIST WHO ACCEPTED TO VISIT ME THE DAY FOLLOWING THE RESERVATION. SO THE FOLLOWING DAY WE WENT TO CAPODIMONTE FROM THE LUMINARE NEUROLOGIST, ONLY THAT AS SOON AS WE WERE IN THE CLINIC THERE WERE A ROW OF TENS AND TENS OF BOYS, GIRLS, MEN, MEN AND WOMEN OF MIDDLE AGE ALSO WAITING FOR A VISIT. FAMILIES TO THE ACCEPTANCE NURSE SAID THAT IT WAS AN URGENT CASE AND THEREFORE THEY WERE ASKING THE PRECEDENCE OVER THE OTHER PATIENTS. . * MEANWHILE THEY KEPT COMING YOUNG PATIENTS / AND YOUNG PEOPLE ACCOMPANIED BY RELATIVES ALWAYS WITH THE SAME PATHOLOGY OR WITH THE SAME SYMPTOMS AFTER A FEW HOURS MY SHIFT ARRIVED AND THE SUSPIRED VISIT WITH LUMINATING NEUROLOGIST WHO AFTER 5 MINUTES AS SOON AS YOU START TELLING ME 'THAT WAS NOTHING SERIOUS, THEY WERE TRANSITIONAL DISORDERS AND THAT ALONE DISAPPEARED. TO OUR REQUEST FOR SOMETHING SOOTHING, THE NEUROLOGIST TOLD ME THAT I NEED TO TAKE A LITTLE CHAMOMILE OR A LITTLE VALERIAN IN THE EVENING, HE DID NOT FEEL BACK SOME DRUGS, IF I REALLY WANTED, I COULD GIVE ME A HALF PILL A DAY OF 0.5 mg ANSIOLYTICS, OR A FEW DROPS valium or lexsodan to take in the evening. MEDICAL COUNCIL OF LUMINARE THAT IN ITS WAY WE QUIET. 25 YEARS HAVE PASSED SINCE THAT DAY, I LIVED IN MOLISE, AT THE NEUROMED CLINICAL NOTE OF POZZILLI I HAVE SEEN THAT THE SAME HISTORY IS REPEATED EVERYDAY WITH CEN TEN OF VISITS AND HOSPITALITY TO BOYS AND GIRLS, * ONLY THAT TODAY, CONTRARY TO THE 90's, I BELIEVE THAT YOUNG PEOPLE ARE HARMFUL FROM ABUSE OR BAD USE OF THESE SUBSTANCES DISTRIBUTED BY THE ITALIAN STATE THROUGH ITS ASARMACIES, DRUGS, DRUGS .. .... * SUBSEQUENTLY IN ITALY THERE WAS A SPECIES OF EPIDEMIC OF HYPERTIROIDISM I ALWAYS BELIEVE FOLLOWING THE INHALATIONS OF THESE TOXIC CHEMICAL SUBSTANCES, EVEN FOR THIS PATHOLOGY IT WAS VERY DIFFICULT TO FIND A SPECIALIST IN ENDOCRINOLOGY FROM THIS NUMBER OF ENDOCRINOLOGY ILLNESS; SAME HISTORY, MONTHS AND MONTHS OF WAITING FOR A VISIT, COST OF FEE FROM LIT 250,000 TO LIT 350 THOUSAND IN ADDITION TO THE COST OF SOME MEDICAL EXAMINATIONS, ALWAYS THANKS TO THE ITALIAN STATE. *********** MEANWHILE IN ITALY YES THEY BEGAN TO SEE A MULTITUDE OF CHINESE, POLISH, RUSSIANS, UKRAINIANS ETC. ALL DEDICATED TO TRADE IN THE STREETS OF THE ITALIAN CITIES, THE RUSSIANS ALMOST ALWAYS SELL MILITARY ITEMS, AT FIRST SIGHT ALL OBSERVED STUFF. HOW THEY WERE TO ENTER ITALY, ALSO BECAUSE THE AGREEMENTS FOR THE SCHENGEN TREATY DID NOT EXIST YET AND FOR THE MOST OF THEIR WERE NOT COMMUNITY CITIZENS. IN ITALY ******* IN THE NOTE ALWAYS FOR ITALIAN SECRET MILTARY SERVICES * I WANTED TO MAKE MY FRIEND'S WORK AT INPS KNOWLEDGE, AS WELL IN THOSE TIMES TWO OTHER FRIENDS CAME TO TAKE ME AT HOME ALMOST ALL EVERY DAY, ONE WAS TEACHER IN A HIGH SCHOOL, TEACHED IN A HIGHER TECHNICAL INSTITUTE, THE OTHER WAS TEACHER IN AN ELEMENTARY SCHOOL, THEY ALSO IN THE CAR THEY USED TO TURN ON THE AIR FAN AND THE FAILURE IS PERCEIVED FROM THE VENTS MOSO SMELL THAT GIVEN A LITTLE QUIET. THUS IT IS BETTER UNDERSTAND THAT THE GOLPE STARTS FROM THE INTERIOR OF THE STATE. IT IS NOT EXCLUDED THAT IT CAN BE SOON TO THE ORGANIZERS*******Rosario maringola 53°reggimento fanteria d'arresto Umbria divisione folgore servizio riservato.>Distretto militare di Napoli trasferito al distretto militare di Caserta.<

Tuesday, April 12, 2022

*******COMUNE DI VEROLI -LAZIO ITALY>Legge anticorruzione nel comune******************************

C I T T À D I V E R O L I Provincia di Frosinone Piano di prevenzione della corruzione e dell’illegalità Triennio 2021 - 2023 Legge 190 del 06/11/2012 2 Sommario Parte I – Disposizioni generali ......................................................................................................... 4 1.NORMATIVA DI RIFERIMENTO .............................................................................................. 4 2.LA PIANIFICAZIONE A LIVELLO DECENTRATO ................................................................ 5 3.LA PROGRAMMAZIONE DELLA TRASPARENZA: un unico Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza .......................................................................................................... 5 4.IL PROCESSO DI ADOZIONE DEL P.T.P.C.T. (PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA) ............................................................................... 6 5.ANALISI DI CONTESTO ............................................................................................................ 7 5.1Contesto esterno ................................................................................................................................. 7 5.2 Contesto interno ................................................................................................................................. 8 5.2.1Struttura organizzativa ...................................................................................................................... 9 6.FINALITÀ ED OBIETTIVI DEL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL’ILLEGALITÀ.................................................................................................................... 14 6.1 Le misure previste nel Piano di prevenzione della corruzione . ........................................................ 15 7.INDIRIZZI E OBIETTIVI STRATEGICI DEL COMUNE 2021/2022 .................................... 16 7.1 OBIETTIVI STRATEGICI SUL TEMA DELLA TRASPARENZA E DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ................................................................................................................................................................ 18 8.SOGGETTI E RUOLI DELLA STRATEGIA DI PREVENZIONE NEL COMUNE .............. 22 8.1 Organi di indirizzo .............................................................................................................................. 22 8.2Altri Soggetti interni all’Amministrazione .......................................................................................... 23 8.3.)Individuazione degli attori esterni nonché dei canali e degli strumenti di partecipazione.............. 27 8.4LA TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI (CD. “WHISTLEBLOWER”). LA DETERMINAZIONE ANAC N. 6 DEL 28 APRILE 2015 ............................................................................................................... 28 8.4.1LA TUTELA DEI “WHISTLEBLOWERS” ALL’INTERNO DEL COMUNE DI Veroli .................................. 30 8.5 OBBLIGHI DI INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEL RESPONSABILE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ED INDIVIDUAZIONE DEI REFERENTI ................................................................................. 30 Parte II METODOLOGIA ............................................................................................................. 32 9. LA GESTIONE DEL RISCHIO ................................................................................................ 32 9.1.1 Mappatura dei processi e valutazione del rischio .......................................................................... 32 9.1.2 L’identificazione del rischio (Tabella A). ......................................................................................... 34 9.1.3 L’analisi del rischio (Tabella A) ........................................................................................................ 35 9.1.4 La ponderazione del rischio specifico ............................................................................................. 35 9.2. - Trattamento del rischio ................................................................................................................... 36 9.2.1 Il monitoraggio e le azioni di risposta ............................................................................................. 36 9.2.2 RESPONSABILITA’ RELATIVE AL MANCATO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI DEL PIANO ................ 37 9.3. GLI STRUMENTI PER LA BUONA AMMINISTRAZIONE E PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE. ......................................................................................................................................... 38 3 9.3.1.MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE CONCERNENTI I MECCANISMI DI FORMAZIONE, ATTUAZIONE E CONOSCENZA DELLE DECISIONI ............................................................. 38 9.3.2. Misure tese ad assicurare la trasparenza – Rinvio alla specifica sezione ...................................... 40 9.3.3 Misure tese a definire e promuovere l'etica e gli standard di comportamento: il Codice di comportamento ...................................................................................................................................... 40 9.3.4.Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse ................................................................... 41 9.3.5 Misure di disciplina del conflitto di interessi: Incarichi dirigenziali ed incarichi amministrativi di vertice: disciplina della inconferibilità ed incompatibilità ....................................................................... 42 9.3.6 Misure di disciplina del conflitto di interessi: Divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto .................................................................................................................. 43 9.3.7 Misure di disciplina del conflitto di interessi: Disciplina degli incarichi d’ufficio, attività ed incarichi extra-istituzionali vietati ai dipendenti .................................................................................................... 43 9.3.8. ROTAZIONE ORDINARIA ................................................................................................................ 43 9.3.9-ROTAZIONE STRAORDINARIA – ...................................................................................................... 47 9.3.10 Misure di formazione.................................................................................................................... 49 9.3.11 – Misure di segnalazione e protezione: il whisleblowing ............................................................. 49 9.3.12 Misure di controllo: il controllo successivo di regolarità amministrativa. .................................... 51 9.3.13 Le misure ulteriori e specifiche..................................................................................................... 51 9.3.14 La regolamentazione .................................................................................................................... 51 PARTE TERZA ............................................................................................................................ 53 SEZIONE TRASPARENZA ......................................................................................................... 53 10. INTRODUZIONE .................................................................................................................... 53 11.SOGGETTO COINVOLTI ....................................................................................................... 56 12. LE SANZIONI ......................................................................................................................... 57 13. OBIETTIVI STRATEGICI E STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE ............................. 58 14.COMUNICAZIONE ................................................................................................................. 60 15.ORGANIZZAZIONE ............................................................................................................... 61 16. MODALITÀ DI ATTUAZIONE ............................................................................................. 61 17. LA “QUALITÀ DELLE INFORMAZIONI” .......................................................................... 62 18) ACCESSO CIVICO................................................................................................................. 63 18.1) ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL’ART. 5, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 33/2013:................................. 64 18.2) ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO DI CUI ALL’ART. 5, COMMA 2, DEL D.LGS. N. 33/2013: .......... 65 20. DATI ULTERIORI .................................................................................................................. 66 Allegati Tabella a) Mappatura dei processi -Analisi - Valutazione del rischio Tabella b )Trattamento del rischio –Misure – II^ Parte – Misure di controllo 2° Livello tabella c ) Trasparenza 4 Parte I – Disposizioni generali 1.NORMATIVA DI RIFERIMENTO - Appare utile riepilogare le norme in materia di prevenzione e contrasto della corruzione, ad oggi approvate. Oltre alla legge n. 190/2012 e al Piano Nazionale Anticorruzione sopra citati, il contesto giuridico di riferimento comprende:  il decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 “Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell'articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190”;  il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, approvato dal Governo il 15 febbraio 2013, in attuazione di commi 35 e 36 dell’art. 1 della l. n. 190 del 2012”;  il decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n.190”;  il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”.  La Legge 98/2013 di riforma del dlgs n. 33/2013 nella parte in cui ha introdotto il concetto di scadenziario della trasparenza che tutte le PP.AA. devono pubblicare sul proprio portale oltre che inoltrare al Dipartimento di Funzione Pubblica;  Il D.L. 90/2014 , convertito in L.114/2014, che ha ridefinito le competenze dell’Autorità anticorruzione , acquisendo le funzioni del Dipartimento di Funzione pubblica e quelle della soppressa AVCP (Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici);  Il Regolamento, pubblicato in G.U. il 2 ottobre 2015, in materia di esercizio del potere sanzionatorio dell’ANAC per l’omessa adozione dei piani triennali di prevenzione della corruzione, dei programmi triennali della trasparenza e dei Codici di comportamento;  La legge del 27 maggio 2015 n. 69 rubricata “Disposizioni in materia di delitti contro la pubblica amministrazione, di associazioni di tipo mafioso e di falso in bilancio”che ha inasprito le pene ed esteso la punibilità agli incaricati di pubblico servizio anche per i delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A;  La Determinazione ANAC n. 6/2015 concernente la disciplina in materia di tutela del segnalatore anonimo e la procedura da seguire.  Il Dlgs 97 del 23 maggio 2016 - Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza;  La Delibera Anac n. 1309 del 28 dicembre 2016 recante gli obblighi in materia di accesso civico;  La Delibera Anac n. 1310 del 28 dicembre 2016 recante la disciplina in materia di trasparenza amministrativa e gli obblighi di pubblicazione;  La Delibera ANAC n. 215 del 26 marzo 2019 “Linee guida in materia di applicazione della misura della rotazione straordinaria di cui all’art. 16, comma 1, lettera lquater, del d.lgs. n. 165 del 2001”  La Delibera ANAC n. 1064 del 13 novembre 2019 di approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione 2019 5 2.LA PIANIFICAZIONE A LIVELLO DECENTRATO - A livello decentrato, ogni Pubblica Amministrazione elabora un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) che, sulla base delle indicazioni contenute nel P.N.A., rappresenta il documento programmatico fondamentale per la strategia di prevenzione all’interno dell’Ente, con una impostazione basata sull’affermazione della cultura della legalità. Il P.T.P.C. si configura, quindi, come uno strumento dinamico che pone in atto un processo ciclico, nell'ambito del quale le strategie e le misure ideate per prevenire e contrastare i fenomeni corruttivi vengono individuate, sviluppate o modificate a seconda delle risposte ottenute in fase di applicazione, a livello decentrato , da parte dell’amministrazione. In tal modo si possono progressivamente mettere a punto strumenti di prevenzione e contrasto sempre più mirati e incisivi. Il concetto di corruzione va inteso in senso lato, così da ricomprendervi anche le situazioni in cui, a prescindere dalla rilevanza penale dei comportamenti, un soggetto, nell’esercizio dell’attività amministrativa, abusi del potere che gli è stato affidato al fine di ottenere un vantaggio privato. In sintesi, è possibile affermare che il Piano anticorruzione rappresenta lo strumento con il quale l’amministrazione, analizzando e intervenendo sulla propria organizzazione, individua i comportamenti che, potenzialmente, hanno come conseguenza un abuso della funzione affidata, che si traduce in un malfunzionamento della macchina amministrativa che, a sua volta, provoca una strumentalizzazione delle potestà pubblicistiche. Di conseguenza, il Piano deve prevedere, in relazione alla natura e alla dimensione dell’organizzazione e al tipo di attività svolte, misure idonee a garantire lo svolgimento dell’attività nel rispetto della legge e a scoprire ed eliminare tempestivamente situazioni che comportino il rischio della perpetrazione dei comportamenti illegali o corrotti. 3.LA PROGRAMMAZIONE DELLA TRASPARENZA: un unico Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza - Nell’adunanza del 28 dicembre 2016 l’ANAC ha approvato in via definitiva la delibera n. 1310 «Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016» In tale deliberazione viene ribadito che tra le modifiche più importanti del d.lgs. 33/2013 vi è da annoverare quella della piena integrazione del Programma triennale della trasparenza e dell’integrità nel Piano triennale di prevenzione della corruzione, ora anche della trasparenza come già indicato nella delibera n. 831/2016 dell’Autorità sul PNA 2016. Di qui l’esigenza di adottare un unico Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) in cui sia chiaramente identificata la sezione relativa alla trasparenza. Per quel che concerne i contenuti, gli obiettivi strategici in materia di trasparenza definiti da parte degli organi politici costituiscono elemento necessario, e dunque ineludibile, della sezione del PTPC relativa alla trasparenza. L’ANAC ha precisato che questo è quanto previsto dal co. 8 dell’art.1 della l. 190/2012, come modificato dall’art. 41co. 1 lett. g) del d.lgs. 97/2016 e che ciò comporta che sia assicurato il coordinamento tra gli obiettivi strategici in materia di trasparenza contenuti nel PTPCT e gli obiettivi degli altri documenti di natura programmatica e strategico-gestionale dell’amministrazione nonché con il piano della performance. Ciò al fine di garantire la coerenza e l’effettiva sostenibilità degli obiettivi posti. Nel novellato art. 10 del d.lgs. 33/2013, che prevede l’accorpamento tra programmazione della trasparenza e programmazione delle misure di prevenzione della corruzione, viene chiarito che la sezione del PTPCT sulla trasparenza debba essere impostata come atto organizzativo fondamentale dei flussi informativi necessari per garantire, all’interno di ogni ente, l’individuazione/l’elaborazione, la trasmissione e la pubblicazione dei dati. Dalle suddette linee guida emerge, inoltre che 6  caratteristica della sezione della trasparenza è l’indicazione dei nominativi dei soggetti responsabili della trasmissione dei dati, intesi quali uffici tenuti alla individuazione e/o alla elaborazione dei dati, e di quelli cui spetta la pubblicazione, ovvero, in luogo del nominativo, il responsabile in termini di posizione ricoperta nell’organizzazione, purché il nominativo associato alla posizione sia chiaramente individuabile all’interno dell’organigramma dell’ente;  nella sezione del PTPCT dedicata alla programmazione della trasparenza è, inoltre, opportuno definire, in relazione alla periodicità dell’aggiornamento fissato dalle norme, i termini entro i quali prevedere l’effettiva pubblicazione di ciascun dato nonché le modalità stabilite per la vigilanza ed il monitoraggio sull’attuazione degli obblighi. 4.IL PROCESSO DI ADOZIONE DEL P.T.P.C.T. (PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA)  Piano triennale. L’ultimo aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza del Comune di Veroli è quello relativo al triennio 2020-2022 che è stato approvato con deliberazione della Giunta Comunale n 21 del 27.02.2020.  Nel processo di aggiornamento del presente Piano si è tenuto conto dei seguenti fattori: - L'anno 2020 è stato caratterizzato da notevoli criticità dovute alla necessità di rivedere le modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative, talvolta assicurate da remoto sulla base delle norme vigenti, in funzione delle esigenze di prevenzione e contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-2019, come decretata con delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 e, successivamente oggetto di varie proroghe sino a giungere, ultimamente, all'art. 1 del D.L. 14 gennaio 2021 n. 2 con il quale tale stato di emergenza è stato prorogato al 30 aprile 2021. Nel corso dell'anno e tuttora l'Ente ha dovuto implementare le attività in funzione delle esigenze connesse all'emergenza con notevole sforzo organizzativo. Ciò, anche permanendo le criticità organizzative generali, legate soprattutto alla carenza di organico e alla ridotta presenza di figure di adeguata professionalità. Tali criticità si riflettono sulla tempistica e sulle modalità necessarie per adeguare i procedimenti, le tecnologie e le risorse agli standard richiesti dal PTCP. - delle risultanze dell’attività condotta nel corso dei precedenti anni di attuazione dello stesso e del fatto che nel corso dell’anno 2020 non sono stati riscontrati fatti corruttivi o ipotesi di disfunzioni amministrative significative per le finalità di prevenzione della corruzione. In particolare, si evidenzia che nel 2020 : al RPCT non sono pervenute segnalazioni di possibili fenomeni corruttivi; nel corso delle verifiche dell'attività amministrativa dei dirigenti non sono state rilevate irregolarità attinenti al fenomeno corruttivo; non sono state irrogate sanzioni e non sono state rilevate irregolarità da parte degli organi esterni deputati al controllo contabile. Pertanto, come consentito nel PNA 2019, si procede al presente aggiornamento apportando modifiche in relazione ai nuovi riferimenti normativi e alla nuova dotazione organica del personale dipendente dell’Ente e confermando sostanzialmente tutto il precedente restante contenuto, fatta salva la rimodulazione delle misure sulla base delle effettive esigenze emerse. Inoltre, ai fini dell’aggiornamento del Piano, si è tenuto conto dell’avvenuta pubblicazione sul sito web istituzionale del Comune di avviso pubblico nel corso del mese di febbraio con cui si invitavano i soggetti interessati (stakeholders) a presentare eventuali proposte e/o osservazioni utili all’elaborazione dell’aggiornamento al RPC, rispetto a quale non è pervenuta nessuna segnalazione/proposta; Come già esplicitato nel PTPC 2020-2022 il piano si colloca, nell’ambito dei provvedimenti adottati dal legislatore tra il 2012 e il 2013 in materia di anticorruzione, trasparenza, inconferibilità ed 7 incompatibilità, come azione finalizzata a favorire la buona amministrazione, in un’ottica non adempimentale, nella convinzione della necessità che per recuperare l’etica pubblica sono necessarie concrete azioni a corollario dell’attività legislativa. Conseguentemente l’impostazione del presente piano è quella di uno strumento che orienta i comportamenti organizzativi (e non di un regolamento) con le seguenti finalità: - riaffermare il principio costituzionale della “buona amministrazione” (buon andamento e imparzialità); - creare e mantenere un ambiente di diffusa percezione della necessità di rispettare regole e principi; - recuperare la fiducia di cittadini e imprese verso la P.A.; - contribuire alla crescita economica e sociale del territorio e del Paese; - rinobilitare (“riportare a un più elevato livello di dignità o di decoro dopo un periodo di decadenza o di avvilimento”) il ruolo dei funzionari pubblici (“a servizio della Nazione”); - favorire una discussione in tema di corruzione da parte di tutto il personale affinché ciascuno possa fornire il proprio contributo quotidiano al miglioramento del Piano e, soprattutto, del lavoro all’interno del Comune. Differentemente non solo sarà concreto il rischio che aumentino gli adempimenti burocratici senza un reale effetto sull’andamento della P.A., ma difficilmente il nostro Paese potrà recuperare posizioni nella classifica predisposta da Trasparency International. Tra gli aspetti implementati con il presente aggiornamento vi è il collegamento tra sistema di programmazione, sistema dei controlli, obblighi di trasparenza e comunicazione e piano della performance nell’ottica di creare un sistema di amministrazione volto all’adozione di procedure e comportamenti interni finalizzati a prevenire attività illegittime o illecite e a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa. 5.ANALISI DI CONTESTO Come ben evidenziato dall’aggiornamento 2015 al PNA e successivo aggiornamento con determinazione n. 831/2016, l’analisi del contesto (esterno ed interno all’ente) costituisce la prima fase del processo di gestione del rischio quale strumento attraverso “il quale ottenere le informazioni necessarie a comprendere come il rischio corruttivo possa verificarsi all’interno dell’amministrazione o dell’ente per via delle specificità dell’ambiente in cui essa opera in termini di strutture territoriali e di dinamiche sociali, economiche e culturali, o per via delle caratteristiche organizzative interne”. 5.1Contesto esterno Una dettagliata analisi del contesto esterno al Comune di Veroli è contenuta nel Documento Unico di Programmazione (D.U.P.) 2021-2023.In esso, oltre alla rappresentazione dello scenario economico (internazionale, nazionale e regionale) nel quale il Comune di Veroli si trova ad operare, sono riportati anche i dati relativi al Comune stesso riguardanti: 1) salute 2) istruzione e formazione 3) lavoro e conciliazione tempi di vita 4) benessere economico 5) relazioni sociali 6) politiche ed istituzioni 7) sicurezza 8 8) paesaggio e patrimonio culturale 9) ambiente 10) ricerca e innovazione, 11) qualità dei servizi. Il quadro che emergenza in ordine alla sicurezza è il seguente . Negli ultimi anni sono aumentati i furti nelle abitazioni private con problemi di microcriminalità nonostante ciò le forze dell’ordine stanno facendo del tutto per contenerla ottenendo anche buoni successi. Dal Rapporto Urbes Istat emerge un aumento notevole di furti e rapine e una diminuzione degli omicidi (passati da 2,8 ogni 100.000 abitanti nel 2011 a 0,8 nel 2012). Dalla Relazione sull'attività delle forze di polizia, sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata emerge la presenza sul territorio provinciale di propaggini criminali legate a clan camorristici, prevalentemente operanti nei settori del commercio di indumenti usati (i c.d. stracci) e del riciclaggio e smaltimento dei rifiuti industriali, nonché lo svolgimento di attività illecite di vario tipo (contraffazione di marchi, vendita di prodotti potenzialmente pericolosi per la salute e/o privi dei requisiti di legge, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, impiego di manodopera in nero, riciclaggio di denaro, attività estorsive in pregiudizio dei connazionali) da parte della consistente comunità cinese, la seconda in Italia per numero di presenze. Ai fini dell'analisi del contesto esterno, si rinvia agli elementi ed ai dati contenuti nelle relazioni periodiche sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica, presentate al Parlamento dal Ministero dell'Interno e pubblicate sul sito della Camera dei Deputati ed, in particolare, in relazione all'attuale vigenza, alla " RELAZIONE AL PARLAMENTO SULL’ATTIVITÀ DELLE FORZE DI POLIZIA, SULLO STATO DELL’ORDINE E DELLA SICUREZZA PUBBLICA E SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ANNO 2019 " trasmessa alla Presidenza della Camera dei Deputati il 27 novembre 2020 presentata dal Ministro dell'Interno Lamorgese e disponibile alla pagina web https://www.camera.it/leg18/494?idLegislatura=18&categoria=038&tipologiaDoc=elenco_categoria 5.2 Contesto interno L’analisi del contesto interno, per gli aspetti rilevanti ai fini della valutazione del rischio corruttivo, risulta desumibile dal DUP 2021/2023, ove nella SEZIONE STRATEGICA sono evidenziati i riflessi della programmazione economica nazionale e regionale sul comparto degli enti locali ; oltre all’ analisi del contesto socio-economico e di quello finanziario dell’ente a partire dall’analisi demografica della popolazione . L’analisi demografica del DELLA POPOLAZIONE ANNO 2020 maschi femmine totale famiglie Popolazione al 01/01/2020 10.010 10.266 20.276 7.886 nati 59 64 123 morti 115 111 226 iscritti 142 146 288 cancellati 146 133 279 Popolazione al 31/12/2020 10.010 10282 20.292 7.927 incremento/decremento + 16 + 16 + 41 %incremento/decremento + 0,99 +0,99 Il territorio comunale è caratterizzato dalla prevalenza di attività commerciali, artigianali e 9 di pubblici esercizi e più precisamente: 95 aziende N. 7 strutture ricettive extralberghiere ; nel settore del turismo rurale si registrano N. 7 Agriturismi di cui alcuni affiancati a Fattorie Didattiche. Nel settore del commercio le aziende sono complessivamente N. 392 di cui N.261 settore non alimentare; N.66 settore alimentare;n..45 settore misto;n. 25 settore commercio elettronico. Si contano inoltre N. 9 medie strutture di vendita classificabili per la maggior parte più in “medio - piccole” ovvero fino a 1000 mq.; Infine le Tabaccherie ammontano a n.20. 5.2.1Struttura organizzativa La struttura organizzativa dell'Ente, come derivante dalla delibera di G.C. n.132 del 17.09.2020, è attualmente articolata in n. 9 settori: settori SERVIZI SEGRETERIA 1/A * Servizi organi istituzionali – segreteria AFFARI GENERALI 1/B AA.GG. - Politiche sociali ed educative- Cultura, politiche giovanili, sport- Servizi inerenti la pubblica istruzione-Servizi cimiteriali- urp – Protocollo - ufficio stampa – segreteria del sindaco – Vicesegreteria - Servizi alloggiativi AVVOCATURA 1/C Contenzioso e affari legali SERVIZI ANAGRAFICI 2 Servizi demografici - Servizi statistici. POLIZIA MUNICIPALE 3/A Comando di polizia locale - Affari Amministrativi - Servizi operativi- Protezione civile- TECNICO LLPP MANUTENTIVO 4/A Programmazione e gestione opere pubbliche e progettazione - Servizi a rete- Sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro – Trasporto urbano – Paesaggistico – Manutenzione patrimonio 10 URBANISTICA 4/B Pianificazione e gestione del territorio- SUE- Toponomastica. Controllo e repressione abusivismo - Servizi informatici TECNICO-AMBIENTALE 4 C/D Ambiente, ecologia – Gestione Servizio Rifiuti - Edilizia scolastica e messa a norma edifici scolastici - Gestione amministrativa e valorizzazione del patrimonio comunale CONTABILITÀ E TRIBUTI 5 A/B Programmazione e bilancio- Gestione economica e giuridica del personale- Economato e Provveditorato Gestione entrate e tributi- Servizi al contribuente SUAP , Polizia Amministrativa - Vicesegreteria *In relazione alla carenza di organico le funzioni gestionali inerenti il settore 1A - servizi istituzionali segreteria - risultano attribuite al Segretario Generale, ai sensi dell'art. 97 TUEL. Ai settori in cui si articola la struttura dell'Ente sono preposti i seguenti responsabili di P.O.: POSIZIONI INDIVIDUATE RESPONSABILE Settore N. 1/B – AFFARI GENERALI – Cultura – Sport – Servizi Sociali – Servizi Cimiteriali Dott. Mauro Ranelli Settore n. 1/C – AVVOCATURA Avv. Ruggiero Perrino Vincenzo Settore n. 2 – ANAGRAFE Dott. Giovanni Papetti Settore n. 3/A – Polizia Locale Dott. Massimo Belli Settore n. 4/A - LLPP– MANUTENTIVA Ing. Emanuele Ceci * Settore n. 4/B - TECNICO urbanistica-servizi Informatici Ing. Michele Testani Settore n. 4 C/D Tecnico Ambientale – Manutenzione edifici Scolastici Ing. Emanuele Ceci 11 Settore N. 5 A/B – CONTABILITA’ - Tributi - personale Dott.ssa Anna Caliciotti * in qualità di Responsabile ad interim del Servizio, giusto Decreto Sindacale n. 14 del 18/02/2021, fino a nuova nomina. A ciascuna P.O. risulta assegnato il seguente personale: Area N. posti coperti assegnati Coperti Vacanti Totali SEGRETERIA 1/A Segretario Generale 1 1 n. 1 C4 - assegnato al settore segreteria al 50% AFFARI GENERALI 1/B n. 1 D6 1 1 n. 1 D1 1 1 n. 1 C4 1 1 n. 2 C4 – assegnato al settore affari generali al 50 % 2 2 n. 1 B6 1 1 12 n. 1 B6 1 1 AVVOCATURA 1/C n. 1 D5 1 1 SERVIZI DEMOGRAFICI 2 n. 1 D6 1 1 n. 2 C4 2 2 n. 1 B1 1 1 POLIZIA MUNICIPALE 3/A n. 1 cat. D1 – Art. 110 del TUEL 1 1 n. 8 C5 8 8 n. 2 C5 – Distaccati in Procura 2 2 n. 1 C4 1 1 n. 1 C2 1 1 TECNICO LLPP MANUTENTIVO 4/A n. 1 D 1 – art 110 TUEL 1 1 n. 5 B5 5 5 n. 6 B6 6 6 n. 1 C4 1 1 n. 1 B1 1 1 URBANISTICA 4/B n. 1 D6 1 1 13 n. 1 B6 1 1 n. 1 B1 1 1 TECNICO-AMBIENTALE 4 C/D n. 1 D1 –art. 110 del TUEL 1 1 CONTABILITÀ E TRIBUTI 5 A/B n. 1 D6 1 1 n. 2 C4 2 2 n. 1 C4 assegnato al 50% al settore contabilità e tributi n. 3 B1 3 3 n. 1 B7 1 1 n. 1 B6 1 1 TOTALE 51 1* 52 *Con delibera di Giunta n.23 del 09/03/2021 sono state assunte determinazioni in merito all’approvazione del piano di fabbisogno di personale con la conferma per l’anno 2021 della programmazione del fabbisogno di personale a tempo determinato per far fronte ad esigenze di carattere temporaneo ed urgente e rinviate le assunzioni del personale a tempo indeterminato successivamente alla determinazione della capacità assunzionale derivante dall’approvazione del Conto Consuntivo 2020.In linea generale preme qui evidenziare quanto segue: Il personale in servizio ad oggi è pari a 52 unità (comprensivo dei funzionari e dipendenti di categoria a tempo indeterminato e determinato, del personale assunto ex art.110 del D. Lgs 267/2000 e del Segretario Generale). Negli anni (in conseguenza dei processi che hanno portato ad un cambiamento del ruolo e delle funzioni gestite direttamente dall’ente locale) si è assistito ad una progressiva diminuzione del personale che svolge attività di tipo operativo a favore di personale che ha funzioni più complesse legate a conoscenze anche fortemente specialistiche. L’Amministrazione del Comune è articolata tra organi di governo, che hanno il potere di indirizzo e di programmazione e che sono preposti all’attività di controllo politico-amministrativo, e la struttura 14 burocratica professionale, alla quale compete l’attività gestionale e che ha il compito di tradurre in azioni concrete gli indirizzi forniti e gli obiettivi assegnati dagli organi di governo. Gli organi di governo sono: il Sindaco, la Giunta Comunale, il Consiglio Comunale. Dirigente apicale dell'Ente è il Segretario Comunale che esercita le funzioni di cui all'art. 97 del D.Lgs. 267/00 e che è anche Responsabile della Prevenzione della Corruzione 6.FINALITÀ ED OBIETTIVI DEL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELL’ILLEGALITÀ Nel contesto sopra esposto il Piano anticorruzione del Comune di Veroli ha una impostazione “positiva”, quale Piano per la “buona amministrazione”, finalizzato alla riaffermazione dei principi di imparzialità, legalità, integrità, trasparenza, efficienza, pari opportunità, uguaglianza, responsabilità, giustizia e solo in via residuale quale strumento sanzionatorio dei comportamenti difformi. Per pretendere il rispetto delle regole occorre, infatti, creare un ambiente di diffusa percezione della necessità di tale osservanza. Affinché l’attività di prevenzione della corruzione sia davvero efficace è basilare la formazione della cultura della legalità, rendendo residuale la funzione di repressione dei comportamenti difformi. Le misure contenute nel Piano hanno, pertanto, lo scopo di riaffermare la buona amministrazione e, di conseguenza, di prevenire fenomeni corruttivi. Una pubblica amministrazione che riafferma i principi costituzionali della buona amministrazione, contribuisce a rafforzare anche la fiducia di cittadini e imprese nei suoi confronti. Un piano contenente misure accettabili e proporzionate di buona amministrazione può aiutare a contenere i costi, aumentare la fiducia dei cittadini oltreché prevenire e affrontare la corruzione. Tale obiettivo può essere conseguito con un sistema di gestione per la prevenzione della corruzione non basato su una mera logica di adempimento formale che conduce ad effetti deleteri per la struttura, ma su misure calibrate che rispondono da un lato agli obblighi normativi e dall’altro a criteri di buona organizzazione, efficienza ed efficacia, con l’impegno dell’Amministrazione e della dirigenza dell’ente a creare una cultura basata su integrità, trasparenza, onestà e conformità alle leggi. Il Sistema di gestione del PTPCT del Comune di Veroli stabilisce gli indirizzi e le strategie (politiche), i risultati da raggiungere (obiettivi) e le attività messe in campo per conseguire gli obiettivi di prevenzione della corruzione (processi); è strutturato in modo da affrontare anche le attività di prevenzione nei settori di competenza previsti dalla normativa di riferimento. Elementi essenziali del sistema di prevenzione sono la struttura, i ruoli e le responsabilità, la pianificazione e il funzionamento dell’organizzazione il cui campo di applicazione è esteso all’intero ente con riferimento alle attività di prevenzione della corruzione e agli specifici, I destinatari del Piano sono coloro che prestano a qualunque titolo servizio presso l’Amministrazione comunale (art.1, co. 2-bis, l. 190/2012). La violazione da parte dei dipendenti e dei dirigenti delle misure di prevenzione previste nel PTPCT è fonte di responsabilità disciplinare (l. 190/2012, art. 1, co. 14). Tale previsione è confermata all’art. 1, co. 44 della l. 190/2012 secondo cui la violazione dei 15 doveri contenuti nel codice di comportamento, compresi quelli relativi all’attuazione del PTPCT, è fonte di responsabilità disciplinare. Il PTPCT 2021/2023 del Comune di Veroli che costituisce un aggiornamento e adeguamento del precedente piano 2020/2022, ha già recepito gli indirizzi contenuti nel Piano Nazionale Anticorruzione 2019 (PNA) dell’ANAC, approvato in via definitiva con delibera n. 1064 del 13 novembre 2019 nonché le indicazioni metodologiche per la gestione dei rischi corruttivi di cui all’Allegato 1 a detto PNA . Le misure previste nel piano sono state progettate in modo da non comportare l’introduzione di adempimenti e controlli formali con conseguente aggravio burocratico ma in un’ottica di ottimizzazione e maggiore razionalizzazione dell’organizzazione e dell’attività dell’ente per il perseguimento dei propri fini istituzionali secondo i principi di imparzialità efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Una buona organizzazione permette infatti di rafforzare le prassi a presidio dell’integrità del pubblico funzionario e dell’agire amministrativo, consentendo di attuare strategie di contrasto che anticipino la commissione di condotte corruttive, intese come “comportamenti soggettivi impropri di un pubblico funzionario che, al fine di curare un interesse proprio o un interesse particolare di terzi, assuma (o concorra all’adozione di) una decisione pubblica, deviando, in cambio di un vantaggio (economico o meno), dai propri doveri d’ufficio, cioè dalla cura imparziale dell’interesse pubblico affidatogli” (PNA 2019). 6.1 Le misure previste nel Piano di prevenzione della corruzione . A livello operativo è necessario integrare i vari provvedimenti legislativi per evitare che ciascuna norma proceda, nell’applicazione, in maniera autonoma, avulsa dal contesto e, quindi, in un’ottica esclusivamente adempimentale. Deve scaturirne un’azione sinergica che si dispieghi attraverso le seguenti azioni:  miglioramento degli strumenti di programmazione  introduzione di un sistema integrato di controlli interni a carattere collaborativo.  misure per il rispetto del Codice comportamentale dell’ente  incremento della trasparenza  formazione rivolta al personale operante nelle aree più esposte a rischio di corruzione  implementazione degli strumenti di rendicontazione sociale  assegnazione di obiettivi di qualità ai funzionari apicali  implementazione dell’innovazione tecnologia  miglioramento della comunicazione pubblica Le Azioni poste in essere in passato :  Pubblicazione dati nella sezione del sito internet denominata Amministrazione Trasparente.  Pubblicazione nella sezione del sito internet denominata Amministrazione Trasparente di tutte le deliberazioni di Giunta e di Consiglio comunale.  Pubblicazione annuale dei redditi e dello stato patrimoniale degli Amministratori.  Aggiornamento annuale del programma trasparenza e integrità e del piano anticorruzione.  Organizzazione di attività formative sulle tematiche di trasparenza e legalità.  Stesura circolari e disposizioni organizzative sulle modifiche apportate al D.Lgs. 33/2013 da 16 parte del D. Lgs. 97/2016 (obblighi di pubblicazione e nuovo accesso civico generalizzato).  Esecuzione e implementazione del sistema dei controlli interni.  Approvazione e aggiornamento annuale del Piano di prevenzione della corruzione.  Acquisizione dichiarazioni su eventuali cause di inconferibilità/incompatibilità.  Disposizioni del Codice di Comportamento dell’ente sulla raccolta delle dichiarazioni dallo stesso previste, individuazione sanzioni correlate.  Iniziative formative, con coinvolgimento del personale ad ogni livello e con varie modalità , anche attraverso stesura di direttive . Il presente documento sintetizza la Politica di prevenzione della corruzione del Comune di Veroli e fornisce gli indirizzi a cui devono attenersi: i componenti degli organi di governo (Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali) del Comune; i soggetti interni (responsabili dei servizi, funzionari, collaboratori) che, a qualunque titolo, contribuiscono all’erogazione dei servizi e alla gestione dei procedimenti del Comune ; i soggetti esterni che entrino in relazione, a qualunque titolo, con l’amministrazione. 7.INDIRIZZI E OBIETTIVI STRATEGICI DEL COMUNE 2021/2022 Ai sensi del comma 8 dell’art. 1 della Legge n. 190 del 2012, gli indirizzi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza costituiscono contenuto necessario del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e vanno raccordati con i seguenti documenti di programmazione strategico-gestionale:  Documento Unico di Programmazione (DUP)  Piano della Performance Il Consiglio Comunale, con propria deliberazione n. 40 del 28.09.2020 ha approvato il Documento Unico di Programmazione 2021/2023; la nota di aggiornamento 2021/2023 è stata presentata dalla giunta al Consiglio con delibera di g.c. n. 34 del 16.03.2021 - Il Piano della Performance per l’anno 2021 sarà approvato a seguito dell’approvazione del bilancio 2021; il peg durante l’esercizio provvisorio 2021 risulta approvato con delibera di g.c. n. 5 dell’11.02.2021 in continuità con il Piano della triennale della performance anno 2020/2022 – adottato dall’organo esecutivo con deliberazione della Giunta comunale n. 132 del 17/09/2020 ai sensi del D.lgs. 27/10/2009 n. 150 di attuazione della legge 4/03/2009 n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività e del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni - La gestione del personale sarà improntata ad assicurare le esigenze di funzionalità ed 17 ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi attraverso un’attività di riorganizzazione interna degli uffici nonché tramite attivazione di procedure selettive e/o concorsuali che consentiranno di sopperire alle carenze di personale determinatesi nel corso del triennio precedente nonchè a inizio 2021, sia con la cessazione dal servizio per limiti d’età , del responsabile del servizio LLPP, sia con l’avvio della procedura di mobilità in uscita del responsabile del settore urbanistica. - Con delibera di Giunta n. 23 del 09/03/2021 sono state assunte determinazioni in merito all’approvazione del piano di fabbisogno di personale che prevedono la conferma per l’anno 2021 della programmazione del fabbisogno di personale contenuta nella delibera di Giunta Comunale n. 160/2020, in attesa di una rivisitazione delle politiche assunzionali con l’approvazione del conto consuntivo 2020 . Appare essenziale fissare degli obiettivi in materia di prevenzione della corruzione, quale parte integrante della più ampia attività di programmazione dell'Ente; tali obiettivi sono recepiti nel DUP al fine di tradursi, a cascata, nelle azioni di dettaglio necessarie all'attuazione. Dai documenti di programmazione si evincono i seguenti obiettivi strategici di Potenziamento di trasparenza, legalità semplificazione  Preme in questa sede evidenziare che nel Dup 2021/23 cui si rinvia per il dettaglio, sono state individuate le seguenti linee di intervento prioritarie che l’Amministrazione intende attuare durante il mandato politico nell’ottica di implementazione delle azioni di contrasto alla corruzione, in attuazione dei principi che regolano la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa, finalizzate a continuare a privilegiare le attività volte a: - Favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati, nonché la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi; - Promuovere l’immagine dell’Amministrazione comunale in ambito territoriale Provinciale, Regionale e Nazionale, ovvero conferendo conoscenza e visibilità ad eventi di importanza locale, europea e mondiale. - Promuovere la Comunicazione istituzionale, al fine di assicurare all’esterno la comprensione e la conoscenza delle linee di azione politica del Sindaco. - Rifacimento integrale della veste grafica del sito internet del Comune comprensivo dei nuovi moduli relativi alla trasparenza. -Firma digitale e pec integrata alle procedure di protocollo informatico Nell’ambito delle politiche del personale nella citata documentazione programmatica sono enucleati i seguenti obiettivi: La gestione del personale sarà improntata ad assicurare le esigenze di funzionalità ed ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi attraverso un’attività di riorganizzazione interna degli uffici che consentirà di sopperire alle carenze di personale nonché tramite attivazione di procedure concorsuali per le figure di cui al fabbisogno del personale adottate dall’Amministrazione 18 Dai predetti documenti sono stati estrapolati gli indirizzi e obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e potenziamento della trasparenza. Le misure previste nel piano sono coerenti con le politiche di prevenzione e declinano gli obiettivi strategici formulati nella nota di aggiornamento del DUP 2021/2023. Le stesse sono state progettate in modo da non comportare l’introduzione di adempimenti e controlli formali con conseguente aggravio burocratico ma in un’ottica di ottimizzazione e maggiore razionalizzazione dell’organizzazione e dell’attività dell’ente per il perseguimento dei propri fini istituzionali secondo i principi di imparzialità efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Il PTPCT del Comune di Veroli è stato concepito in modo da costituire una perfetta sintesi tra le disposizioni della L.190/2012 e l’innalzamento del livello di qualità dell’azione amministrativa e del contrasto di fenomeni di inefficiente e cattiva amministrazione, in modo che vi sia coerenza tra le misure previste nel Piano e gli obiettivi stabiliti nel Documento Unico di Programmazione. 7.1 OBIETTIVI STRATEGICI SUL TEMA DELLA TRASPARENZA E DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE OBIETTIVO STRATEGICO n. 1 Ridurre le opportunità che possano verificarsi casi di corruzione e di illegalità all’interno dell’Amministrazione OBIETTIVO STRATEGICO n. 2 Definire e raggiungere maggiori livelli di trasparenza OBIETTIVO STRATEGICO n. 3 Formare e coinvolgere il personale. OBIETTIVO STRATEGICO n. 4 Riorganizzare la struttura 1.Al fine di ridurre le opportunità che possano verificarsi casi di corruzione ed illegalità all'interno della struttura occorre, sulla base della mappatura dei processi opportunamente revisionata, individuare le fattispecie di rischio correlate a ciascun processo o fase di esso e prevedere l'adozione di specifica misura volta a prevenire l'evento corruttivo nonché individuare specificamente il responsabile dell'applicazione delle misure (v. Tabella A) Aree di rischio . 2.Al fine di garantire l'attuazione di maggiori livelli di trasparenza appare fondamentale implementare dei “processi di trasparenza” alla luce della Delibera n. 1310 del 28 dicembre 2016 con la quale è stata approvata la nuova disciplina in materia di trasparenza con allegata griglia e individuazione referenti, che costituirà parte integrante e sostanziale del presente documento. Occorre altresì intervenire sui flussi dei dati al fine di semplificarli al massimo anche mediante opportune revisioni del sistema informatico (v. Tabella b)Trasparenza). 3.Il PNA attribuisce rilevanza fondamentale alla formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche inerenti al rischio corruttivo del personale che rientra “Tra le principali misure di 19 prevenzione della corruzione da disciplinare e programmare nell’ambito del PTPCT". Il nuovo PNA, oltretutto, induce ad arricchire l’impostazione della formazione in materia di prevenzione della corruzione basata prevalentemente sull’analisi della regolazione e delle disposizioni normative rilevanti in materia "sia con un ruolo più attivo dei discenti, valorizzando le loro esperienze, sia con un lavoro su casi concreti che tengano conto delle specificità di ogni amministrazione" ciò al fine di "fornire ai destinatari strumenti decisionali in grado di porli nella condizione di affrontare i casi critici e i problemi etici che incontrano in specifici contesti e di riconoscere e gestire i conflitti di interessi così come situazioni lavorative problematiche che possono dar luogo all’attivazione di misure di prevenzione della corruzione". In tal senso l'Autorità auspica un "cambiamento radicale nella programmazione e attuazione della formazione, affinché sia sempre più orientata all’esame di casi concreti calati nel contesto delle diverse amministrazioni e favorisca la crescita di competenze tecniche e comportamentali dei dipendenti pubblici in materia di prevenzione della corruzione". Le criticità da affrontare, avvertite nella generalità degli Enti ed in maniera particolare in questo Comune il cui bilancio presenta elevati caratteri di rigidità ed estrema carenza di organico, sono costituite:  dalla scarsità delle risorse finanziarie da destinare alla formazione: a tal proposito, oltre ad auspicare l'intervento formativo a livello centralizzato, occorre sperimentare sinergie con altri Enti al fine di ottimizzare i programmi e minimizzare i costi di realizzazione delle iniziative.  dal “tempo” da dedicare alle attività formative: criticità da superare attraverso una programmazione delle attività che consenta a ciascun soggetto da coinvolgere nella formazione di gestire serenamente i momenti formativi nell'ambito della pianificazione del proprio tempo di lavoro Nello stesso PNA, del resto, si auspicano sia la "stipula di accordi tra enti locali" sia l'attuazione di attività di formazione sul territorio che le amministrazioni centrali possano intraprendere, utilizzando le proprie strutture periferiche, nell’ambito della consueta collaborazione con gli enti locali 4.La riorganizzazione della struttura risponde ad un'esigenza, oltre che di migliore funzionamento, di “chiarezza” dei compiti e dell'attribuzione degli stessi alle varie articolazioni organizzative: ciò, già di per se', costituisce una misura di prevenzione del rischio corruttivo che maggiormente può incidere in situazioni di incertezza circa le competenze e le modalità di gestione e/o erogazione dei servizi all'utenza. Nel corso del 2020, così come previsto nel precedente piano, si è proceduto: - alla revisione dell'area delle posizioni organizzative in recepimento del CCNL Funzioni locali - all'adeguamento organizzativo mediante ridefinizione delle funzioni e degli ambiti di competenza - All’adeguamento del fabbisogno del personale alla nuova normativa intervenuta in tema di spesa di personale, onde poter dar corso alle assunzioni necessarie per fronteggiare la carenza determinatasi dal blocco delle assunzioni, rinviate all’ acquisizione dei dati finanziari derivanti dall’approvazione del conto consuntivo 2020. Nel corso del 2021 e del 2022 ci si propone i seguenti obiettivi: - La gestione del personale sarà improntata ad assicurare le esigenze di funzionalità ed ottimizzazione 20 delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi attraverso un’attività di riorganizzazione interna degli uffici che consentirà di sopperire alle carenze di personale che si protraggono da diversi anni nonché tramite attivazione di procedure concorsuali per le figure di cui al fabbisogno del personale adottato dall’Amministrazione; - avvio e perfezionamento delle procedure di assunzione da attivare sulla base della programmazione del fabbisogno 2021-2023. - ulteriore ridefinizione dell'assetto organizzativo a seguito delle assunzioni da attuare Per il 2021 si individuano in particolari i seguenti obiettivi operativi 1.obiettivo operativo (descrizione sintetica ) Trasparenza dell’attività amministrativa dell’Ente , mediante l’aggiornamento della Sezione trasparenza del piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) e inserimento nella stessa dei dati e documenti di pubblicazione obbligatoria . Attività Ogni amministrazione è tenuta a garantire la trasparenza dell’ente, non solo mediante, tempestiva, corretta e completa pubblicazione dei dati, delle informazioni e dei provvedimenti dell’Ente e delle proprie partecipate sul sito istituzionale del Comune, ma anche rispondendo alle istanze di accesso civico e documentale nei tempi previsti dalla norma. Per fare ciò è necessario garantire a livello organizzativo il costante flusso dei dati e nei tempi e nei modi previsti dalla normativa e dai regolamenti dell’Ente Indicatori Monitoraggio sull’aggiornamento dei dati pubblicati sul sito “Amministrazione trasparente”: sì/no 100%= Si -Responsabile gestionale: Settore affari generali 1/b -Responsabile della trasparenza altri soggetti coinvolti L’intera struttura comunale è coinvolta 2. obiettivo operativo (descrizione sintetica ) Aggiornamento del piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza Attività Ogni amministrazione deve aggiornare annualmente il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza L’intera struttura comunale è coinvolta nell’ottica della buona organizzazione, ottimizzazione dei processi (PTPCT), redatto ai sensi della legge n. 190/2012, anche sulla base delle indicazioni del PNA (Piano Nazionale Anticorruzione) di recente adozione, nonché dei risultati del monitoraggio sull’attuazione dello stesso. L’aggiornamento del piano deve essere l’occasione per migliorare le metodologie, ottimizzare i processi, condividere buone pratiche con altri enti e fare rete con gli stessi Indicatore Aggiornamento annuale del PTPCT entro i termini di legge sì/no 100%=sì Responsabile gestionale: Settore Segreteria Generale Responsabile RPC altri soggetti coinvolti L’intera struttura comunale è coinvolta 21 3.Obiettivo operativo : Sviluppo del sistema dei controlli interni Descrizione attività sviluppo dei controlli sulla regolarità amministrativa, in termini di efficacia e con l’obiettivo di prevenire le irregolarità, ai sensi dell’art. 147 del d.lgs. n. 267/2000 e del vigente regolamento comunale sui controlli interni, con un costante miglioramento delle metodologie e per la verifica dei procedimenti, degli atti e semplificazione delle stesse, dell’ottimizzazione dei processi, dell’attuazione delle misure di prevenzione della corruzione e della trasparenza, tenendo anche costantemente aggiornate le check list Indicatori Consolidamento iter specifico per i controlli sì/no Aggiornamento di report e check list sì/no Predisposizione invio di circolari informative sì/no 100%=sì Responsabile Segretario Generale Altri settori coinvolti Gruppo di lavoro intersettoriale 4.Obiettivo operativo La creazione di un contesto sfavorevole alla corruzione deriva da un complesso di pratiche che investono l’Ente nella sua totalità. Descrizione attività In particolare si intende continuare a monitorare il rispetto del codice di comportamento, procedere nell’attività di formazione dei dipendenti, monitorare le situazioni di inconferibilità/incompatibilità con l’incarico conferito e i tempi dei procedimenti, predisporre eventuali ulteriori mappature di processi successivamente individuati rispetto alla mappatura generale già effettuata, verificando la possibilità di ottimizzazione degli stessi nell’ottica della legalità, della trasparenza e della semplificazione Indicatori Monitoraggio del rispetto del codice di comportamennto per il triennio 2021/2023 sì/no Realizzazione di attività formative per i dipendenti sì/no 100%=sì Responsabile gestionale: Responsabile Risorse umane Altri settori coinvolti tutti i responsabili di area 5.obiettivo operativo Garantire la puntuale applicazione delle innovazioni normative e uniformità di approccio e di interpretazione della normativa in materia di appalti tra i Personale tecnico e amministrativo. Sempre al fine di uniformare l’approccio e l’interpretazione della normativa sono assicurati cicli di incontri formativi e di confronto, interni ed esterni all’ente, anche rispetto all’inserimento di nuove professionalità assegnate all’area dei Settori tecnici . Il programma si configura per una marcata trasversalità, attenendo a profili organizzativi che richiedono il coinvolgimento attivo di tutte le unità organizzative dell’Ente, improntando l’azione amministrativa secondo criteri di imparzialità e buon andamento. In quest’ottica si intende potenziare il ruolo di supporto nell’individuazione di procedure il più possibile snelle e trasparenti. Descrizione sintetica Costante modifica/integrazione/aggiornamento degli atti procedurali di gara/esecuzione sulla base dei dettati normativi e linee guida ANAC, già previsti o di futura previsione, nel codice dei contratti pubblici e in altre normative relative agli appalti Attivazione di corsi di formazione/aggiornamento interni all’amministrazione onde garantire la costante presenza di adeguate professionalità nell’ambito dell’acquisizione di beni, servizi e lavori 22 Indicatori n. capitolati, disciplinari, documenti unici di gara, (DGUE) aggiornati analiticamente a seguito di modifiche e/o novità normative; n. incontri di aggiornamento realizzati Responsabilità trasversale di tutti i settori comunali Il PTPCT del Comune di Veroli è stato progettato in coerenza con il Piano della performance e molte misure di prevenzione della corruzione hanno come obiettivo il contrasto di fenomeni di inefficiente e cattiva amministrazione e l’innalzamento del livello di qualità dell’azione amministrativa. Una parte delle misure contenute nel PTPCT coincide con obiettivi che saranno contenuti nel Piano della performance contenente le ulteriori modalità di collegamento tra performance dei responsabili , piano di prevenzione della corruzione e programma triennale per la trasparenza e l’integrità. Le politiche sulla performance a loro volta contribuiscono alla costruzione di un clima organizzativo che favorisce la prevenzione della corruzione. Il PTPCT del Comune di Veroli è stato strutturato con misure di trattamento del rischio ben definite con obiettivi specifici assegnati ai Responsabili, appositamente individuati, e con i relativi indicatori in modo da verificarne l’attuazione e i risultati attesi. In particolare, per quanto riguarda il piano di prevenzione della corruzione, l’eventuale mancato o parziale raggiungimento dell’obiettivo connesso alla verifica dello stato di attuazione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione, già citato, comporterà una ripercussione negativa sulla performance organizzativa di ente, che si tradurrà in penalizzazione anche a livello di performance individuale, così come il raggiungimento degli ulteriori obiettivi di settore sopra richiamati inciderà direttamente sulla valutazione dei corrispondenti dirigenti. E’opportuna la coerenza tra PTPC e Peg, sotto due profili: a) le politiche sulla performance contribuiscono alla costruzione di un clima organizzativo che favorisce la prevenzione della corruzione; b) le misure di prevenzione della corruzione devono essere tradotte, sempre, in obiettivi organizzativi ed individuali assegnati agli uffici e ai loro responsabili. Ciò agevola l’individuazione di misure ben definite in termini di obiettivi, le rende più effettive e verificabili e conferma la piena coerenza tra misure anticorruzione e perseguimento della funzionalità amministrativa. A breve verranno adottate all’interno del PEG/PDO 2021 le ulteriori modalità di collegamento tra performance dei responsabili , piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza. 8.SOGGETTI E RUOLI DELLA STRATEGIA DI PREVENZIONE NEL COMUNE 8.1 Organi di indirizzo Un ruolo importante è ricoperto dagli organi di indirizzo e dai vertici amministrativi dell'Ente. Gli stessi hanno un ruolo fondamentale poiché: a) Approvano la politica di prevenzione della corruzione dell’Ente; b) Assicurano che la strategia e la politica di prevenzione della corruzione dell’organizzazione del Comune siano allineate; 16 c) Ricevono le informazioni concernenti il contenuto e il funzionamento del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione dell’Ente; 23 d) Esercitano una sorveglianza ragionevole sull’attuazione del sistema di gestione per la prevenzione della corruzione e della prevenzione del riciclaggio da parte del RPC e da parte del Responsabile della Trasparenza e sulla sua efficacia; Nello specifico infatti il processo di formazione del PTPCT, con riferimento al Comune Veroli, inizia già con il coinvolgimento annuale dell’organo consiliare con l’individuazione degli obiettivi strategici, prima illustrati, in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza contenuti nel DUP. La Giunta Comunale, che preliminarmente adotta il PTPCT, è poi competente all'approvazione definitiva del Piano stesso la cui proposta è demandata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione, tenendo conto delle eventuali sollecitazioni provenienti dagli Stakeholder esterni ed interni, se pertinenti; tali sollecitazioni possono pervenire a seguito della pubblicazione dello schema di PTPCT sul sito istituzionale del Comune e a seguito delle osservazioni pervenute dopo la pubblicazione di apposito avviso. La Giunta Comunale è pienamente coinvolta dal punto di vista della responsabilità non solo per la mancata approvazione e pubblicazione del piano nei termini previsti dalla norma (31 gennaio di ogni anno, per il 2021 prorogato al 31 marzo) ma anche per l'assenza di elementi minimi del piano medesimo, ai sensi dell'art. 19, comma 5, lett. b), del D.L. 90/2014. 8.2Altri Soggetti interni all’Amministrazione a)Il responsabile della prevenzione della corruzione e dell’illegalità – L’attuale Responsabile della prevenzione della corruzione del Comune di Veroli è stato nominato con provvedimento sindacale n. 13 prot. n. 16270 del 23.09.2020 nella persona del Segretario generale, dott.ssa Patricia Palmieri . Il nuovo PNA sopra citato ha ridefinito i compiti ed i poteri nell'allegato 3 intitolato “Riferimenti normativi sul ruolo e sulle funzioni del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT)”. I compiti dell’RPC del Comune di Veroli possono così sintetizzarsi :  predispone – in via esclusiva (essendo vietato l’ausilio esterno) – il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPC) e lo sottopone all’Organo di indirizzo per la necessaria approvazione  segnala all'organo di indirizzo e all'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) le “disfunzioni” (così recita la norma) inerenti all'attuazione delle misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza  indica agli uffici competenti all'esercizio dell'azione disciplinare i nominativi dei dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza  verifica l’efficace attuazione del PTPC e la sua idoneità e propone modifiche dello stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando intervengono mutamenti nell’organizzazione o nell’attività dell’amministrazione 24  verifica, d’intesa con il dirigente competente, l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici maggiormente esposti ai reati di corruzione nonché quello di definire le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare nelle aree a rischio corruzione  redige la relazione annuale recante i risultati dell’attività svolta tra cui il rendiconto sull’attuazione delle misure di prevenzione definite nei PTPC. E' bene sottolineare, tuttavia, che affinchè il RPC eserciti il suo ruolo, il PNA attribuisce rilevanza al “supporto conoscitivo ed informativo” che deve essere assicurato al RPCT. L’art. 1, co. 9, lett. c) l.190/2012, con particolare riguardo ai contenuti del PTPC stabilisce che in esso debbano essere previsti obblighi di informazione nei confronti del RPC, chiamato a vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del Piano, con particolare riguardo alle attività e aree di rischio individuate nel PTPC e alle misure di contrasto del rischio di corruzione. In particolare, ai sensi dell’art. 16, co. 1-ter, d.lgs. n. 165 del 2001, i dirigenti degli uffici dirigenziali generali sono tenuti a “fornire le informazioni richieste dal soggetto competente per l'individuazione delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione” 1. e l'art. 8 del d.P.R. n. 62 del 16 aprile 2013 stabilisce che i dipendenti dell’amministrazione sono tenuti a “rispettare le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione e a prestare collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione”. Si evidenziano i compiti del RPC ai sensi dell'art. 15, co. 3 del d.P.R. 16 aprile 2013 n. 62 che stabilisce che il RPC curi la diffusione della conoscenza dei Codici di comportamento nell’amministrazione, il monitoraggio annuale della loro attuazione, la pubblicazione sul sito istituzionale e la comunicazione all’ANAC dei risultati del monitoraggio. b) Il Responsabile della trasparenza – E’ di norma coincidente con la figura del Responsabile anticorruzione. Presso il Comune di Veroli il ruolo è attualmente ricoperto dal funzionario Dr. Mauro Ranelli, e ciò in quanto, le responsabilità e le relative numerose attribuzioni e competenze attribuite al Segretario Generale, soprattutto in termini di funzioni di controllo successivo interno , cui provvede ai sensi del vigente regolamento comunale, hanno reso opportuno già all’interno del PTPCT 2020 individuare un altro e diverso soggetto quale Responsabile della Trasparenza ai sensi e per gli effetti dell’articolo 43 del D.LGS. n. 33/2013”, come modificato dal D.lgs. 97/2016. Il responsabile della trasparenza svolge stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate. Di seguito sono poste in rilievo le funzioni del Responsabile per la trasparenza, attribuendo a tale soggetto “un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'amministrazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, all'Organismo indipendente di valutazione (OIV), all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione”. Si evidenzia, oltretutto, ai sensi dell'art. 5, co. 7, d.lgs. 33/2013, il compito del Responsabile della Trasparenza di occuparsi dei casi di riesame dell’accesso civico. 25 c) I Responsabili dell'Area delle posizioni organizzative, individuati quali “Referenti” alle finalità del presente piano, nell’ambito delle Aree di rispettiva competenza, partecipano al processo di gestione del rischio. Al riguardo, si richiama anche il disposto dell’art. 16 del DLgs. n. 165 del 2001, secondo cui essi:  concorrono alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell'ufficio cui sono preposti .(comma 1-bis);  forniscono le informazioni richieste dal soggetto competente per l'individuazione delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione e formulano specifiche proposte volte alla prevenzione del rischio medesimo (comma 1-ter);  provvedono al monitoraggio delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell'ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva (comma 1-quater). I Responsabili di Area, inoltre, con riguardo alle attività considerate a rischio:  Partecipano al processo di gestione del rischio, collaborando alla definizione di misure idonee a prevenire e contrastare i fenomeni di corruzione e a controllarne il rispetto da parte dei dipendenti dell'ufficio cui sono preposti.  Assicurano la corretta mappatura dei processi e la relativa revisione entro il 30 novembre di ogni anno  Svolgono attività informativa nei confronti del Responsabile della prevenzione, dei referenti e dell’autorità giudiziaria (art. 16 d.lgs. 165/2001; art. 20 DPR 3/1957; art.1, comma 3, L. 20/1994; art. 331 c.p.p.).  Assicurano l’osservanza del Codice di comportamento e l’attuazione delle misure di prevenzione programmate nel P.T.P.C..  Adottano le misure gestionali finalizzate alla gestione del rischio di corruzione, quali l’avvio di procedimenti disciplinari.  attivano le misure contenute nel presente PTPCT (art. 1, comma 14, della legge n. 190 del 2012)  Relazionano sulle attività svolte in merito alla prevenzione della corruzione, in attuazione del presente piano, in materia di trasparenza, di procedimenti ivi compresi quelli disciplinari e di attuazione delle disposizioni di cui al Codice di comportamento, fornendo appositi report anche ai fini della predisposizione della relazione di fine anno.  inoltre, ratione materiae, attivano ogni misura ordinata dall’ANAC se inadempienti. d)SOGGETTI RESPONSABILI PER LA PUBBLICAZIONE DEI DATI DEL COMUNE DI Veroli : ai sensi e per gli effetti dell’articolo 10, comma 1, del D.LGS. n. 33/2013 cosi’ come modificato dall’articolo 10 del D.LGS. n. 97/2016 i responsabili dei servizi , ciascuno per la parte di propria competenza, individuano i dati, le informazioni, gli atti che devono essere pubblicati sul sito istituzionale e provvedono alla loro pubblicazione con il supporto dei propri dipendenti e dell’addetto incaricato dell’accessibilita’ informatica del sito web dell’Ente per la pubblicazione. Per i dati relativi agli organi di indirizzo politico – amministrativo la responsabilita’ della pubblicazione e’ del settore Affari Generali 1/b che dovra’ raccogliere le informazioni necessarie 26 direttamente dalle figure individuate dalla normativa. L’addetto incaricato della accessibilita’ informatica del sito web dell’Ente è individuato nel responsabile del servizio “Affari Generali”, Dott. Mauro Ranelli ed ha il compito di controllare la regolarita’ dei flussi informatici pervenuti dagli uffici preposti nonche’ la qualita’ dei dati oggetto di pubblicazione segnalando eventuali problematiche al Il Responsabile pro tempore dei Servizi Informatici, attualmente Ing, Testani con decreto sindacale n. 19 del 18.02.2021 è nominato altresì Responsabile della transizione digitale ai sensi dell’articolo 17 del Dlgs.82/2005 , a seguito di delibera di G.C. n. 101 del 04.10.2018. e) Il Responsabile del sistema Informatico Comunale, come individuato nella struttura organizzativa dell’ente, coadiuva il Responsabile della trasparenza nello svolgimento dei suoi compiti e attività e garantisce il regolare e corretto funzionamento del sito web, nonché la sua accessibilità e sicurezza. f) Il Responsabile del settore “LLPP”, svolge le funzioni di RASA, al fine di assicurare l’effettivo inserimento dei dati nell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA), attualmente individuato nel responsabile ad interim del settore LLPP, attualmente nominato con Decreto Sindacale n. 14 del_18.02.2021. Il Rasa, per gli adempimenti in materia, qualora le circostanze lo consentano puo’ delegare gli adempimenti operativi ad altro funzionario da questi designato.– . Il relativo obbligo informativo - consistente nell’ implementazione della BDNCP presso l’ANAC dei dati relativi all’anagrafica della s.a., della classificazione della stessa e dell’articolazione in centri di costo - sussiste fino alla data di entrata in vigore del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti previsto dall’art. 38 del nuovo Codice dei contratti pubblici (disciplina transitoria di cui all’art. 216, co. 10, del d.lgs. 50/2016). L’individuazione del RASA è intesa come misura organizzativa di trasparenza in funzione di prevenzione della corruzione g)Soggetti preposti ai controlli interni di regolarità amministrativa e della prevenzione della corruzione. Il Responsabile della prevenzione della corruzione svolge i controlli interni di regolarità amministrativa, anche in funzione di prevenzione della corruzione, nella fase relativa al monitoraggio e controllo dell’attuazione del piano . Trattandosi di attività particolarmente onerosa, sarebbe auspicabile l’individuazione e costituzione di un gruppo di lavoro a supporto del R.P.C., come auspicato dal PNA, per la verifica relativa a particolari adempimenti quali le verifiche relative ad aspetti informatici, e quelli di monitoraggio dei tempi dei procedimenti h)NUCLEO DI VALUTAZIONE (Presidente Dott. A. Gennaro con Decreto Sindacale n. 22/21 del insieme ai componenti S.Tanzi e M. Fortini : provvede ai seguenti compiti: partecipa al processo di gestione del rischio;  tiene conto dei rischi e delle azioni inerenti la prevenzione della corruzione nello svolgimento dei compiti allo stesso attribuiti; 27  verifica che i PTPC siano coerenti con gli obiettivi stabiliti nei documenti di programmazione strategico-gestionale e, altresì, che nella misurazione e valutazione delle performance si tenga conto degli obiettivi connessi all’anticorruzione e alla trasparenza (art. 1, co. 8-bis, l. 190/2012).  svolge compiti propri connessi all’attività anticorruzione nel settore della trasparenza amministrativa (articoli 43 e 44 D.Lgs. 33/2013), provvedendo all’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione;  verifica i contenuti della relazione recante i risultati dell’attività svolta che il RPCT predispone (art. 1, co. 8-bis, l. 190/2012).  esprime parere sul Codice di comportamento e sue modificazioni (articolo 54, comma 5, D.Lgs.165/2001). i) L’Ufficio Procedimenti Disciplinari (U.P.D.) :  svolge i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza (articolo 55 bis D.Lgs. n.165 del 2001);  provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell’autorità giudiziaria (art. 20 D.P.R. n. 3del 1957; art.1, comma 3, l. n. 20 del 1994; art. 331 c.p.p.);  propone l’aggiornamento del Codice di comportamento; opera in raccordo con il Responsabile della prevenzione della corruzione per quanto riguarda le attività previste dall’articolo 15 del D.P.R. 62/2013 “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”. informatici, e quelli di monitoraggio dei tempi dei procedimenti. L’ U.P.D. è stato ricostituito con delibera G.C. n.156 del 3.12.2020. L’ufficio svolge i procedimenti disciplinari nell’ambito della propria competenza (art. 55 bis d.lgs. n. 165 del 2001), sanziona i comportamenti che si discostano dalle prescrizioni del Codice di comportamento del Comune di Veroli Riferisce al Responsabile in merito all’attività sanzionatoria ed in merito all’attivazione dei procedimenti disciplinari che hanno comportato la segnalazione all’Autorità giudiziaria. l)DIPENDENTI DELL’ENTE (compresi i Responsabili di Servizio): Svolgono attività informativa nei confronti del Responsabile della prevenzione, dei referenti e dell’autorità giudiziaria (art. 16 d.lgs. 165/2001; art. 20 DPR 3/1957; art.1, comma 3, L. 20/1994; art. 331 c.p.p.). Partecipano ai processi di gestione dei rischi, osservano le misure contenute nel P.T.P.C., segnalano le situazioni di illecito al proprio Responsabile di Servizio o al Responsabile Anticorruzione; l’articolo 8 del DPR 62/2013 impone un “dovere di collaborazione” dei dipendenti nei confronti del responsabile anticorruzione, la cui violazione è sanzionabile disciplinarmente. m)COLLABORATORI DELL’ENTE: osservano le misure contenute nel P.T.P.C. e nel Codice di Comportamento dei dipendenti e segnalano le situazioni di illecito al Responsabili di Servizio di riferimento o al Responsabile Anticorruzione. 8.3.)Individuazione degli attori esterni nonché dei canali e degli strumenti di partecipazione. La strategia nazionale di prevenzione della corruzione è attuata mediante l’azione sinergica dei seguenti soggetti: o l’A.N.A.C., che svolge funzioni di raccordo con altre autorità ed esercita poteri di vigilanza e controllo per la verifica dell’efficacia delle misure di prevenzione per il rispetto della normativa in materia di trasparenza; 28 o la Corte dei conti, che partecipa ordinariamente all’attività di prevenzione attraverso le sue fondamentali funzioni di controllo; o il Comitato interministeriale, che ha il compito di fornire direttive attraverso l’elaborazione di linee di indirizzo; o la Conferenza unificata, chiamata a individuare, attraverso apposite intese, gli adempimenti e i termini per l’attuazione della legge e dei decreti attuativi; o il Dipartimento della Funzione Pubblica, soggetto promotore delle strategie di prevenzione e coordinatore della attuazione; o il Prefetto, che fornisce, su apposita richiesta, supporto tecnico ed informativo in materia; la Scuola Nazionale di Amministrazione o altri Enti all'uopo deputati, che predispone percorsi, anche specifici e settoriali, di formazione dei dipendenti. 8.4LA TUTELA DEL DIPENDENTE CHE SEGNALA ILLECITI (CD. “WHISTLEBLOWER”). LA DETERMINAZIONE ANAC N. 6 DEL 28 APRILE 2015 Come accennato, la legge n. 190 del 2012, introducendo l’art. 54 bis del D.LGS. n. 165/2001, ha posto norme di tutela del dipendente pubblico che “denuncia all’autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro”. Successivamente, il D.L. n. 90/2014 ha espressamente individuato nell’ ANAC il soggetto destinatario delle segnalazioni in questione. Al riguardo, l’Autorità ha avuto modo di rilevare che la normativa sopra meglio specificata “fornisce esclusivamente una protezione generale ed astratta: essa per piu’ versi deve essere completata con concrete misure di tutela del dipendente, il quale – per effettuare la propria segnalazione – deve poter fare affidamento su una protezione effettiva ed efficace che gli eviti una esposizione a misure discriminatorie”: in tale prospettiva, l’Autorita’ ha altresi’ ritenuto di dover adottare un atto di carattere generale in materia, contenente “una disciplina pubblica, ufficiale, unitaria pensata per essere applicata da tutte le Pubbliche Amministrazioni”. Conseguentemente a ciò in data 28 aprile 2015, a seguito di consultazione on line sul sito di ANAC, è stata approvata da quest’ultima la Determinazione n. 6 contenente “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (cd. “whistleblower”). Tale provvedimento viene espressamente richiamato da ANAC nel PNA 2016 (pag. 36) e la regolazione in esso contenuta viene “integralmente recepita” nel Piano medesimo. Al riguardo, peraltro, l’Autorità si preoccupa di sottolineare “la necessita’ che la segnalazione, ovvero la denuncia, sia “in buona fede”: la segnalazione e’ effettuata nell’interesse dell’integrità della pubblica amministrazione; l’istituto, quindi, non deve essere utilizzato per esigenze individuali, ma 29 finalizzato a promuovere l’etica e l’integrità nella pubblica amministrazione”. In materia è intervenuta la L. n. 179 del 30.11.2017 “Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarita’ di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato”. La nuova legge, che si compone di tre articoli, ha come obiettivo principale quello di garantire una tutela adeguata ai lavoratori ed amplia la disciplina di cui alla legge Severino. Nello specifico, le nuove norme modificano l’articolo 54 del Testo Unico del Pubblico Impiego stabilendo che il dipendente che segnala al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione dell’Ente o all’ANAC o, ancora, all’Autorita’ Giudiziaria ordinaria o contabile le condotte illecite o di abuso di cui sia venuto a conoscenza in ragione del suo rapporto di lavoro, non puo’ essere, per motivi collegati alla segnalazione, soggetto a sanzioni, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure organizzative che abbiano un effetto negativo sulle condizioni di lavoro. La nuova disciplina prevede altresi’ che il dipendente sia reintegrato nel posto di lavoro in caso di licenziamento e che siano nulli tutti gli atti discriminatori o ritorsivi. Ulteriori punti salienti della disciplina sono: a) la previsione di sanzioni per gli atti discriminatori; b) la segretezza dell’identità del denunciante; c) il cd. “blocco della tutela”: le tutele accordate al segnalante non sono garantite nei casi in cui sia accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilita’ penale del medesimo per i reati di calunnia o diffamazione o, comunque, per reati connessi con la denuncia ovvero la sua responsabilita’ civile, per lo stesso titolo, nei casi di dolo o colpa grave; d) l’estensione della disciplina al settore privato; e) la giusta causa di rivelazione del segreto di ufficio: la nuova disciplina introduce, in relazione alle ipotesi di segnalazione o denuncia effettuate nel settore pubblico o privato, come “giusta causa” di rivelazione del segreto d’ufficio professionale, scientifico e industriale, nonche’ di violazione dell’obbligo di fedelta’ all’imprenditore, il perseguimento, da parte del dipendente che segnala illeciti, dell’interesse all’integrita’ delle amministrazioni alla prevenzione ed alla repressione delle malversazioni. Ci si adeguerà in ordine alle procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni con 30 l’utilizzo di modalità informatiche ai sensi dell’art. 1, comma 4, della citata legge. 8.4.1LA TUTELA DEI “WHISTLEBLOWERS” ALL’INTERNO DEL COMUNE DI Veroli Il Comune di Veroli , già prima delle Linee Guida dettate da ANAC di cui al Determinazione n. 6 contenente “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (cd. “whistleblower”) si è dotato di disposizioni in materia di tutela dei “whistleblowers” nell’ambito dei propri documenti generali in materia di anticorruzione e di comportamento dei pubblici dipendenti ed in particolare: all’interno dei contenuti operativi del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione; all’interno del Codice di Comportamento approvato sulla scorta del DPR n. 62/2013 con deliberazione della Deliberazione della Giunta Comunale n.168 del 17.12.2020 (art.16). Le disposizioni in materia di tutela dei dipendenti che segnalino illeciti per il triennio di riferimento sono contenute di seguito al punto 9.3.11 Ogni autorità potenzialmente destinataria della segnalazione appronta le modalità di ricezione delle stesse . Così l’Anac ha reso disponibile sul proprio sito una applicazione informatica , con modalità crittografica di segnalazione . Per quanto riguarda le segnalazioni rivolte al Responsabile per la prevenzione della corruzione del Comune di Veroli esse vanno fatte mediante posta al seguente indirizzo segretario@comune.veroli.it espressamente indicando in oggetto che si tratta di una “segnalazione ex art. 54 bis dlgs n.165/2001”, secondo il modello che sarà disponibile nella sezione amministrazione trasparente, altri contenuti - segnalazione illeciti - al link https://www.comuneweb.it/egov/Veroli/ammTrasparente/Altri_contenuti/Prevenzione_della_corruzione.Piano%20triennale%20per%20la%20prevenzione%20della%20corruzione%20e%20della%20trasparenza.html?stato=inCorso 8.5 OBBLIGHI DI INFORMAZIONE NEI CONFRONTI DEL RESPONSABILE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ED INDIVIDUAZIONE DEI REFERENTI Il Comune di Veroli si avvale della facoltà di cui alla Circolare n. 1 del 25 gennaio 2013 emanata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica e confermata dall’ Intesa in Conferenza Unificata del 24 luglio 2013 e, conseguentemente, designa ciascun responsabile di servizio referente per la prevenzione della corruzione. Ciascun referente e’ tenuto: a) a dare immediata informazione al Responsabile comunale della prevenzione della corruzione della conoscenza di fatti, attivita’ o atti, che si pongano in contrasto con le direttive indicate nel presente Piano; b) ad applicare puntualmente i principi del Piano ed a vigilare sulla corretta e puntuale applicazione dei principi ivi contenuti da parte di tutto il personale comunale assegnato al proprio Servizio; c) a fornire ogni tempestiva informazione, comunicazione e/o relazione richiesta dal 31 Responsabile comunale della prevenzione della corruzione e necessaria al Responsabile medesimo sia per l’espletamento delle proprie funzioni in maniera autonoma o per la trasmissione del dato fornito ad altri soggetti istituzionali (es. Procura della Repubblica, etc.); d) ad adempiere tempestivamente a tutti gli obblighi informativi posti a suo carico dalla legge, dal presente Piano e dal Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Veroli approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 168/2020; e) a proporre, in qualsiasi momento, eventuali azioni e/o attivita’ correttive, migliorative ed implementative ai fini del raggiungimento degli obiettivi del presente Piano e/o per una piu’ agevole comprensione dello stesso da parte dei dipendenti assegnati al proprio Servizio e dell’utenza in generale. Le informazioni di cui alla lettera c) devono essere fornite non oltre 5 (cinque) giorni dalla richiesta salvo il caso di urgenza espressamente indicato nella richiesta medesima da parte del Responsabile per la prevenzione della corruzione: in quest’ultimo caso l’informazione deve essere fornita immediatamente. Il mancato rispetto dei termini suddetti può costituire oggetto di responsabilità disciplinare (fatte salve le eventuali responsabilità penali). Nello specifico vengono individuati quali referenti per la prevenzione della corruzione per l’area di rispettiva competenza nominati responsabili di Po dal Sindaco secondo l’organigramma vigente 1) responsabile pro-tempore del Settore “AAGG PUBBLICA ISTRUZIONE SERVIZI CIMITERIALI -SOCIOASSISTENZIALE-CULTURA e SERVIZIO URP TRASPARENZA POLITICHE GIOVANILI SPORT 2) responsabile pro-tempore del Settore DEMOGRAFICI 3) responsabile pro tempore Settore AVVOCATURA 4) responsabile pro-tempore del Settore FINANZIARIO - PERSONALE SERVIZIO TRIBUTI ATTIVITA PRODUTTIVE 5) responsabile pro tempore del Settore URBANISTICO 6) responsabile pro tempore del Settore SERVIZIO LLPP 7) responsabile pro tempore del Settore POLIZIA LOCALE 8) responsabile pro tempore del Settore EDILIZIA SCOLASTICA - AMBIENTE 32 Parte II METODOLOGIA La strategia per la buona amministrazione e per la prevenzione della corruzione del Comune di Veroli si articola nelle seguenti fasi: 9. LA GESTIONE DEL RISCHIO - La lettura di questa parte del piano va integrata con quanto riportato nella tabella A allegata al presente quale parte integrante e sostanziale Mappatura dei rischi Questa fase del Piano individua e classifica il livello di rischio presente nei processi e nelle attività del Comune di Veroli. Oltre alle 4 aree di rischio “obbligatorie” per tutte le amministrazioni di cui al comma 16 dell’articolo 1 della legge 190/2012 e all’aggiornamento 2015 del Piano Nazionale Anticorruzione e alle aree “generali” di cui allo stesso aggiornamento 2015 e successivo aggiornamento del 03/08/2016 determinazione n. 831, sono state individuate come sensibili alla corruzione anche aree di rischio “specifiche” nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione. 9.1.1 Mappatura dei processi e valutazione del rischio. Il PNA 2019 attribuisce alla "mappatura dei processi" la caratteristica di "aspetto centrale" dell'analisi del contesto interno ai fini dell'identificazione dei rischi di corruzione. La mappatura dei processi consiste nella individuazione e analisi dei processi organizzativi. L’obiettivo è che l’intera attività svolta dall’amministrazione venga gradualmente esaminata al fine di identificare aree che, in ragione della natura e delle peculiarità dell’attività stessa, risultino potenzialmente esposte a rischi corruttivi. L’identificazione dei processi è il primo passo da realizzare per uno svolgimento corretto della mappatura dei processi e consiste nello stabilire l’unità di analisi (il processo) e nell’identificazione dell’elenco completo dei processi svolti dall’organizzazione che, per fasi successive, dovranno essere accuratamente esaminati e descritti. Il risultato atteso della prima fase della mappatura dei processi è l’identificazione dell’Elenco completo dei processi dell’amministrazione sulla base della rilevazione e classificazione di tutte le attività interne. Il PNA chiarisce che l’elenco può aggregato nelle cosiddette “aree di rischio”, intese come raggruppamenti omogenei di processi: ed è questa la metodica che si conferma nel presente piano ai fini di delineare la mappatura dei processi. Le aree di rischio possono essere distinte in generali e specifiche. Quelle generali sono comuni a tutte le amministrazioni (es. contratti pubblici, acquisizione e gestione del personale), mentre quelle specifiche riguardano la singola amministrazione e dipendono dalle caratteristiche peculiari delle attività da essa svolte. La tabella 3 dell'Allegato 1 al PNA 2019 elenca le principali aree di rischio identificando quali aree di rischio "generali" ossia comuni a tutte le Amministrazioni, le seguenti: Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Aree di rischio generali - Allegato 2 del PNA 2013, corrispondente ad autorizzazioni e concessioni (lettera a, comma 16 art. 1 della Legge 190/2012) 33 Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario Aree di rischio generali - Allegato 2 del PNA 2013, corrispondente alla concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati (lettera c, comma 16 art. 1 della Legge 190/2012) Contratti Pubblici (ex affidamento di lavori, servizi e forniture) Aree di rischio generali - Legge 190/2012 – PNA 2013 e Aggiornamento 2015 al PNA, con particolare riferimento al paragrafo 4. Fasi delle procedure di approvvigionamento Acquisizione e gestione del personale (ex acquisizione e alla progressione del personale) Aree di rischio generali - Legge 190/2012 – PNA 2013 e Aggiornamento 2015 al PNA punto b, Par. 6.3, nota 10 Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b) Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA Incarichi e nomine Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b) Affari legali e contenzioso Aree di rischio generali – Aggiornamento 2015 al PNA (Parte generale Par. 6.3 lettera b) Le Aree di rischio "specifiche" di interesse degli Enti locali sono identificate come segue: Gestione dei rifiuti Aree di rischio specifiche – Parte Speciale III del PNA 2018 Pianificazione urbanistica Aree di rischio specifiche – PNA 2015 Provvedimenti restrittivi della sfera giuridica dei destinatari In occasione della riorganizzazione che ha interessato la macrostruttura organizzativa nel corso del 2019 si è proceduto ad una revisione complessiva della mappatura dei processi e delle attività dell’ente e dei relativi eventi rischiosi. 34 I rischi sono stati individuati seguendo le indicazioni contenute nell’allegato n. 3 del PNA 2013, nell’aggiornamento 2015 del Piano Nazionale Anticorruzione e successivo aggiornamento del 03/08/2016 determinazione n. 831. Per ciascun processo è stato stimato il valore della probabilità e il valore dell'impatto di eventuali eventi corruttivi. La stima della probabilità tiene conto, tra gli altri fattori, della discrezionalità e della complessità del processo e dei controlli vigenti. L'impatto è invece misurato in termini di impatto economico, impatto organizzativo ed impatto reputazionale. La stima è stata effettuata secondo la metodologia di cui all’allegato 5) del PNA 2013 i cui criteri sono stati opportunamente adeguati alle caratteristiche dei processi e delle attività che interessano l’ente con il coinvolgimento dei vari servizi dell’ente. Nella tabella già allegata al piano 2020/2022 ciascun servizio ha effettuato la valutazione per i processi/attività di propria competenza, compresi quelli trasversali ovvero di competenza di tutti i servizi; per i processi/attività trasversali la sintesi della valutazione è stata effettuata dal Responsabile di prevenzione della corruzione; all’interno delle suddette aree di rischio (obbligatorie, generali e specifiche) già nel Ptpc 2020 sono stati individuati i processi “sensibili” al rischio corruttivo, così come riportati nella Tabella contenuta all’interno del medesimo piano . All'identificazione dei processi il PNA fa seguire la relativa descrizione necessaria a comprenderne le modalità di svolgimento. Ai fini dell’attività di prevenzione della corruzione, la descrizione del processo è una fase particolarmente rilevante, in quanto consente di identificare più agevolmente le criticità del processo in funzione delle sue modalità di svolgimento al fine di inserire dei correttivi. Il risultato di questa fase è, dunque, una descrizione dettagliata del processo. Sulla base delle indicazioni dedotte dal PNA 2019 si evidenzia l’utilità di pervenire gradualmente ad una descrizione analitica dei processi dell’amministrazione pur precisando che tale risultato può essere raggiunto in maniera progressiva nei diversi cicli annuali di gestione del rischio corruttivo. In questo Ente, in considerazione della dimensione organizzativa, caratterizzata attualmente dalla carenza di risorse e competenze adeguate allo scopo, quale livello minimo di analisi per l’identificazione dei rischi viene adottato il processo rinviando agli anni successivi (2021/2022) l'ulteriore scomposizione in attività. Per ogni processo rilevato nella mappatura sono identificati gli eventi rischiosi che possono manifestarsi. Per ogni processo individuato è stata effettuata la valutazione del rischio, attività complessa suddivisa nei seguenti passaggi: 1. identificazione 2. analisi 3. ponderazione del rischio. Entro il 30 novembre 2021 i responsabili di settore saranno tenuti a sottoporre al RPCT la revisione della mappatura dei processi rispettivamente riferibili alla propria struttura. Nel corso del 2022 sarà operata la scomposizione dei processi in attività. 9.1.2 L’identificazione del rischio (Tabella A). I potenziali rischi sono stati individuati e descritti ipotizzando comportamenti prevedibili e potenzialmente suscettibili di innescare una devianza dai 35 canoni della legalità, del buon andamento e dell’imparzialità dell’azione amministrativa per il conseguimento di vantaggi privati, come risultante dalla nuova tabella A) aggiornata per il piano 2021 . 9.1.3 L’analisi del rischio (Tabella A) -Per ogni rischio individuato sono stati stimati la probabilità che lo stesso si verifichi e, nel caso, il conseguente impatto per l’Amministrazione. A tal fine ci si è avvalsi degli indici di valutazione della probabilità e dell’impatto riportati nell’Allegato 5 del P.N.A. che qui si intende integralmente richiamato. Pertanto, la probabilità di accadimento di ciascun rischio (= frequenza) è stata valutata prendendo in considerazione le seguenti caratteristiche del corrispondente processo: • discrezionalità, rilevanza esterna, complessità, valore economico, frazionabilità, efficacia dei controlli; L'impatto (inteso come rilevanza per l’Ente) è stato considerato sotto il profilo: • organizzativo, economico, reputazionale e d’immagine. Anche la frequenza della probabilità e l’importanza dell’impatto sono stati graduati recependo integralmente i valori indicati nel citato Allegato 5 del PNA: VALORI E FREQUENZE DELLA PROBABILITÀ- 0 nessuna probabilità-1 improbabile-2 poco probabile-3 probabile-4 molto probabile-5 altamente probabile. VALORI E IMPORTANZA DELL’IMPATTO-0 nessun impatto-1 marginale-2 minore-3 soglia-4 serio-5 superiore 9.1.4 La ponderazione del rischio specifico- Per ciascun processo individuato come maggiormente rischioso, associato alle Aree ed Uffici, si è proceduto alla valutazione ponderata della probabilità e dell’impatto mediante il calcolo di un coefficiente di rischio. La combinazione tra la probabilità e l'impatto ha permesso di definire il livello di esposizione al rischio per ciascun processo secondo la seguente matrice rappresentata nella tabella A: Sulla base del coefficiente di rischio così ottenuto è possibile stabilire una graduazione del rischio stesso come di seguito indicata: Coefficiente di RISCHIO da 1 a 3 da 3 a 6 da 6 a 12 da 12 a 25 Trascurabile Medio basso Rilevante Critico 36 9.2. - Trattamento del rischio - La fase di trattamento del rischio consiste nell’individuazione e valutazione delle misure, da porre in essere, per neutralizzare o ridurre il rischio di corruzione. Le decisioni sulla priorità del trattamento è posta in capo al Responsabile anticorruzione sulla base dei seguenti fattori:  Livello del rischio: maggiore è il livello, maggiore è la priorità nel trattamento;  Obbligatorietà della misura: va data priorità alla misura obbligatoria rispetto a quella ulteriore;  Impatto organizzativo e finanziario connesso all’implementazione della misura. Al fine di neutralizzare o ridurre il livello di rischio, sono state individuate le misure di prevenzione di cui al successivo paragrafo 9.3. Il RPC e il gruppo dei Referenti (individuati nei capiarea), nell’ambito del percorso di aggiornamento costante del presente Piano, elaboreranno, con la medesima modalità utilizzata per la redazione del presente Piano, le misure ulteriori da proporre per un’ottimale riduzione del rischio di eventi corruttivi. 9.2.1 Il monitoraggio e le azioni di risposta- La gestione del rischio sarà oggetto di costante azione di monitoraggio sulle misure programmate. Si prevede un monitoraggio di primo livello ed un monitoraggio di secondo livello. a) Il monitoraggio di primo livello è attuato in autovalutazione da parte dei referenti che hanno la responsabilità di attuare le misure oggetto del monitoraggio. Anche se in autovalutazione, il responsabile del monitoraggio di primo livello sarà chiamato a fornire al RPC evidenze concrete dell’effettiva adozione della misura e/o segnalare le criticità circa l'idoneità della misura ad assicurare la prevenzione del rischio. Tale report di autovalutazione sarà trasmesso da ciascun referente al RPC entro il 30 giugno ed entro il 30 novembre. b) Il monitoraggio di secondo livello è attuato dal RPC in occasione e con la cadenza dei controlli successivi di regolarità amministrativa ed in sede di verifica ed approfondimento dei report di autovalutazione, nonché dal responsabile della trasparenza secondo quanto riportato nella II parte della tabella B) “ Strumenti di controllo di II livello “ . La verifica sul funzionamento e l’osservanza del Piano viene effettuata dal Responsabile della prevenzione della corruzione con le seguenti attivita’: a) organizzazione dell’attivita’ di formazione di cui al punto 9.3.10 del presente Piano; b) redazione di una Relazione annuale sull’efficacia delle misure anticorruzione da trasmettere alla Giunta Comunale e da pubblicare on line sul sito istituzionale dell’Ente entro il 15 dicembre dell’anno di riferimento ai sensi dell’art. 1, comma XIV, della L. n. 190/2012; c) predisposizione di proposte di modifica e/o di aggiornamento del Piano stesso; d)verifica delle segnalazioni provenienti da eventuali portatori di interesse, sufficientemente circostanziate, che evidenzino situazioni di anomalia e configurino la possibilita’ di un rischio corruzione Si segnala infine che quanto sino ad ora evidenziato riguardo alla gestione del rischio costituisce 37 elemento introduttivo dei dati e delle risultanze contenute nel modello di cui alle unite Tabelle A e B cui si rinvia. 9.2.2 RESPONSABILITA’ RELATIVE AL MANCATO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI DEL PIANO Il sistema normativo delinea in modo puntuale le responsabilita’ di ciascun soggetto chiamato ad intervenire nel processo di prevenzione della corruzionecorruzione il sistema delinea: a) responsabilita’ dirigenziale: in caso di mancata adozione del P.T.P.C. e adozione delle procedure per la selezione e la formazione dei dipendenti: b) responsabilita’ dirigenziale, disciplinare, erariale e per danno all’immagine: in caso di commissione all’interno dell’Amministrazione di un reato di corruzione accertato con sentenza passata in giudicato, responsabilita’ escluse in presenza di comportamenti conformi agli adempimenti allo stesso assegnati dalla legge e dal P.T.P.C.; c) responsabilita’ disciplinare per omesso controllo: in caso di ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal Piano. Fatte salve le responsabilita’ per il mancato rispetto del Piano espressamente attribuite dalla legge n. 190/2012 al Responsabile per la prevenzione della corruzione, il presente Piano costituisce e va inteso come direttiva espressa per i Titolari di Posizione Organizzativa e/o Referenti Anticorruzione per le parti che li riguardano senza necessita’ di ulteriori provvedimenti. In conseguenza di cio’, il mancato rispetto delle disposizioni contenute nel presente Piano, debitamente accertato, potra’ costituire motivo per la revoca dell’incarico ed aspetto di valutazione negativa ai fini di un nuovo conferimento dell’incarico stesso a seguito dell’attuazione delle misure di rotazione. In ogni caso, e fatti salvi gli eventuali profili di responsabilita’ penale, civile ed erariale, la violazione da parte di tutti i dipendenti comunali delle misure di cui al presente Piano costituisce illecito disciplinare ai sensi e per gli effetti dell’articolo 1, comma XIV, della L. n. 190/ 38 9.3. GLI STRUMENTI PER LA BUONA AMMINISTRAZIONE E PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE. La seconda fase del piano disciplina le azioni che intendono favorire la buona amministrazione e, conseguentemente, prevenire fenomeni corruttivi. Le misure di prevenzione del rischio –Ai fini del trattamento dei rischi identificati per ciascuno dei processi mappati e per i quali si rinvia alle unite tabelle A e B, come già esplicitato nel PTPC 2020-2022, il Comune di Veroli ha optato per una strategia unitaria che si avvale, integrandole delle seguenti misure di carattere generale: a. misure di prevenzione del rischio corruzione concernenti i meccanismi di formazione, attuazione e conoscenza delle decisioni b. misure tese ad assicurare la trasparenza delle attività del Comune c. misure di controllo d. regolamentazione/standardizzazione processi misure tese a definire e promuovere l'etica e gli standard di comportamento e. misure di disciplina del conflitto di interessi f. misure di rotazione; g. misure di formazione; h. misure di segnalazione e protezione; Il Piano prevede n. 49 misure e indica l’area rispetto alla quale ciascuna di esse esplica, in maniera più diretta, la propria funzione: derivando, tuttavia, tutte le misure dal principio costituzionale della buona amministrazione (artt. 97 e 98 della Costituzione), la loro applicazione genera effetti positivi in tutte e le aree di rischio e non solo in quelle alle quali sono più direttamente rivolte. In sede di aggiornamento del Piano si è fatto riferimento, per le integrazioni effettuate, alle previsioni di cui all’allegato n. 4 del PNA, all’aggiornamento 2015 dello stesso PNA , al successivo aggiornamento del 03/08/2016 determinazione n. 831. E’ opportuno precisare che l’attuazione delle misure rappresenta obiettivo strategico per ciascun funzionario, da inserirsi annualmente nel Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) integrato con il Piano della Perfomance e da attuarsi secondo la tempistica indicata nel P.E.G. Il livello di raggiungimento dell’obiettivo da parte di ciascun funzionario è valutato annualmente da parte del Nucleo di Valutazione, ai fini dell’erogazione della retribuzione di risultato. 9.3.1.MISURE DI PREVENZIONE DEL RISCHIO CORRUZIONE CONCERNENTI I MECCANISMI DI FORMAZIONE, ATTUAZIONE E CONOSCENZA DELLE DECISIONI Ai fini della massima trasparenza dell’azione amministrativa e dell’accessibilità totale, tutti i procedimenti amministrativi del Comune di Veroli devono essere conclusi con provvedimenti espressi, assunti in forma di Deliberazioni della Giunta o del Consiglio Comunale o di Determinazioni del Responsabile del servizio ovvero nelle altre forme di legge (autorizzazioni, concessioni, permessi, nulla osta, etc.). 39 Gli atti in questione devono essere pubblicati secondo le procedure e con le tempistiche di legge e devono, inoltre, essere accessibili a chiunque a tempo indeterminato nel rispetto delle normative di settore. Le informazioni relative a ciascun procedimento e/o provvedimento amministrativo, peraltro, ivi comprese quelle relative allo stato della procedura, ai relativi tempi ed allo specifico ufficio competente per ciascuna fase procedimentale, sono accessibili agli interessati in qualunque momento, nel rispetto della disciplina sul diritto di accesso agli atti amministrativi, Tutti i provvedimenti conclusivi di un procedimento amministrativo di qualsivoglia natura essi siano e da qualunque organo siano adottati devono riportare, in premessa e/o in narrativa, la puntuale descrizione del procedimento e l’elencazione degli atti precedenti e/o propedeutici al provvedimento finale consentendo così a chiunque vi abbia interesse per finalità consentite dalla legge di poter ricostruire e comprendere agevolmente tutte le fasi del procedimento stesso e di poter conoscere tutti gli organi e/o tutti i soggetti che vi sono stati coinvolti. Tutti i provvedimenti conclusivi di un procedimento amministrativo devono, inoltre, essere puntualmente motivati indicando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione in relazione alle risultanze dell’istruttoria. Nei limiti del possibile e fatto salvo l’utilizzo del linguaggio “tecnico”, i provvedimenti amministrativi devono essere scritti in maniera tale da essere intelligibili da parte di chiunque e, soprattutto, da parte di soggetti estranei alla Pubblica Amministrazione. Si individuano, per il triennio 2021-2023, le seguenti misure, comuni e obbligatorie per tutti gli uffici. a) nella trattazione e nell’istruttoria degli atti ad istanza di parte, si prescrive di:  rispettare l’ordine cronologico di protocollo dell’istanza;  predeterminare i criteri di assegnazione delle pratiche ai collaboratori;  rispettare il divieto di aggravio del procedimento;  distinguere, laddove possibile, l’attività istruttoria e la relativa responsabilità dall’adozione dell’atto finale, in modo tale che per ogni provvedimento siano coinvolti almeno due soggetti l’istruttore proponente ed il dirigente responsabile che firma l’atto; b) nella formazione dei provvedimenti, con particolare riguardo agli atti con cui si esercita ampia discrezionalità amministrativa e tecnica, occorre motivare adeguatamente l’atto; l’onere di motivazione è tanto più diffuso quanto è ampio il margine di discrezionalità; c) nella redazione degli atti attenersi ai principi di semplicità, chiarezza e comprensibilità. d) nei rapporti con i cittadini, va assicurata la pubblicazione di moduli per la presentazione di istanze, 40 richieste e ogni altro atto di impulso del procedimento, con l’elenco degli atti da produrre e/o allegare all’istanza; e) nel rispetto della normativa, occorre comunicare il nominativo del responsabile del procedimento, precisando l’indirizzo di posta elettronica a cui rivolgersi, nonché del titolare del potere sostitutivo; f) nell’attività contrattuale:  rispettare il divieto di frazionamento o innalzamento artificioso dell’importo contrattuale;  ridurre l’area degli affidamenti diretti ai soli casi ammessi dalla legge e/o dal regolamento comunale;  privilegiare per quanto possibile l’utilizzo degli acquisti a mezzo CONSIP, MEPA;  assicurare la rotazione tra i professionisti nell’affidamenti di incarichi di importo inferiore alla soglia della procedura aperta; h) nel conferimento degli incarichi di consulenza, studio e ricerca a soggetti esterni, allegare la dichiarazione resa con la quale si attesta la carenza di professionalità interne; i) nell’attribuzione di premi ed incarichi al personale dipendente, così come per le progressioni orizzontali, operare mediante l’utilizzo di procedure selettive e trasparenti; l) nell’individuazione dei componenti delle commissioni di concorso e di gara, acquisire, all’atto dell’insediamento la dichiarazione di non trovarsi in rapporti di parentela o di lavoro o professionali con i partecipanti alla gara od al concorso; 9.3.2. Misure tese ad assicurare la trasparenza – Rinvio alla specifica sezione C ome evidenziato dall’ANAC nella deliberazione 12/2015, “la trasparenza è uno degli assi portanti della politica anticorruzione impostata dalla l. 190/2012”, che, lungi dal costituire una “semplice” misura di prevenzione della corruzione, rappresenta essa stessa l’oggetto di una complessa disciplina normativa, che richiede una programmazione sistematica, contenuta in apposito documento. Con la delibera n. 1310/2016, sopra citata e recante «Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016» si è ribadito che tra le modifiche più importanti del d.lgs. 33/2013 vi è da annoverare quella della piena integrazione del Programma triennale della trasparenza e dell’integrità nel Piano triennale di prevenzione della corruzione, ora anche della trasparenza come già indicato nella delibera n. 831/2016 dell’Autorità sul PNA 2016. In attuazione a quanto sopra, si rimanda alla specifica “Sezione trasparenza” del presente documento. 9.3.3 Misure tese a definire e promuovere l'etica e gli standard di comportamento: il Codice di comportamento - In attuazione della delega conferitagli con la L. 190/2012 “al fine di assicurare la qualità dei servizi, la prevenzione dei fenomeni di corruzione, il rispetto dei doveri costituzionali di diligenza, lealtà, imparzialità e servizio esclusivo alla cura dell’interesse pubblico” il Governo ha approvato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62). Il Codice di comportamento costituisce un’efficace misura di prevenzione della corruzione, in quanto si propone di orientare l’operato dei dipendenti pubblici in senso eticamente corretto e in funzione di 41 garanzia della legalità, anche attraverso specifiche disposizioni relative all’assolvimento degli obblighi di trasparenza e delle misure previste nel PTPCT Con deliberazione n.168 del 17.12.2020 la Giunta comunale ha approvato il codice di comportamento dei dipendenti, ai sensi dell’art. 54 del D.Lgs. n. 165/2001, come sostituito dall’art. 1, comma 44 della l. n. 190/2012, a seguito delle nuove Linee guida ANAC in materia di Codici di comportamento delle amministrazioni pubbliche n. 177/2020. Applicazione a soggetti esterni Come disciplinato dall’art. 2, comma 3, del citato D.P.R. n. 62/2013, il Codice prevede che gli obblighi ivi previsti si estendono, per quanto compatibili, “a collaboratori e consulenti dell'Ente, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico e a qualsiasi titolo, nonché ai collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi che realizzano opere per l'Ente. A tal fine, negli atti di incarico o nei contratti di acquisizione delle collaborazioni, delle consulenze o dei servizi, sono inserite apposite disposizioni o clausole di risoluzione o decadenza del rapporto in caso di violazione degli obblighi” derivanti dal codice stesso. 9.3.4.Obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse - L’art. 6 bis della l. n. 241/1990 – introdotto dalla legge n. 190/2012 – stabilisce un obbligo di astensione per il responsabile del procedimento, il titolare dell’ufficio competente ad adottare il provvedimento finale ed i titolari degli uffici competenti ad adottare atti endoprocedimentali nel caso di conflitto di interesse anche solo potenziale. La norma prevede inoltre un dovere di segnalazione a carico dei medesimi soggetti. Nel contesto organizzativo del Comune di Veroli, tale disposizione deve essere coordinata con quella inserita all’art. 7 del codice di comportamento. Tale norma sancisce l’obbligo del dipendente di astenersi dal prendere decisioni o svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti o di affini entro il secondo grado. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali o dei superiori gerarchici. La violazione dell’obbligo di astensione dà luogo a responsabilità disciplinare del dipendente e costituisce causa di illegittimità del procedimento e del provvedimento conclusivo dello stesso. Attuazione delle misure 9.3.3. e 9.3.4. Monitoraggio dei rapporti La L. 190/2012 (art.1, comma 9) stabilisce che, attraverso le disposizioni del PTPCT, debba essere garantita l’esigenza di monitorare i rapporti tra l'amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell'amministrazione. Nel 2021 sarà implementato il monitoraggio dei rapporti da attuare mediante:  formazione/informazione sull’obbligo di astensione in caso di conflitto di interessi nell’ambito delle iniziative di formazione sulle disposizioni del PTPCT e del Codice di comportamento;  obbligo del dipendente all'atto dell'assunzione o dell’assegnazione all'ufficio, di informare per iscritto il dirigente del Settore di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati in qualunque modo retribuiti che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni (art. 6 del codice di comportamento);  inserimento, nei provvedimenti conclusivi dei procedimenti di un’attestazione espressa da parte dell’organo adottante circa l’assenza di conflitto di interessi ai sensi dell’art. 6 bis della L. 241/1990 e dell’art. 6 del codice di comportamento (misura già in essere); 42 9.3.5 Misure di disciplina del conflitto di interessi: Incarichi dirigenziali ed incarichi amministrativi di vertice: disciplina della inconferibilità ed incompatibilità - I concetti di inconferibilità ed incompatibilità sono indicati nella disciplina speciale, intendendosi per - “inconferibilità” la preclusione,permanente o temporanea, a conferire gli incarichi previsti a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale, ovvero a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni o svolto attività professionali a favore di questi ultimi, a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico; per “incompatibilità” si intende l’obbligo per il soggetto cui viene conferito l’incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni, tra la permanenza nell’incarico e l’assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l’incarico, lo svolgimento di attività professionali ovvero l’assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico. Questa Amministrazione verifica la sussistenza di eventuali situazioni di incompatibilità nei confronti dei titolari di incarichi previsti nei Capi V e VI del d.lgs. n. 39 del 2013 per le situazioni contemplate nei medesimi Capi. Il controllo deve essere effettuato:  all’atto del conferimento dell’incarico;  su richiesta nel corso del rapporto. Se la situazione di incompatibilità emerge al momento del conferimento dell’incarico, la stessa deve essere rimossa prima del conferimento. Se la situazione di incompatibilità emerge nel corso del rapporto, il responsabile della prevenzione contesta la circostanza all’interessato ai sensi degli artt. 15 e 19 del d.lgs. n. 39 del 2013 e vigila affinché siano prese le misure conseguenti. Questa amministrazione, per il tramite del responsabile della prevenzione della corruzione, verifica che:  nelle procedure per l’attribuzione degli incarichi siano inserite espressamente le cause di incompatibilità;  i soggetti interessati rendano la dichiarazione di insussistenza delle cause di incompatibilità all’atto del conferimento dell’incarico e nel corso del rapporto, qualora richiesto. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 35 bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 39 del 2013, questa Amministrazione, per il tramite dei responsabili di area, verifica la sussistenza di eventuali precedenti penali a carico dei dipendenti e/o dei soggetti cui intende conferire incarichi nelle seguenti circostanze:  all’atto del conferimento degli incarichi dirigenziali e degli altri incarichi previsti dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 39 del 2013;  all’atto dell’assegnazione di dipendenti dell’area direttiva agli uffici che presentano le caratteristiche indicate dall’articolo 35 bis del decreto legislativo n. 165 del 2001; L’accertamento sui precedenti penali avviene d’ufficio ovvero mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione resa dall’interessato nei termini e alle condizioni dell’articolo 46 del D.P.R. n. 445 del 2000 (articolo 20 decreto legislativo n. 39 del 2013). Qualora dovessero risultare a carico dei soggetti interessati precedenti penali per delitti contro la pubblica amministrazione, l’Ente:  si astiene dal conferire l’incarico o dall’effettuare l’assegnazione,  applica le misure previste dall’art. 3 del decreto legislativo n. 39 del 2013,  provvede a conferire l’incarico o a disporre l’assegnazione nei confronti di altro soggetto. 43 In caso di violazione delle previsioni di inconferibilità, secondo l’articolo 17 del decreto legislativo n. 39, l’incarico è nullo e si applicano le sanzioni di cui all’articolo 18 del medesimo decreto. In particolare: - per l'anno 2021 si prevede l'implementazione di metodologie di controllo sulle dichiarazioni di inconferibilità e incompatibilità trasmesse dai titolari di Posizione organizzativa. 9.3.6 Misure di disciplina del conflitto di interessi: Divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto - Ai sensi dell’art. 53, comma 16 ter, del D.Lgs. n. 165/2001, introdotto dalla legge 190/2012, i dipendenti che negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell’amministrazione non possono svolgere nei tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro, attività lavorativa o professionale presso i soggetti privati destinatari dell’attività della p.a. svolta attraverso i medesimi poteri. Ai fini dell’applicazione di tale norma, questa amministrazione verifica, per il tramite del responsabile della prevenzione della corruzione, che: 1. nei contratti di assunzione del personale sia inserita la clausola che prevede il divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente; 2. nei bandi di gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata, sia inserita la condizione soggettiva di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex-dipendenti che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto; 3. sia disposta l’esclusione dalle procedure di affidamento nei confronti dei soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui al punto precedente; 4. si agisca in giudizio per ottenere il risarcimento del danno nei confronti degli ex-dipendenti per i quali sia emersa la violazione dei divieti contenuti nell’art. 53, comma 16 ter, decreto legislativo n. 165 del 2001. 9.3.7 Misure di disciplina del conflitto di interessi: Disciplina degli incarichi d’ufficio, attività ed incarichi extra-istituzionali vietati ai dipendenti - L’articolo 53, comma 3 bis, del decreto legislativo n. 165/2001 prevede che “con appositi regolamenti emanati su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, di concerto con i Ministri interessati, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni, sono individuati, secondo criteri differenziati in rapporto alle diverse qualifiche e ruoli professionali, gli incarichi vietati ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2”. In base all’articolo 1, comma 60, della legge n. 190/2012, in sede di Conferenza unificata vengono definiti gli adempimenti e i termini per l’adozione di norme regolamentari relativi all’individuazione degli incarichi vietati ai dipendenti pubblici. Negli anni 2021 e 2022 saranno poste in essere attività di implementazione e controllo sulla base del Regolamento approvato con D.G.C. n. 173 del 29.12.2020 in recepimento dei “Criteri generali in materia di incarichi vietati ai pubblici dipendenti”, contenuti nel documento approvato a fine giugno 2014 dal tavolo tecnico costituito presso il Dipartimento della Funzione Pubblica A.7 Misure di rotazione - Quanto alla rotazione occorre distinguere tra rotazione “straordinaria” e rotazione “ordinaria”. 9.3.8. ROTAZIONE ORDINARIA La rotazione del personale all’interno delle pubbliche amministrazioni nelle aree a piu’ elevato 44 rischio di corruzione è stata introdotta come misura di prevenzione della corruzione dall’art. 1, comma 5, lett. b) della legge n. 190/2012, ai sensi del quale le pubbliche amministrazioni devono definire e trasmettere all’ANAC “procedure appropriate per selezionare e formare, in collaborazione con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari”. Inoltre, secondo quanto disposto dall’art. 1, comma 10, lett. b) della legge n. 190/2012, il RPC deve verificare d’ intesa con il dirigente competente “l’effettiva rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attivita’ nel cui ambito è piu’ elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione”. Questo tipo di rotazione, cd. “ordinaria” è stata inserita dal legislatore come una delle misure organizzative generali a efficacia preventiva che può essere utilizzata nei confronti di coloro che operano in settori particolarmente esposti alla corruzione. In tale prospettiva, ANAC rileva espressamente che “nell’ambito del PNA la rotazione del personale e’ considerata quale misura organizzativa preventiva finalizzata a limitare il consolidarsi di relazioni che possono alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, conseguenti alla permanenza nel tempo di determinati dipendenti nel medesimo ruolo o funzione. L’alternanza riduce il rischio che un dipendente pubblico, occupandosi per lungo tempo dello stesso tipo di attivita’, servizi, procedimenti e instaurando relazioni sempre con gli stessi utenti, possa essere sottoposto a pressioni esterne o possa instaurare rapporti potenzialmente in grado di attivare dinamiche inadeguate”. (PNA 2016 – pag. 26). La legge di stabilità per il 2016 (legge 208/2015), al comma 221, prevede quanto segue: “(…) non trovano applicazione le disposizioni adottate ai sensi dell'articolo 1 comma 5 della legge 190/2012, ove la dimensione dell'ente risulti incompatibile con la rotazione dell'incarico dirigenziale”. In sostanza, la legge consente di evitare la rotazione dei funzionari negli enti dove ciò non sia possibile per sostanziale infungibilità delle figure presenti in dotazione organica. L’ente ha già individuato la presente misura come particolarmente problematica nell’attuazione, per le ragioni di seguito riportate. Infatti, la dimensionalita’ e l’attuale assetto organizzativo del Comune di Veroli (che conta al 31 dicembre 2020 ) n. 8 Titolari di Posizione Organizzativa (tutti di categoria D in assenza di figure dirigenziali) consente una rotazione certamente piu’ limitata rispetto ad Enti piu’ strutturati. Nel 2020 l’assetto organizzativo risulta ulteriormente interessato da ulteriori carenze di organico nel frattempo sopravvenute , createsi già nel corso del biennio 2018/2019 in cui si è comunque assistito ad un avvicendamento e/o scorporo di funzioni nella titolarità dell'incarico apicale di responsabile di 45 servizio per alcune posizioni organizzative dell'ente. Per quanto concerne la rotazione ordinaria, si tratta di una delle diverse misure che le amministrazioni hanno a disposizione in materia di prevenzione della corruzione. Circa la definizione dei criteri in base ai quali ricorrere alla rotazione ordinaria quale misura di prevenzione della corruzione, si recepisce quanto previsto dal par. 3 del PNA 2019: Il ricorso a tale rotazione deve essere considerato in una logica di necessaria complementarietà con le altre misure di prevenzione della corruzione, specie laddove possano presentarsi difficoltà applicative sul piano organizzativo. In particolare occorre considerare che detta misura deve essere impiegata correttamente in un quadro di elevazione delle capacità professionali complessive dell’amministrazione senza determinare inefficienze e malfunzionamenti. Per le considerazioni di cui sopra, essa va vista prioritariamente come strumento ordinario di organizzazione e utilizzo ottimale delle risorse umane da non assumere in via emergenziale o con valenza punitiva e, come tale, va accompagnata e sostenuta anche da percorsi di formazione che consentano una riqualificazione professionale. Ove, pertanto, non sia possibile utilizzare la rotazione “ordinaria” come misura di prevenzione della corruzione, le amministrazioni sono tenute a operare scelte organizzative, nonché ad adottare altre misure di natura preventiva che possono avere effetti analoghi. A titolo esemplificativo si ricordano: la previsione da parte del responsabile di Po di modalità operative che favoriscono una maggiore condivisione delle attività fra gli operatori, evitando così l’isolamento di certe mansioni, avendo cura di favorire la trasparenza “interna” delle attività; l’articolazione delle competenze, c.d. “segregazione delle funzioni”. Ai sensi di quanto indicato nel par. 3.1 del PNA 2019, ove non sia possibile applicare la misura (per carenza di personale, di professionalità con elevato contenuto tecnico) si raccomanda di operare scelte organizzative o adottare altre misure di natura preventiva con effetti analoghi come sopra illustrato e come meglio specificato nell’Allegato 2 al PNA “Rotazione del personale”. Resta fermo che l’attuazione della misura della rotazione ordinaria è rimessa alla autonoma programmazione delle amministrazioni in modo che sia adattata alla concreta situazione dell’organizzazione e degli uffici. Il rinvio all’autonoma determinazione delle amministrazioni circa le modalità di attuazione della misura non può tuttavia giustificare la mancata applicazione della disciplina sulla rotazione ordinaria della l. 190/2012 e delle indicazioni fornite con il presente PNA. Si tiene conto, inoltre, di quanto disposto dall’art. 1 comma 221 della L. 208/2015 nella parte in cui prevede “(…) non trovano applicazione le disposizioni adottate ai sensi dell’art. 1 comma 5 della L. 190/2012, ove la dimensione dell’ente risulti incompatibile con la rotazione dell’incarico dirigenziale. Alla luce dei criteri sopra riportati, in considerazione delle ridotte dimensioni dell’Ente e dell’attuale contesto organizzativo interno, nonché della grave carenza di organico, occorre evidenziare che l'Amministrazione ha già posto in essere, nel corso del 2019 e del 2020, delle misure di carattere organizzativo preliminari rispetto all'attuazione della misura della rotazione, tra cui si indicano:  Programmazione del fabbisogno del personale per far fronte al turn over dei responsabili di servizio cessati oltrechè per il reclutamento di profili tecnico/amministrativi con compiti istruttori.  Determinazione dei criteri generali per il conferimento degli incarichi di posizione organizzativa operata con D.G.C. n. 137 del 01.10.2020  Piano performance con ridefinizione della struttura organizzativa e funzionigramma operata con D.G.C. n. 132 del 17.09.2020, come integrata con Deliberazione di Giunta Comunale n. 5 dell’11.02.2021 46 In considerazione della sostanziale infungibilità della maggiorparte dei titolari di po, se non gli unici formalmente in possesso dei requisiti necessari, certamente i soli per competenza e professionalità acquisita a svolgere le correlative funzioni con notevole capacità ed efficienza, la possibilità di rotazione in assenza di figure professionali tutte perfettamente fungibili all'interno dell'ente, risulta fortemente limitata e ulteriormente compromessa dalle carenze di organico nel frattempo sopravvenute; in tale contesto l’ attribuzione degli incarichi di posizione organizzativa da ultimo effettuata con decreti sindacali di conferimento n.15 e 16 del 30.12.2020 e n. 14, 15, 16, 17, 18, 19 del 18.02.2021 pur fortemente condizionata dalla suddetta limitata possibilità di rotazione, ha comunque garantito in passato l’ avvicendamento nella titolarità dell'incarico apicale di alcune posizioni organizzative dell'ente; infatti è stato mantenuto anche nel 2020 lo scorporo del Servizio Ambiente dal Servizio LLPP, con relativa attribuzione delle relative competenze ad altro funzionario; analogo avvicendamento si è registrato nel servizio di Polizia locale e Protezione civile con la nomina di un nuovo responsabile a settembre 2019. Dunque, in una situazione di oggettiva criticità che rende impossibile la rotazione ordinaria nelle more dell'assunzione di nuove figure professionali e di una completa revisione dell'assetto organizzativo, si prevede, nel corso del 2021, l'attuazione di talune misure che l'allegato 2 al PNA definisce come "alternative" alla rotazione ordinaria: “doppia sottoscrizione” degli atti, dove firmano, a garanzia della correttezza e legittimità, sia il soggetto istruttore che il titolare del potere di adozione dell’atto finale: ciò nelle aree in cui vi sia la possibilità concreta di formale individuazione di un "responsabile del procedimento" ovvero di un soggetto espressamente incaricato dell'istruttoria ai sensi della contrattazione collettiva e decentrata integrativa. Premesso ciò, non essendo possibile applicare “in toto” la rotazione come misura di prevenzione della corruzione, fin da subito, l’ente continuerà , nel 2021, ad attivare ogni iniziativa utile per garantire il turn over delle posizioni vacanti nelle more delle assunzioni a tempo indeterminato con il ricorso ad assunzioni a tempo determinato, o gestioni associate, o utilizzo di personale di altri Comuni ai sensi dell’articolo 14 CCNL 2004. Saranno infine completate le scelte organizzative volte alla ricostituzione del turn over, in attuazione delle citate delibere di fabbisogno del personale, cosicchè entro il 2022, compiutamente rivisitato l’assetto organizzativo dell’Ente, sarà possibile dar corso all’ applicazione della misura della rotazione avvalendosi delle nuove risorse umane in fase di reclutamento , sulla base dei seguenti criteri di carattere generale ai quali e’ necessario attenersi : 1) necessita’ di coniugare l’attuazione di tale misura di prevenzione della corruzione con l’esigenza di assicurare continuita’ dell’azione amministrativa e garantire la qualita’ delle competenze professionali necessarie per lo svolgimento di talune attivita’ specifiche con particolare riguardo a quelle con elevato contenuto tecnico, in un quadro di elevazione delle capacità professionali complessive dell’amministrazione senza determinare inefficienze e malfunzionamenti. 2) necessita’ di individuare un “nocciolo duro”di professionalita’ per lo svolgimento di attivita’ a rischio corruzione; 3) l’applicazione della misura deve essere valutata anche se l’effetto della rotazione comporta un rallentamento temporaneo dell’attivita’ ordinaria dovuto al tempo necessario per acquisire la diversa professionalita’. 47 4) Il ricorso alla rotazione va dunque considerato in una logica di necessaria complementarietà con le altre misure di prevenzione della corruzione, specie laddove continuano a registrarsi difficoltà applicative sul piano organizzativo. 5) Va vista prioritariamente come strumento ordinario di organizzazione e utilizzo ottimale delle risorse umane e, come tale, va accompagnata e sostenuta anche da percorsi di formazione che consentano una riqualificazione professionale. Sulla base dei suddetti criteri generali , la rotazione sarà applicata con le tempistiche sopra indicate ai titolari di posizione organizzativa previa apposita approvazione entro il 2022 da parte della giunta di atto organizzativo contenente i criteri per la rotazione degli incarichi di po, secondo procedure e modalità che devono essere chiare e oggettive, anche per evitare che la rotazione possa essere impiegata in modo poco trasparente. Per il personale non titolare di PO sono state infine attivate da tutti i responsabili di po attribuzioni di responsabilità procedimentali, quali misure operative preventive, previste nel PTPC, in grado di favorire la maggiore condivisione delle attività fra i vari operatori., All’interno delle Aree, già nel corso del 2021, la misura della rotazione ordinaria dovrà essere pianificata dai singoli incaricati delle posizioni organizzative i quali attueranno un’organizzazione di lavoro, adeguatamente predeterminata e preventivamente resa nota nelle forme più opportune, finalizzata all’arricchimento delle competenze ed all’interscambio delle esperienze basata: - sulla modifica periodica, almeno triennale, dei compiti e delle responsabilità di procedimento e di istruttoria affidate ai dipendenti (rotazione c.d. funzionale), laddove possibile a parità di categoria professionale - sulla intercambiabilità nelle singole mansioni tra più dipendenti, a parità di categoria professionale, in modo da creare più dipendenti con le competenze sui singoli procedimenti - sul controllo e monitoraggio dell’univocità delle procedure da parte di tutti i dipendenti coinvolti nelle mansioni In ogni caso, dovrà essere salvaguardato il principio della categoria e della competenza professionale necessaria all’assolvimento delle mansioni e, laddove necessario, occorrerà prevedere idonee iniziative di affiancamento e/o formazione. Preventiva informazione sindacale dovrà essere effettuata laddove l’attuazione della misura, tra quelle sopra indicate, lo richieda. Nel corso dei monitoraggi periodici i responsabili di area informano il RPC e i il Responsabile della Trasparenza sullo stato di attuazione della predetta misura. 9.3.9-ROTAZIONE STRAORDINARIA – L’istituto della rotazione c.d. straordinaria è misura di prevenzione della corruzione. L’istituto è previsto dall’art. 16, co. 1, lett. l-quater) d.lgs. n. 165/2001, come misura di carattere successivo al verificarsi di fenomeni corruttivi. La norma citata prevede, infatti, la rotazione «del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva». Tale misura, 48 c.d. rotazione straordinaria, solo nominalmente può associarsi all’istituto generale della rotazione, di cui si dirà di seguito. Riguardo al momento del procedimento penale in cui l’amministrazione deve valutare se applicare la misura, ed all’identificazione dei reati presupposto da tener in conto ai fini dell’adozione della misura si rinvia alla deliberazione ANAC 215/2019, recante «Linee guida in materia di applicazione della misura della rotazione straordinaria di cui all’art. 16, comma 1, lettera l-quater, del d.lgs. n. 165 del 2001». Accanto alla rotazione ordinaria l’art. 16, co. 1, lett. l-quater) del d.lgs. 165/2001 dispone che i dirigenti «provvedono al monitoraggio delle attività nell'ambito delle quali è più elevato il rischio corruzione svolte nell'ufficio a cui sono preposti, disponendo, con provvedimento motivato, la rotazione del personale nei casi di avvio di procedimenti penali o disciplinari per condotte di natura corruttiva”. Detta forma di rotazione, in quanto applicabile al “personale”, è da intendersi riferibile sia al personale dirigenziale sia non dirigenziale. Per il personale non titolare di p.o. la rotazione si traduce in una assegnazione del dipendente ad altro ufficio da parte del responsabile del servizio , o in una sua proposta di assegnazione ad altro servizio da approvarsi con deliberazione di Giunta Comunale , nel rispetto del vigente riparto di competenze; nel caso di personale titolare di po le modalità applicative sono differenti, comportano cioè la revoca dell’incarico di p.o. e, se del caso, la riattribuzione ad altro incarico da parte del Sindaco . In merito alle fattispecie di illecito che l’amministrazione è chiamata a considerare ai fini della decisione di far scattare la misura della rotazione straordinaria, fino a chiarimenti da parte del legislatore, si considerano le fattispecie di reato elencate nella delibera Anac n. 215 del 26 marzo 2019 ove si è ritenuto di dover precisare e rivedere alcuni aspetti dell’istituto con particolare riferimento: 1) alla identificazione dei reati presupposto da tenere in conto ai fini dell’adozione della misura, secondo l’elencazione dei reati di cui all’articolo 7 della legge 69/2015 “per l’individuazione delle condotte di natura corruttiva che impongono la misura della rotazione straordinaria ai sensi dell’articolo 16 ,co.1, lettera l-quater, del d.lgs.165/2001”; 2) al momento del procedimento penale in cui l’Amministrazione deve adottare il provvedimento di valutazione della condotta del dipendente, adeguatamente motivato, ai fini della eventuale applicazione della misura. Nello svolgimento dell’attivita’ di vigilanza sul tema ANAC ha riscontrato numerose criticita’ nell’applicazione dell’istituto della rotazione “straordinaria”. E’ risultato, infatti, che spesso le amministrazioni, avuta formale notizia di procedimenti penali di natura corruttiva, non sempre procedono alla rotazione assegnando il dipendente ad altro ufficio o servizio. Tali criticita’ sono dovute, da un lato, a lacune nel testo normativo e dall’altro a motivi organizzativi tra i quali e’ stata evidenziata e sottolineata la mancata comunicazione dell’avvio del procedimento penale da parte del dipendente interessato. 49 In tale prospettiva, si prevede nel presente PTPCT l’obbligo per tutti i dipendenti di comunicare all’amministrazione la sussistenza nei propri confronti di provvedimenti di rinvio a giudizio , in conformità all’articolo 57 del CCNL 2018. Il provvedimento di spostamento deve essere tempestivo, con indicazione dei tempi e relativa motivazione, previa informativa sindacale. 9.3.10 Misure di formazione - La legge n. 190/2012 prevede che il Responsabile per la prevenzione della corruzione definisca procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti al rischio corruttivo. La formazione in tema di anticorruzione prevede uno stretto collegamento tra il piano triennale di formazione e il P.T.P.C. La formazione costituisce elemento basilare e ruolo strategico nella qualificazione e mantenimento delle competenze, considerata come misura essenziale dal PNA . Trattandosi di formazione obbligatoria non rientra nei limiti di spesa previsti dall’art. 6, comma 13, del Dl 78/2010 come confermato dalla giurisprudenza contabile della Corte Conti Emilia Romagna – Deliberazione n. 276/2013 (ex multis Sezione regionale di controllo per il Friuli Venezia Giulia n. 106/2012). Nel corso del 2021-22 saranno programmate ed attuate iniziative formative sulla base dei seguenti criteri: - livello di formazione generale, rivolto a tutti i dipendenti, mirato all’aggiornamento delle competenze/comportamenti in materia di etica e della legalità; - livello di formazione specifico, rivolto al RPC, ai Responsabili di Area e di procedimento addetti alle aree a maggior rischio corruttivo, mirato a valorizzare le politiche, i programmi e gli strumenti utilizzati per la prevenzione e ad approfondire tematiche settoriali, in relazione al ruolo svolto da ciascun soggetto nell’amministrazione - inclusione, nei percorsi formativi, del contenuto dei codici di comportamento e dei codici disciplinari, per i quali proprio attraverso la discussione di casi concreti può emergere il principio comportamentale adeguato nelle diverse situazioni; - monitoraggio e verifica del livello di attuazione dei processi di formazione e la loro adeguatezza. 9.3.11 – Misure di segnalazione e protezione: il whisleblowing L’articolo 54-bis del D.lgs n. 165/2001 (Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti) disciplina le ipotesi di tutela del dipendente che segnala illeciti che non scadano in ipotesi di calunnia ed ingiuria. Il whistleblower è colui il quale testimonia un illecito o un’irregolarità durante lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative e decide di segnalarlo a un soggetto che possa agire efficacemente al riguardo. Il whistleblowing consiste nelle attività di regolamentazione delle procedure volte a incentivare e proteggere tali segnalazioni. Vengono considerate rilevanti le segnalazioni che riguardano oggettivi comportamenti, rischi, reati o irregolarità a danno dell’interesse dell’Ente (e non quelle relative a soggettive lamentele personali). Ai fini della tutela è previsto la segnalazione direttamente al RPC in attuazione degli orientamenti n. 40 e 42/2014 dell’ANAC. La disciplina è contenuta nella Determinazione ANAC n. 6/2015. Si richiama, inoltre, la recente legge n° 179 del 30.11.2017 “ Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato per le ulteriori tutele accordate al segnalante Il nuovo articolo 54-bis del decreto legislativo 165/2001, rubricato "Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti” (c.d. whistleblower), introduce una misura di tutela già in uso presso altri 50 ordinamenti, finalizzata a consentire l'emersione di fattispecie di illecito. Secondo la disciplina del PNA del 2013 (Allegato 1 paragrafo B.12) sono accordate al whistleblower le seguenti misure di tutela: a) la tutela dell'anonimato; b) il divieto di discriminazione; c) la previsione che la denuncia sia sottratta al diritto di accesso (fatta esclusione delle ipotesi eccezionali descritte nel comma 2 del nuovo art. 54-bis). La legge 190/2012 ha aggiunto al d.lgs. 165/2001 l’articolo 54-bis. La norma prevede che il pubblico dipendente che denunci all'autorità giudiziaria o alla Corte dei conti, o all'ANAC, ovvero riferisca al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non possa “essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia”. L’articolo 54-bis delinea una “protezione generale ed astratta” che, secondo ANAC, deve essere completata con concrete misure di tutela del dipendente. Tutela che, in ogni caso, deve essere assicurata da tutti i soggetti che ricevono la segnalazione. Il Comune di Veroli ha gia’ introdotto disposizioni a tutela dei dipendenti che effettuino segnalazioni di illecito nell’articolo 16 del Codice di comportamento dei dipendenti (rubricato “prevenzione della corruzione”): tali disposizioni vengono reiterate nel presente Piano per completezza e chiarezza espositiva nonchè a fini di “raccordo” tra i due atti. In tale prospettiva, le “norme di tutela” dei “whistleblowers” risultano essere le seguenti: a) al dipendente che effettua le segnalazioni sono garantite tutte le tutele di cui all’ articolo 54 bis del D.LGS. n. 165/2001, cosi’ come sostituito dall’articolo 1, comma 51, della L. n. 190/2012, con particolare riferimento all’identita’ del segnalante (articolo 16, comma 3 del Codice di Comportamento); b) la denuncia è sottratta all’accesso di cui agli articoli 22 e ss. della L. n. 241/90 e ss.mm.ii. (articolo 16, comma 2, del Codice di Comportamento); c) a fronte della tipica procedura di segnalazione dell’illecito prevista dall’articolo 16, comma 1, del Codice di Comportamento, il dipendente comunale effettua la segnalazione medesima normalmente per il tramite del proprio Responsabile di servizio, che adotta ogni cautela affinchè sia tutelato il segnalante; qualora la segnalazione promani dal Responsabile questi la indirizza direttamente al Responsabile per la prevenzione della corruzione Si provvederà all’adeguamento alla legge L. n. 179 del 30.11.2017 non appena saranno dettate le Linee Guida Anac in ordine alle procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni con l’utilizzo di modalità informatiche ai sensi dell’art. 1, comma 4, della citata legge. Sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione Amministrazione trasparente – sottosezione “Altri contenuti-Prevenzione della corruzione” è garantita la pubblicizzazione delle modalità di segnalazione di condotte illecite da parte dei dipendenti del Comune di Veroli 51 Nel corso del 2021 e del 2022 si attuerà monitoraggio su eventuali segnalazioni che dovessero pervenire, anche ai fini della revisione della procedura mediante attivazione di un canale informatico dedicato. 9.3.12 Misure di controllo: il controllo successivo di regolarità amministrativa. Il controllo viene effettuato ai sensi dell’art.147 – bis del Dlgs. 267/2001, come introdotto dall'art. 3, comma 1, lettera d), legge n. 213 del 2012 e del Regolamento comunale sui controlli interni, approvato con Deliberazione di Consiglio comunale n. 41 del 28.09.2020, esecutiva ai sensi di legge. A decorrere dal 2020, per effetto del provvedimento del Segretario Generale n. 20068 del 17.11.2020 ad oggetto “Controllo successivo di regolarità amministrativa – Piano operativo”, proprio in relazione alla rilevanza di tale forma di controllo nell’ambito delle misure di prevenzione della corruzione, i controlli avverranno sulla base di apposite check-list di controllo redatte per tipologie di atti e con l’indicazione di specifici parametri. Il piano è stato comunicato ai Responsabili di area affinchè sulla base delle check-list, vengano impostate le procedure nell’ottica della prevenzione di provvedimenti difformi. Nel corso del 2021 si provvederà in modo analogo, sulla base del procedimento così impostato attraverso apposite check list del controllo successivo di regolarità amministrativa contenenti specifici parametri volti alla verifica dell'adozione delle misure di prevenzione della corruzione, in attuazione della specifica misura contemplata nel PTPC. 9.3.13 Le misure ulteriori e specifiche Gli elenchi di operatori economici Si richiamano le Linee Guida Linee Guida n. 4, di attuazione del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici”, come approvate dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 1097 del 26 ottobre 2016 ed aggiornate al Decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 con delibera del Consiglio n. 206 del 1 marzo 2018. In particolare, si richiama quanto previsto al paragrafo 5.1.6., ossia “La stazione appaltante può individuare gli operatori economici da invitare, selezionandoli da elenchi appositamente costituiti, secondo le modalità di seguito individuate, ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera b), del Codice dei contratti pubblici. Gli elenchi sono costituiti a seguito di avviso pubblico, nel quale è rappresentata la volontà della stazione appaltante di realizzare un elenco di soggetti da cui possono essere tratti i nomi degli operatori da invitare. L’avviso di costituzione di un elenco di operatori economici è reso conoscibile mediante pubblicazione sul profilo del committente nella sezione “amministrazione trasparente” sotto la sezione “bandi e contratti”, o altre forme di pubblicità. Il predetto avviso indica i requisiti di carattere generale di cui all’articolo 80 del Codice dei contratti pubblici che gli operatori economici devono possedere, la modalità di selezione degli operatori economici da invitare, le categorie e fasce di importo in cui l’amministrazione intende suddividere l’elenco e gli eventuali requisiti minimi richiesti per l’iscrizione, parametrati in ragione di ciascuna categoria o fascia di importo. L’operatore economico può richiedere l’iscrizione limitata ad una o più fasce di importo ovvero a singole categorie ” Entro il 2021/22 tale misura dovrà essere estesa alle varie tipologie di operatori economici mediante la costituzione di un elenco di imprese e tecnici da utilizzare ai sensi dell'art. 36 comma 2 lett. a) e b) del D.Lgs. 50/2016. 9.3.14 La regolamentazione Tra le misure specifiche volte a minimizzare il rischio di corruzione occorre annoverare la regolamentazione, ossia la definizione codificata di procedure standard mediante indicazione di tempistiche e modalità di gestione da adottare per tutte le pratiche inerenti il medesimo ufficio/servizio. 52 Entro il 2022, i responsabili di Area individueranno, sulla base della tabella B di valutazione e trattamento del rischio, i processi, riferibili ai propri ambiti di attività, per i quali è necessaria la regolamentazione e vi provvederanno. 53 PARTE TERZA SEZIONE TRASPARENZA 10. INTRODUZIONE La presente sezione è adottata nel rispetto della vigente normativa in materia di trasparenza (D. Lgs. n. 33/2013), che ha ricondotto a sintesi l'insieme delle previgenti norme in tema di trasparenza ed accessibilità totale alle informazioni sull'organizzazione dell'ente pubblico da parte dei cittadini1. La trasparenza, intesa come accessibilità totale a tutti gli aspetti dell’organizzazione costituisce livello essenziale delle prestazioni erogate dalle amministrazioni pubbliche per la tutela dei diritti civici e sociali ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, è uno strumento essenziale per assicurare il rispetto dei valori costituzionali d’imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione, così come sanciti dall’art. 97 della Costituzione. Ai sensi del D. Lgs. n. 33/2013 “la trasparenza costituisce un elemento essenziale per la lotta alla corruzione e all’illegalità”: la pubblicazione dei dati e delle informazioni sui siti istituzionali diventa lo snodo centrale per consentire un’effettiva conoscenza dell’azione delle PA e per sollecitare e agevolare la partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa. La trasparenza favorisce la partecipazione dei cittadini all’attività delle pubbliche amministrazioni ed è funzionale ai seguenti scopi: a) sottoporre al controllo ogni fase del ciclo di gestione della performance; b) assicurare la conoscenza, da parte dei cittadini, dei servizi resi dalle amministrazioni, delle loro caratteristiche quantitative e qualitative e delle loro modalità di erogazione; c) prevenire fenomeni corruttivi e promuovere l’integrità; d) aprire al cittadino l’ attività amministrativa allo scopo di evitare l’autoreferenzialità della PA; e) assicurare il miglioramento continuo dei servizi pubblici resi alla cittadinanza, da realizzare anche con il contributi partecipativo dei portatori di interesse (stakeholder). ------- 1 Il riferimento è alle Linee Guida per i siti web della P.A. di cui alla Direttiva del 26.11.2009, n. 8 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e alle deliberazioni CIVIT n. 6/2010 e n. 2/2012. Il concetto di accessibilità totale, da realizzarsi anche attraverso la pubblicazione sui siti istituzionali, delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione, degli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali, dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti, lo si ritrova anche nel D. Lgs. n. 150/2009. Per il cittadino la trasparenza è lo strumento per conoscere e controllare il funzionamento interno di una PA, avere un’informazione corretta, conoscere le procedure per poter avviare un’azione di tutela dei propri diritti e interessi legittimi e avere la garanzia della trasparenza dell’azione amministrativa. Il diritto alla trasparenza indica, quindi, il diritto di ogni cittadino a ricevere informazioni, comprensibili, chiare e trasparenti in ogni fase del suo rapporto con l’erogatore del servizio. La presente sezione indica le iniziative previste per garantire un adeguato livello di trasparenza, anche sulla base delle linee guida elaborate dall’ A.N.A.C. 54 Gli obiettivi indicati sono formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa dell'amministrazione, definita in via generale nel Piano della performance e negli analoghi strumenti di programmazione. Gli obiettivi descritti sono realizzati principalmente attraverso la pubblicazione dei dati, delle notizie, delle informazioni, degli atti e dei provvedimenti, in conformità alle disposizioni legislative, sul sito www.comune.veroli.fr.it, nell’apposita sezione “Amministrazione Trasparente”. La trasparenza è misura fondamentale per la prevenzione della corruzione, in quanto strumentale alla promozione dell’integrità, allo sviluppo della cultura della legalità in ogni ambito dell’attività pubblica nonché considerata strategica nelle indicazioni ed orientamenti internazionali. Secondo il principio generale di trasparenza, come riscritto dal nuovo D.lgs. 97/2016 che ha modificato il D.lgs. 33/2013, questa è ora intesa come accessibilità totale dei dati e dei documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni (art. 1). Nella precedente versione, la trasparenza era intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l’organizzazione e le attività delle pubbliche amministrazioni. Ora invece l’attenzione è sul destinatario dell’attività della PA: “Le disposizioni del presente decreto disciplinano la libertà di accesso di chiunque ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti di cui all'articolo 2-bis,garantita, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti, tramite l'accesso civico e tramite la pubblicazione di documenti, informazioni e dati concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni e le modalità per la loro realizzazione”. Il D.LGS. n. 97/2016 (cd. FOIA) di modifica del D.LGS. n. 33/2013 ha realizzato la completa integrazione tra i due Piani, P.T.P.C. e P.T.T.I., prevedendo che annualmente sia pubblicato un unico Piano, il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (P.T.P.C.T.), all’interno del quale sia chiaramente identificata la sezione relativa alla trasparenza. Tale necessaria unificazione e’ stata ribadita anche dalla Delibera ANAC n. 831/2016, approvativa del PNA 2016, e successivamente dalle Linee Guida emanate in materia dalla stessa ANAC ed approvate con delibera n. 1310/2016. Conseguentemente all’applicazione dal 25 maggio 2018 del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 “relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche’ alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati) (RGDP) e’ stato approvato in data 10 agosto 2018 il D.LGS. n. 101 che adegua il Codice in materia di protezione dei dati personali alle disposizioni del succitato Regolamento UE. L’art. 2-ter del D.LGS. n. 196/2003 cosi’ come introdotto dal D.LGS. n. 101/2018, in continuita’ con il previgente articolo 19 del Codice, dispone al comma 1 che la base giuridica per il trattamento di dati personali effettuato per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso 55 all’esercizio di pubblici poteri, ai sensi dell’art. 6, paragrafo 3, lett. b) del Regolamento (UE) 2016/679 “e’ costituita esclusivamente da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento”. Inoltre il comma 3 del medesimo articolo stabilisce che “la diffusione e la comunicazione di dati personali, trattati per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico o connesso all’esercizio di pubblici poteri, a soggetti che intendono trattarli per altre finalita’ sono ammesse unicamente se previste ai sensi del comma 1”. In tale prospettiva, osserva ANAC in sede di Aggiornamento 2018 al PNA “il regime normativo per il trattamento di dati personali da parte dei soggetti pubblici e’, quindi, rimasto sostanzialmente inalterato essendo confermato il principio che esso e’ consentito unicamente se ammesso da una norma di legge o, nei casi previsti dalla legge, di regolamento. Pertanto, fermo restando il valore riconosciuto alla trasparenza, che concorre ad attuare il principio democratico e i principi costituzionali di eguaglianza, di imparzialita’, buon andamento, responsabilita’, efficacia ed efficienza nell’utilizzo di risorse pubbliche, integrita’ e lealta’ nel servizio alla nazione (art. 1 D.LGS. n. 33/2013), occorre che le pubbliche amministrazioni, prima di mettere a disposizione sui propri siti web istituzionali dati e documenti (in forma integrale o per estratto, ivi compresi gli allegati) contenenti dati personali, verifichino che la disciplina in materia di trasparenza contenuta nel D.LGS. n. 33/2013 o in altre normative, anche di settore, preveda l’obbligo di pubblicazione” Ancora Anac osserva che” tuttavia l’attività di pubblicazione dei dati sui siti web per finalità di trasparenza , anche se effettuata in presenza di idoneo presupposto normativo, deve avvenire nel rispetto di tutti i principi applicabili al trattamento dei dati personali contenuti nell’art. 5 del regolamento (UE)2016/679 quali quelli di liceità , correttezza, trasparenza e minimizzazione dei dati”; per cui occorre considerare che pur in presenza di una norma per cui è consentita solo la diffusione dei soli dati personali la cui inclusione in atti e documenti sia realmente necessaria e proporzionata al raggiungimento delle finalità perseguite. Il medesimo d.lgs. 33/2013 all’art. 7 bis, c. 4, dispone infatti che «Nei casi in cui norme di legge o di regolamento prevedano la pubblicazione di atti o documenti, le pubbliche amministrazioni provvedono a rendere non intelligibili i dati personali non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili rispetto alle specifiche finalità di trasparenza della pubblicazione». Si richiama anche quanto previsto all’art. 6 del d.lgs. 33/2013 rubricato “Qualità delle informazioni” che risponde alla esigenza di assicurare esattezza, completezza, aggiornamento e adeguatezza dei dati pubblicati. Il Regolamento (UE) 2016/679 (artt. 37-39) ha introdotto la figura del Responsabile della protezione dei dati (RPD). Come e’ stato correttamente evidenziato da ANAC, sempre in sede di Aggiornamento 2018 al PNA, appare estremamente importante il rapporto tra tale soggetto ed il Responsabile per la prevenzione della corruzione (RPC): mentre quest’ultimo e’ scelto fra personale interno alle amministrazioni, il Responsabile per la protezione dei dati puo’ essere individuato in una professionalita’ interna all’Ente o assolvere ai suoi compiti in base ad un contratto di servizio stipulato con una persona fisica o giuridica esterna. Per quanto riguarda il Comune di Veroli le attribuzioni del RPD sono state conferite al responsabile dei servizi informatici con delibera di g.c. n. 122 del 13.12.2018 56 11.SOGGETTO COINVOLTI Organi di indirizzo politico Gli obiettivi strategici in materia di trasparenza vengono definiti nel Documento Unico di Programmazione approvato dal Consiglio Comunale. Tali indirizzi vengono declinati nei contenuti del Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrità sottoposto all'approvazione della Giunta Comunale. Il Responsabile per la Trasparenza Il Responsabile per la Trasparenza del Comune è individuato nella persona del vicesegretario dott.Ranelli, responsabile del settore AAGG -servizio Urp gestione sito-. E ciò in quanto, le responsabilità e le relative numerose attribuzioni e competenze attribuite al Segretario Generale, soprattutto in termini di funzioni di controllo successivo interno , cui provvede, ai sensi del vigente regolamento, hanno reso opportuno individuare un altro e diverso soggetto quale Responsabile della Trasparenza ai sensi e per gli effetti dell’articolo 43 del D.LGS. n. 33/2013”, come modificato dal D.lgs. 97/2016. Il Responsabile della Trasparenza coordina gli interventi e le azioni relativi alla trasparenza e svolge attività di controllo sull’adempimento degli obblighi di pubblicazione. I Responsabili dei Servizi hanno la responsabilità dell’individuazione dei contenuti e dell’attuazione della sezione del piano dedicata alla Trasparenza per la parte di loro competenza. Adottano, a tal fine, idonee misure organizzative interne, sulla base delle vigenti disposizioni normative e del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi. Alla corretta attuazione delle presenti disposizioni sulla trasparenza concorrono il Responsabile della trasparenza, coordinato dal responsabile per la prevenzione della corruzione, il nucleo di valutazione, tutti gli uffici dell’Amministrazione e i relativi Responsabili. In particolare il Responsabile della Trasparenza svolge il controllo sull’attuazione delle presenti disposizioni e sulle iniziative connesse, riferendo al Sindaco e al Nucleo di Valutazione su eventuali inadempimenti e ritardi. Il responsabile della trasparenza segnala all'organo di indirizzo politico, al nucleo di valutazione , all'ANAC e, nei casi più gravi, all'ufficio disciplinare i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione (articolo 43, commi 1 , 4 e 5, del decreto legislativo 33/2013). Il Nucleo di Valutazione verifica l’assolvimento degli obblighi in materia di trasparenza, esercita un’attività di impulso nei confronti del livello politico amministrativo, del Responsabile della Trasparenza e del responsabile per la prevenzione della corruzione . Il Nucleo di valutazione propone all’organo di indirizzo la valutazione dei responsabili dei servizi ; promuove e attesta l’assolvimento degli obblighi di trasparenza (art. 14, co. 1, lett. g), d.lgs. 150/2009). Il Segretario Generale 57 Il Segretario Generale è il responsabile del sistema di prevenzione della corruzione e dell'illegalità dell'ente e in tale veste predispone la proposta di Piano da adottarsi annualmente a cura della Giunta Comunale. Il Piano della Trasparenza costituisce una sezione del Piano di prevenzione della corruzione e dell'illegalità. I Funzionari I funzionari responsabili degli uffici dell'amministrazione garantiscono il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge. I referenti per la trasparenza, che coadiuvano il Responsabile della trasparenza nello svolgimento delle attività previste dal decreto legislativo 33/2013, sono gli stessi Responsabili dei servizi indicati nella Tabella C. Data la struttura organizzativa dell’ente, non è possibile individuare un unico ufficio per la gestione di tutti i dati e le informazioni da registrare in “Amministrazione Trasparente”. Pertanto, coordinati dal Responsabile per la trasparenza, i responsabili dei servizi gestiscono le sotto-sezioni di primo e di secondo livello del sito, riferibili al loro ufficio di appartenenza, curando la pubblicazione tempestiva di dati informazioni e documenti secondo la disciplina indicata in Tabella C tempestivamente e comunque entro e non oltre 30 giorni dalla formazione dell’atto, del dato o del documento, ovvero con la tempistica di aggiornamento prevista .Si precisa che l’allegato n.1 al presente piano è costituito dal documento denominato “Standard di pubblicazione - Consigli e accorgimenti utili per la redazione dei documenti destinati al web”. Il Nucleo di Valutazione (N.d.V.) Questo organo verifica la coerenza tra gli obiettivi previsti nel Programma per la trasparenza con quelli indicati nel Piano della performance, valutando l'adeguatezza dei relativi indicatori. Il N.d.V. utilizza le informazioni e i dati relativi all'attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della misurazione e valutazione delle performance sia organizzativa, sia individuale del responsabile e dei dirigenti dei singoli uffici responsabili della trasmissione dei dati. L’ ANAC ha definito le modalità di assolvimento degli obblighi con propria Deliberazione n. 50/2013. L’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.A.C.) L'A.N.A.C. controlla l'esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, esercitando poteri ispettivi mediante richiesta di notizie, informazioni, atti e documenti alle amministrazioni pubbliche e ordinando l'adozione di atti o provvedimenti o la rimozione di comportamenti o atti contrastanti con i piani e le regole sulla trasparenza. Nell'ambito della sua attività ANAC controlla anche l'operato dei responsabili per la trasparenza. L’ANAC può, altresì, chiedere al Nucleo di Valutazione informazioni sui controlli eseguiti. In relazione alla loro gravità, L’ ANAC segnala i casi di inadempimento o di adempimento parziale degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa all'ufficio responsabile per i procedimenti disciplinari per l'eventuale attivazione del procedimento disciplinare a carico del responsabile o del dirigente tenuto alla trasmissione delle informazioni. L’ ANAC segnala gli inadempimenti ai vertici politici delle amministrazioni, ai Nuclei di Valutazione e, se del caso, alla Corte dei conti, per l'attivazione delle altre forme di responsabilità. 12. LE SANZIONI L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa o la mancata predisposizione del Programma per la trasparenza costituiscono elemento di valutazione della responsabilità apicale, eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione e sono valutati ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del 58 trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili, fatto salvo il caso che l’inadempimento sia dipeso da causa non imputabile al responsabile della trasparenza. La mancata o incompleta comunicazione delle informazioni e dei dati concernenti i titolari di cariche politiche comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione e il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell'amministrazione o organismo interessato. La violazione degli obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti vigilati o controllati e delle partecipazione in enti di diritto pubblico comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della violazione. La stessa sanzione si applica agli amministratori societari che non comunicano ai soci pubblici il proprio incarico ed il relativo compenso entro trenta giorni dal conferimento ovvero, per le indennità di risultato, entro trenta giorni dal percepimento. Con deliberazione ANAC n. 10 del 21.01.2015 è stato individuato nell'Autorià Nazionale Anticorruzione il soggetto competente ad avviare il procedimento sanzionatorio per le violazioni di cui all’art. 47, co. 1 e 2, del D.lgs. 33/2013, provvedendo all’accertamento, alle contestazioni e alle notificazioni ai sensi della L. 689/1991. 13. OBIETTIVI STRATEGICI E STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE L’amministrazione ritiene che la trasparenza sia la misura principale per contrastare i fenomeno corruttivi come definiti dalla legge 190/2012. Pertanto, intende realizzare i seguenti obiettivi di trasparenza sostanziale: 1. la trasparenza quale reale ed effettiva accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività dell’amministrazione; 2. il libero e illimitato esercizio dell’accesso civico, come potenziato dal decreto legislativo 97/2016, quale diritto riconosciuto a chiunque di richiedere documenti, informazioni e dati. Tali obiettivi hanno la funzione precipua di indirizzare l’azione amministrativa ed i comportamenti degli operatori verso: a) elevati livelli di trasparenza dell’azione amministrativa e dei comportamenti di dipendenti e funzionari pubblici, anche onorari; b) lo sviluppo della cultura della legalità e dell’integrità nella gestione del bene pubblico. L’amministrazione ritiene la trasparenza sostanziale della PA e l’accesso civico le misure principali per contrastare i fenomeni corruttivi. Il 14 marzo 2013 il legislatore ha varato il decreto legislativo 33/2013 di “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Il decreto legislativo 97/2016, il cosidetto Freedom of Information Act, ha modificato la quasi totalità degli articoli e degli istituiti del suddetto “decreto trasparenza”. 59 L’ANAC, il 28 dicembre 2016, ha approvato la deliberazione numero 1310 “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016”. Nella versione originale il decreto 33/2013 si poneva quale oggetto e fine la “trasparenza della PA”. Il Foia ha spostato il baricentro della normativa a favore del “cittadino” e del suo diritto di accesso. E’ la libertà di accesso civico l’oggetto ed il fine del decreto, libertà che viene assicurata, seppur nel rispetto “dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti”, attraverso: 1- l’istituto dell'accesso civico, estremamente potenziato rispetto alla prima versione del decreto legislativo 33/2013; 2- la pubblicazione di documenti, informazioni e dati concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni. In ogni caso, la trasparenza rimane la misura cardine dell’intero impianto anticorruzione delineato dal legislatore della legge 190/2012. Secondo l’articolo 1 del d.lgs. 33/2013, rinnovato dal decreto legislativo . 97/2016: “La trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche.”. Gli obiettivi di trasparenza sostanziale sono stati formulati coerentemente con la programmazione strategica e operativa definita e negli strumenti di programmazione di medio periodo e annuale In particolare, appositi obiettivi gestionali, di rilevante interesse ai fini della trasparenza dell’azione e dell’organizzazione amministrativa saranno fissati anche nel P.D.O 2021 in corso di predisposizione, sulla base di quanto già avvenuto nel 2020. La connessione fra gli obiettivi di performance e le misure di trasparenza ha trovato conferma nel d.lgs. 33/2013, ove si è affermato che la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni amministrazione (art. 10). Il Nucleo è tenuto a verificare la coerenza tra gli obiettivi di trasparenza e quelli indicati nel pdo , utilizzando altresì i dati relativi all’attuazione degli obblighi di trasparenza ai fini della valutazione delle performance (art. 44). L’attività di controllo sull’adempimento degli obblighi di pubblicazione, posta in capo al responsabile per la trasparenza , è svolta con il coinvolgimento del Nucleo, al quale questi segnala i casi di mancato o ritardato adempimento (art. 43). Resta fermo il compito del Nucleo concernente l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di 60 trasparenza, previsto dal d.lgs. 150/2009. 14.COMUNICAZIONE Per assicurare che la trasparenza sia sostanziale ed effettiva non è sufficiente provvedere alla pubblicazione di tutti gli atti ed i provvedimenti previsti dalla normativa, occorre semplificarne il linguaggio, rimodulandolo in funzione della trasparenza e della piena comprensibilità del contenuto dei documenti da parte di chiunque e non solo degli addetti ai lavori. E’ necessario utilizzare un linguaggio semplice, elementare, evitando per quanto possibile espressioni burocratiche, abbreviazioni e tecnicismi dando applicazione alle direttive emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica negli anni 2002 e 2005 in tema di semplificazione del linguaggio delle pubbliche amministrazioni. Il sito web dell’ente è il mezzo primario di comunicazione, il più accessibile ed il meno oneroso, attraverso il quale l’amministrazione garantisce un’informazione trasparente ed esauriente circa il suo operato, promuove nuove relazioni con i cittadini, le imprese le altre PA, pubblicizza e consente l’accesso ai propri servizi, consolida la propria immagine istituzionale. Ai fini dell’applicazione dei principi di trasparenza e integrità, l’ente ha da tempo realizzato un sito internet istituzionale da tenere costantemente aggiornato. Nel corso del 2021 occorre dare attuazione all’obiettivo contenuto nel Dup 2021/2023 in ordine al necessario adeguamento del sito alla sopravvenuta normativa . La legge 69/2009 riconosce l’effetto di “pubblicità legale” soltanto alle pubblicazioni effettuate sui siti informatici delle PA. L’articolo 32 della suddetta legge dispone che “a far data dal 1° gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. L’amministrazione ha adempiuto al dettato normativo: l’albo pretorio è esclusivamente informatico. Il relativo link è ben indicato nella home page del sito istituzionale. Come deliberato dall’Autorità nazionale anticorruzione (legge 190/2012), per gli atti soggetti a pubblicità legale all’albo pretorio on line, nei casi in cui tali atti rientrino nelle categorie per le quali l’obbligo è previsto dalle legge, rimane invariato anche l’obbligo di pubblicazione in altre sezioni del sito istituzionale, nonché nell’apposita sezione “trasparenza, valutazione e merito” (oggi “amministrazione trasparente”). 61 L’ente è munito di posta elettronica ordinaria e certificata. Sul sito web, nella home page, è riportato l’indirizzo PEC istituzionale. Nelle sezioni dedicate alle ripartizioni organizzative sono indicati gli indirizzi di posta elettronica ordinaria di ciascun ufficio, nonché gli altri consueti recapiti (telefono, fax, ecc.). 15.ORGANIZZAZIONE Il Responsabile per la trasparenza: coordina, sovrintende e verifica l’attività dei responsabili dei servizi ; accerta la tempestiva pubblicazione da parte di ciascun ufficio; assicura la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni. Il responsabile per la trasparenza svolge stabilmente attività di controllo sull'adempimento degli obblighi di pubblicazione, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando all'organo di indirizzo politico, al Nucleo di valutazione , all'Autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione. Nell’ambito della programmazione delle risorse e degli obiettivi per l’anno 2020 sono definiti obiettivi, indicatori e puntuali criteri di monitoraggio e valutazione degli obblighi di pubblicazione e trasparenza. Analogamente si procederà per il 2021. L’adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicazione previsti dal decreto legislativo 33/2013 e dal presente programma, sono oggetto di controllo successivo di regolarità amministrativa come normato dall’articolo 147-bis, commi 2 e 3, del TUEL e dal regolamento sui controlli interni approvato dall’organo consiliare con deliberazione numero 41/2020 L’ente assicura conoscibilità ed accessibilità a dati, documenti e informazioni elencati dal legislatore e precisati dall’ANAC. Le limitate risorse dell’ente non consentono l’attivazione di strumenti di rilevazione circa “l’effettivo utilizzo dei dati” pubblicati. 16. MODALITÀ DI ATTUAZIONE L’Allegato numero 1, della deliberazione ANAC 28 dicembre 2016 numero 1310, integrando i contenuti della scheda allegata al decreto legislativo 33/2013, ha rinnovato la disciplina la struttura delle informazioni da pubblicarsi sui siti istituzionali delle pubbliche amministrazioni adeguandola alle novità introdotte dal decreto legislativo 97/2016. Come noto, il legislatore ha organizzato in sotto-sezioni di primo e di secondo livello le informazioni, i documenti ed i dati da pubblicare obbligatoriamente nella sezione «Amministrazione trasparente» 62 del sito web. La pubblicazione e l’aggiornamento dei dati, per ciascun livello previsto dalla sezione“ Amministrazione trasparente” con l’indicazione dei Servizi o Uffici cui compete l’individuazione e produzione dei contenuti ed i correlati riferimenti normativi, sono indicati nelle suddette tabelle , che costituiscono la schematica rappresentazione dell’organizzazione delle competenze in materia di trasparenza nel Comune di Veroli. I dati, le informazioni ed i contenuti sono inseriti ed aggiornati direttamente dalle Strutture Organizzative indicate nell’allegato stesso, sotto la responsabilità diretta dei Responsabili dei Servizi, che provvedono a verificarne la completezza e la coerenza con le disposizioni di legge. La normativa impone scadenze temporali diverse per l’aggiornamento delle diverse tipologie di informazioni e documenti. L’aggiornamento delle pagine web di “Amministrazione trasparente” può avvenire “tempestivamente”, oppure su base annuale, trimestrale o semestrale. L’aggiornamento di numerosi dati deve essere “tempestivo”. Il legislatore non ha però specificato il concetto di tempestività, concetto relativo che può dar luogo a comportamenti anche molto difformi. Pertanto, al fine di “rendere oggettivo” il concetto di tempestività, tutelando operatori, cittadini e amministrazione, si definisce quanto segue: è tempestiva la pubblicazione di dati, informazioni e documenti quando effettuata entro un mese dalla disponibilità definitiva dei dati, informazioni e documenti. L’articolo 43 comma 3 del decreto legislativo 33/2013 prevede che “i dirigenti responsabili degli uffici dell’amministrazione garantiscano il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge”. I responsabili della trasmissione dei dati sono individuati nei Responsabili dei servizi indicati nella tabella C) I responsabili della pubblicazione e dell’aggiornamento dei dati sono individuati nei Responsabili dei servizi indicati nella Tabella C). 17. LA “QUALITÀ DELLE INFORMAZIONI” Le PA devono garantire l’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l’omogeneità, la facile accessibilità e la conformità ai documenti originali in possesso dell’amministrazione, indicando la provenienza e la riutilizzabilità delle notizie pubblicate. I documenti, le informazioni e i dati sono pubblicati in formato di tipo aperto e sono riutilizzabili, senza ulteriori restrizioni diverse dall'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l'integrità. 63 I documenti, i dati e le informazioni oggetto di pubblicazione devono rimanere pubblicati per almeno cinque anni decorrenti dal primo gennaio dell’anno successivo a quello da cui decorre l’obbligo di pubblicazione. La pubblicazione deve essere assicurata, anche oltre questo termine, nel caso in cui l’atto continua a produrre i suoi effetti. Decorsi i cinque anni, le informazioni, i documenti e i dati devono essere conservati in un archivio all’interno della sezione “Amministrazione Trasparente”. Fanno eccezione le informazioni sui componenti degli organi di indirizzo politico da pubblicarsi solo per i tre anni successivi alla cessazione del mandato o dell'incarico, con l'ulteriore esclusione delle informazioni concernenti la situazione patrimoniale e (nei casi in cui ne sia stata consentita la pubblicazione) la dichiarazione del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, che sono pubblicate solo fino alla cessazione del mandato o dell'incarico e non sono trasferite nelle sezioni di archivio. Sono vietati filtri o altre soluzioni tecniche volti a impedire ai cittadini di effettuare ricerche all’interno della sezione. Denominata “Amministrazione Trasparente”. Le diverse sottosezioni devono essere di facile accesso e consultazione, accessibili da qualsiasi utente direttamente dall’albero di navigazione. L’obiettivo è sviluppare un costante miglioramento del portale istituzionale creato, garantendo lo sviluppo di ulteriori servizi per offrire ai cittadini l’accesso allo stesso in modo sempre più rapido ed efficiente. c) Miglioramento del linguaggio usato per la stesura degli atti L’amministrazione, nell’ambito del piano di formazione, intende attivare specifici percorsi formativi con l’obiettivo di migliorare la correttezza, chiarezza e leggibilità delle informazioni contenute negli atti amministrativi. L’obiettivo è perseguito anche attraverso gli strumenti (check-list) previsti nel piano annuale di auditing dell’ente. 8. Strumenti di verifica dell’efficacia delle iniziative La verifica dell’efficacia delle iniziative previste nel presente programma sarà effettuata mediante l’utilizzo degli strumenti di seguito elencati: a. monitoraggio degli strumenti di trasparenza/iniziative adottati al fine di favorire la diffusione della cultura della trasparenza, della legalità e lo sviluppo della cultura dell’integrità e pianificazione di ulteriori strumenti di trasparenza/iniziative da adottare; b. controllo della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dall’A.N.A.C. e da parte del Nucleo di Valutazione. 18) ACCESSO CIVICO Il d.lgs. 97/2016 ha poi provato a razionalizzare gli obblighi di pubblicazione vigenti mediante la concentrazione degli oneri gravanti sulle amministrazioni pubbliche, prevedendo, in alcuni casi, la sola pubblicazione di tabelle riassuntive in luogo della pubblicazione di documenti integrali e consentendo, ai sensi dell’art. 9-bis del d.lgs. 33/2013, introdotto dal d.lgs. 97/2016, di assolvere alla pubblicazione mediante la comunicazione dei dati, delle informazioni e dei documenti detenuti dall’Ente all’amministrazione titolare della corrispondente banca dati - qualora i dati stessi che l’ente è tenuto a pubblicare corrispondano a quelli già presenti nelle banche dati (indicate nell’allegato B) del d.lgs. 33/2013 – e pubblicando sul proprio sito istituzionale il solo collegamento ipertestuale a tali 64 banche dati. A fronte della rimodulazione della trasparenza on line obbligatoria, è stato introdotto, accanto all’accesso civico semplice, relativo a dati, informazioni ed atti, oggetto di pubblicazione obbligatoria nella sezione “Amministrazione trasparente”, che non risultassero pubblicati, e all’ accesso “documentale”(di cui alla L.241/90), una nuova tipologia di accesso, individuata dall’art. 5, comma 2, del D.Lgs. 33/2013, come modificato dall’art. 6 del D.Lgs. 97/2016, definita dall’ANAC, nelle apposite linee guida, quale “accesso generalizzato”: esso consiste nell’accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti, secondo quanto previsto dall'articolo 5-bis del D.lgs. 97/2016, al fine di “favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche , promuovere la partecipazione al dibattito pubblico”. Il decreto legislativo 33/2013, comma 1, del rinnovato articolo 5 prevede: “L'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione”. Mentre il comma 2, dello stesso articolo 5: “Allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico, chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione” obbligatoria ai sensi del decreto 33/2013. La norma attribuisce ad ogni cittadino il libero accesso ai dati elencati dal decreto legislativo 33/2013, oggetto di pubblicazione obbligatoria, ed estende l’accesso civico ad ogni altro dato e documento (“ulteriore”) rispetto a quelli da pubblicare in “amministrazione trasparente”. L’accesso civico “potenziato” investe ogni documento, ogni dato ed ogni informazione delle pubbliche amministrazioni. L’accesso civico incontra quale unico limite “la tutela di interessi giuridicamente rilevanti” secondo la disciplina del nuovo articolo 5-bis. L’accesso civico non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente: spetta a chiunque. Del diritto all’accesso civico è data ampia informazione sul sito dell’ente. 18.1) ACCESSO CIVICO AI SENSI DELL’ART. 5, COMMA 1, DEL D.LGS. N. 33/2013: L’ obbligo da parte del Comune di pubblicare documenti, informazioni o dati nel rispetto di quanto stabilito dal presente Piano e dalla normativa vigente comporta il diritto di chiunque di richiedere la pubblicazione dei medesimi nel caso in cui sia stata omessa. La richiesta di accesso civico non e’ sottoposta ad alcuna limitazione, non deve essere motivata, e’ gratuita e va presentata utilizzando la PEC, il fax od a mezzo posta ordinaria alternativamente : -al Servizio che detiene i dati, le informazioni o i documenti; --al Responsabile della trasparenza, indicato nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito web istituzionale. 65 Tutte le richieste di accesso pervenute al Comune dovranno essere evase dal Servizio che detiene i dati, le informazioni e i documenti. Se il documento, l’informazione o il dato richiesto risultano gia’ pubblicati nel rispetto della normativa vigente, il predetto Responsabile del servizio indica al richiedente il relativo collegamento ipertestuale; se ricevuta l’istanza, il responsabile verifica l’omessa pubblicazione, procede, entro trenta giorni, alla pubblicazione nel sito del documento, dell’informazione o del dato richiesto e lo trasmette contestualmente al richiedente, ovvero comunica l’avvenuta pubblicazione indicando il collegamento ipertestuale a quanto richiesto. Le istanze di accesso civico semplice saranno trasmesse per conoscenza dal Servizio competente al Responsabile per la trasparenza per l’aggiornamento del registro degli accessi; a tal fine sarà altresì cura del medesimo responsabile informare il responsabile della trasparenza dell’esito dell’istanza di accesso civico . 18.2) ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO DI CUI ALL’ART. 5, COMMA 2, DEL D.LGS. N. 33/2013: I due diritti di accesso, pur accumunati dal diffuso riconoscimento in capo a “chiunque”, indipendentemente dalla titolarita’ di una situazione giuridica soggettiva connessa, sono quindi destinati a muoversi su binari differenti come si ricava anche dall’inciso inserito all’inizio del comma 5 dell’art. 5 (“fatti salvi i casi di pubblicazione obbligatoria”) nel quale viene disposta l’attivazione del contraddittorio in presenza di controinteressati per l’accesso generalizzato. L’ accesso generalizzato si delinea come autonomo ed indipendente da presupposti obblighi di pubblicazione e come espressione, invece, di una liberta’ che incontra, quali unici limiti, da una parte, il rispetto della tutela degli interessi pubblici e/o privati indicati nell’art. 5 bis, commi 1 e 2, e, dall’altra, il rispetto delle norme che prevedono specifiche esclusioni (art. 5 bis, comma 3). La richiesta di accesso generalizzato va presentata all’ufficio che detiene i dati, le informazioni o i documenti ; solo qualora il cittadino non conosca il settore che detiene gli atti richiesti può essere presentata al responsabile per la Trasparenza. Tutte le richieste di accesso ai sensi dell’art. 5 comma 2 pervenute al Comune dovranno essere evase dal Servizio che detiene i dati, le informazioni e i documenti Il predetto ufficio informa il responsabile della trasparenza dell’esito dell’istanza pervenuta al fine dell’aggiornamento del registro degli accessi. Il richiedente, nei casi di diniego totale o parziale dell’accesso generalizzato o di mancata risposta entro il termine previsto dal comma 6 dell’articolo 5 , ovvero i controinteressati, nei casi di accoglimento della richiesta di accesso, possono presentare richiesta di riesame al Responsabile della trasparenza, che decide con provvedimento motivato entro il termine di venti giorni attraverso comunicazione diretta alla mail m.ranelli@comune.veroli.fr.it o al protocollo dell’ente. A norma del decreto legislativo 33/2013 in “amministrazione trasparente” sono pubblicati: i nominativi del responsabile della trasparenza e le modalità per l’esercizio dell’accesso civico. I dipendenti sono stati appositamente formati su contenuto e modalità d’esercizio dell’accesso civico, nonché sulle differenze rispetto al diritto d’accesso. 66 Il RPC può chiedere in ogni momento agli uffici informazioni sull’esito delle istanze di accesso civico. 19. ACCESSO DOCUMENTALE DI CUI AGLI ARTT. 22 E SS. DELLA LEGGE N. 241/1990: La finalita’ dell’ accesso documentale e’ differente da quella sottesa all’accesso generalizzato ed e’ quella di porre i soggetti interessati in grado di esercitare al meglio le facolta’ – partecipative e/o oppositive e difensive – che l’ordinamento attribuisce loro a tutela delle posizioni giuridiche qualificate di cui sono titolari. Il richiedente deve in questo caso dimostrare di essere titolare di un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale e’ richiesto l’accesso. 20. DATI ULTERIORI La pubblicazione puntuale e tempestiva dei dati e delle informazioni elencate dal legislatore è più che sufficiente per assicurare la trasparenza dell’azione amministrativa di questo ente. Pertanto, non è prevista la pubblicazione di ulteriori informazioni. Veroli 29 marzo 2021 IL RESPONSABILE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE (Il Segretario Generale) Dott. Patricia Palmieri 67 Tabella a) Mappatura dei processi -Analisi - Valutazione del rischio Area di rischio Macro-processo/Macro-attività Processi/attività collegati Servizio Valutazione del rischio Rischio potenziale per macro-processo/macro-attività Probabilità Impatto Totale PXI A Acquisizione e progressione del personale Acquisizione risorse umane Comandi da e per altri enti/datori di lavoro Risorse Umane 3,17 1,75 5,55 medio basso Inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della selezione Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Alterazione corretto svolgimento istruttoria Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni dei partecipanti alle procedure selettive Previsioni di requisiti di accesso "personalizzati" ed insufficienza di meccanismi oggettivi e trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire allo scopo di agevolare taluni soggetti Concorsi: espletamento e formazione graduatoria di merito Risorse Umane 2,33 2,00 4,67 medio basso Procedure di mobilità esterna ex art. 30 D.Lgs. 165/2001 Risorse Umane 1,67 1,75 2,92 trascurabile Procedura avviamento selezione per assunzione di personale a tempo determinato o indeterminato (ex legge n. 56/87) Risorse Umane 1,67 2,00 3,34 medio basso Procedura avviamento selezione per assunzione ex Legge 68/99 Risorse Umane 1,67 2,00 3,34 medio basso Selezione per tirocinanti e stagisti (risorse umane) Risorse Umane – Promozione Economica e Intercultura 2,50 1,50 3,75 medio basso Selezione dei volontari per il servizio civile Promozione Economica e Intercultura 2,50 1,50 3,75 medio basso Valutazioni Sistema di valutazione dei dipendenti Risorse Umane 1,67 1,75 2,92 trascurabile Progressioni economiche o di carriera accordate illegittimamente allo scopo di agevolare dipendenti/candidati particolari Indebito svolgimento delle procedure di valutazione allo scopo di agevolare o penalizzare taluni soggetti Sistema di valutazione dei dirigenti 1,67 1,75 2,92 trascurabile Autorizzazioni al personale Tutti i servizi 1,50 2,00 3,00 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Indebito svolgimento delle procedure di autorizzazione allo scopo di agevolare o penalizzare taluni soggetti Autorizzazione incarichi extra-istituzionali propri dipendenti Tutti i servizi 2,50 2,00 5,00 medio basso 68 B Contratti pubblici Programmazione gara Analisi e definizione di fabbisogni Tutti i servizi 3,17 2,25 7,13 rilevante Definizione dei fabbisogni non rispondente a criteri di economicità, efficienza ed efficacia ma per volontà di premiare interessi particolari Redazione ed aggiornamento del programma triennale per gli appalti di lavori Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 3,16 2,25 7,11 rilevante Abuso delle disposizioni che prevedono la possibilità di partecipazione dei privati all'attività di programmazione Approvazione progetti Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 3,16 2,25 7,11 rilevante Non tempestiva adozione e approvazione degli strumenti di programmazione Progettazione gara Nomina responsabile del procedimento Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Nomina RUP in potenziale conflitto di interesse rispetto ai soggetti partecipanti Individuazione strumento per affidamento Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Elusione delle regole di affidamento degli appalti Scelta procedura di aggiudicazione Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Abuso delle disposizioni in materia di determinazione del valore stimato del contratto al fine di eludere le disposizioni sulle procedure da porre in essere Predisposizione documentazione di gara Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti tecnico-economici dei concorrenti al fine di favorire un'impresa (es.: clausole dei bandi che stabiliscono requisiti di qualificazione) 69 Definizione criteri di partecipazione Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Utilizzo della procedura negoziata e abuso dell'affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine di favorire un'impresa Definizione criterio di aggiudicazione Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Uso distorto del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, finalizzato a favorire un'impresa Definizione criteri di attribuzione punteggio Tutti i servizi 3,5 2,25 7,88 rilevante Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni dei partecipanti alle procedure di affidamento Selezione contraente Pubblicazione bando di gara e gestione informazioni complementari Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Azioni e comportamenti tesi a restringere indebitamente la platea dei partecipanti alla gara Fissazione termini per ricezione offerte Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Nomina di commissari in conflitto di interesse o privi dei necessari requisiti Trattamento e custodia documentazione di gara Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Alterazione o sottrazione della documentazione di gara sia in fase di gara che in fase successiva di controllo. Nomina commissione di gara Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Applicazione distorta dei criteri di aggiudicazione della gara per manipolarne l’esito Valutazione offerte (inclusa verifica anomalia delle offerte) Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Elusione delle regole in materia di gestione di elenchi di albi e operatori B Aggiudicazione provvisoria Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante 70 Contratti pubblici Selezione contraente Annullamento della gara Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Gestione di elenchi/albi operatori economici Tutti i servizi 3,5 2,5 8,75 rilevante Verifica aggiudicazione e stipula del contratto Esclusioni Tutti i servizi 2,67 2,25 6,00 medio basso Formalizzazione aggiudicazione defintiva Tutti i servizi 2,67 2,25 6,00 medio basso Alterazione o omissione dei controlli e delle verifiche al fine di favorire un aggiudicatario privo dei requisiti Verifica requisiti ai fini stipula contratto Tutti i servizi 2,67 2,25 6,00 medio basso Manipolazione dei risultati delle verifiche al fine di escludere l'aggiudicatario e favorire i soggetti che seguono nella graduatoria Stipula del contratto ai sensi del comma 9 dell'Art. 11 del D. Lgs. 163/2006 Gare, Provveditorato e Contratti 3,00 2,00 6,00 medio basso Esecuzione del contratto Varianti in corso d'opera Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 2,25 5,63 medio basso Abuso nel ricorso alle varianti in corso d'opera al fine di favorire l'aggiudicatario Variazioni importo contratto nel limte del quinto in aumento o diminuzione Tutti i servizi 2,5 2,25 5,63 medio basso Mancata o insufficiente verifiche sullo stato di avanzamento dei lavori Subappalto Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 2,25 5,63 medio basso Elusione delle norme in materia di subappalto Accordi bonari Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 2,25 5,63 medio basso Mancate verifiche obbligatorie sul subappaltatore Atti di sottomissione Mobilità e Infrastrutture 2,50 2,25 5,63 medio basso Ricorso ai sistemi alternativi di risoluzione delle controversie per favorire l’esecutore 71 Concessione proroghe sui tempi di realizzazione dei progetti Tutti i servizi 2,5 2,25 5,63 medio basso Mancato rispetto degli obblighi di tracciabilità dei pagamenti Verifiche in corso di esecuzione Tutti i servizi 2,5 2,25 5,63 medio basso Pagamenti in corso di esecuzione Tutti i servizi 2,5 2,25 5,63 medio basso Gestione controversie Tutti i servizi 2,5 2,25 5,63 medio basso B Contratti pubblici Rendicontazione del contratto Collaudo opere pubbliche Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 1,75 4,38 medio basso Alterazioni o omissioni nell'attività di controllo Conformità/regolare esecuzione sevizi e forniture Tutti i servizi 2,83 2,00 5,67 medio basso Attribuzione incarico di collaudatore a soggetti compiacenti per ottenere il collaudo in assenza dei requisiti Rendicontazione lavori in economia Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 1,75 4,38 medio basso Mancata denuncia di difformità e vizi dell’opera. C Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario autorizzazioni ambientali Autorizzazioni allo scarico di acque reflue non in pubblica fognatura Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Autorizzazione in deroga ai limiti del regolamento per attività rumorosa temporanea Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Interpretazione indebita delle norme Autorizzazione paesaggistica Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio dell'autorizzazione Autorizzazione vincolo idrogeologico Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni soggetti 72 Gas tossici: rilascio e rinnovo patenti Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Area di rischio Impianti di telefonia mobile: istallazione, modifiche, comunicazioni (Autorizzazione) Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso SCIA Allestimento di una Mostra Mercato Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Alterazione o omissione delle verifiche e dei controlli al fine di favorire taluni soggetti Attività di acconciatori, estetisti, tatuaggio, piercing Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Alterazione corretto svolgimento istruttoria Attività ricettive di albergo, casa vacanze, residence, affittacamere, agriturismi Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Autonoleggi taxi-autorimesse e parcheggi: autonoleggio senza conducente Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Autonoleggi taxi-autorimesse e parcheggi: Autorimessa e parcheggio a pagamento per autoveicoli Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Uso di falsa documentazione Autorizzazioni per giochi leciti nei pubblici esercizi Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso C Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari SCIA Industrie insalubri Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Commercio ambulante: commercio ambulante itinerante (Tip. B) Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso 73 privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario Commercio ambulante: subentro nelle attività commerciali su aree pubbliche Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Commercio in sede fissa: comunicazione di nuove aperture, trasferimenti, ampliamenti fino a 300 mq di vendita Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Commercio in sede fissa: comunicazione di subentro nel commercio in sede fissa Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Edicole: autorizzazione apertura nuove edicole Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Edicole: comunicazione subingresso edicole Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Edicole: trasferimento Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Forme speciali di vendita: commercio elettronico, spacci interni, vendita per corrispondenza, commercio on line, vendita al domicilio del consumatore Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Giochi leciti e sale giochi Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Manifestazioni temporanee senza strutture Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Punti vendita non esclusivi di giornali e riviste Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Somministrazione di alimenti e bevande in locali pubblici e privati, riservati ad una cerchia determinata di persone (circoli, Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso 74 discoteche, musei, mense aziendali, etc.) Comunicazione attività edilizia libera Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Vendita diretta di prodotti agricoli: comunicazione vendita itinerante Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso C Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario SCIA Impianti di distribuzione di carburanti (SCIA) Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso Impianti di telefonia mobile: istallazione, modifiche, comunicazioni (SCIA) Governo del Territorio 3,33 1,75 5,83 medio basso autorizzazioni commerciali Commercio in sede fissa: autorizzazione di nuove aperture, trasferimenti e ampliamenti da 300 mq a 2500 mq di vendita Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Autonoleggi-taxi-autorimesse e parcheggi: Taxi, noleggio, conducente di autobus e Collaudo autovetture Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Interpretazione indebita delle norme Commercio ambulante: Rilascio autorizzazione e concessione posteggio commercio ambulante con posto fisso (Tip. A) Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio dell'autorizzazione Commercio in sede fissa: autorizzazione di nuove aperture, trasferimenti e ampliamenti oltre 2500 mq di vendita Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni soggetti 75 Impianti di distribuzione di carburanti (Autorizzazione) Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Abuso nel rilascio di autorizzazioni in ambiti in cui il pubblico ufficiale ha funzioni esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare taluni soggetti Vendita diretta di prodotti agricoli: comunicazione vendita in posteggi Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Abilitazione all'esercizio dell'attività di Interprete, Guida e Accompagnatore Turistico Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso autorizzazioni lavori Autorizzazione per lavori sottosuolo enti Mobilità e Infrastrutture 3,33 1,50 5,00 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Utilizzo falsa documentazione - Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Autorizzazioni lavori stradali eseguiti da terzi Mobilità e Infrastrutture 3,33 1,50 5,00 medio basso autorizzazione pubblico spettacolo Locali di pubblico spettacolo: apertura di locali di pubblico spettacolo discoteche, cinema, campi sportivi Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Mestieri girovaghi: allestimento di un circo; Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Interpretazione indebita delle norme Mestieri girovaghi: partecipazione alla fiera di Prato (giostre/spettacoli viaggianti) Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio dell'autorizzazione 76 C Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario autorizzazione pubblico spettacolo Mestieri girovaghi: spettacoli viaggianti e giostre Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni soggetti Agibilità per manifestazioni temporanee Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Abuso nel rilascio di autorizzazioni in ambiti in cui il pubblico ufficiale ha funzioni esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare taluni soggetti Autorizzazioni per giochi leciti nei pubblici esercizi Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso autorizzazioni sanitarie Autorizzazioni sanitarie: per la vendita funghi freschi Governo del Territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Autorizzazioni sanitarie: depositi di alimenti Governo del territorio 3,00 1,75 5,25 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Apertura, subentri, trasferimenti di farmacie Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Interpretazione indebita delle norme Apertura, modifica, trasferimento di strutture sanitarie private Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio dell'autorizzazione 77 Apertura, modifica, trasferimento di strutture socio assistenziali Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni soggetti Apertura e trasferimento di studi professionali Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Abuso nel rilascio di autorizzazioni in ambiti in cui il pubblico ufficiale ha funzioni esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare taluni soggetti Revisione pianta organica farmacie Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Autorizzazione per esumazione/estumulazione Servizi Demografici 2,33 1,00 2,33 trascurabile Autorizzazione per: trasporto salme fuori Comune Servizi Demografici 2,33 1,00 2,33 trascurabile Autorizzazione per cremazione Servizi Demografici 2,33 1,00 2,33 trascurabile Abilitazioni edilizie Permessi di costruire: istruttoria tecnica ai fini dell'ammissibilità dell'intervento Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Permessi di costruire: verifica completezza documentale e ricevibilità formale istanze Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Interpretazione indebita delle norme 78 C Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario Abilitazioni edilizie Condono edilizio: permessi di costruire in sanatoria Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio dell'autorizzazione Permessi di costruire in deroga Urbanistica 3,16 2,25 7,11 rilevante Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni soggetti Licenze per ascensori e montacarichi: assegnazione matricola Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Abuso nel rilascio di provvedimenti volti a favorire taluni soggetti Impianti all'interno degli edifici Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Comunicazione attività edilizia libera Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso permessi Autorizzazioni temporanee (giornaliere) accesso APU e ZTL Polizia Municipale 1,66 3,00 4,98 medio basso Interpretazione indebita delle norme Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Autorizzazioni Invalidi Polizia Municipale (Essegiemme) 2,33 3,00 6,99 rilevante Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio dell'autorizzazione 79 Abuso nel rilascio di autorizzazioni in ambiti in cui il pubblico ufficiale ha funzioni esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare taluni soggetti concessione in uso Concessione in convenzione impianti sportivi Gare, Provveditorato e Contratti 2,33 2,25 5,25 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Concessione utilizzo palestre Gare, Provveditorato e Contratti 2,33 1,75 4,08 medio basso Interpretazione indebita delle norme Concessione uso temporaneo porzioni di verde pubblico per manifestazioni o lavori Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Uso di falsa documentazione finalizzata al rilascio della concessione Commercio ambulante: concessione suolo pubblico per manifestazioni temporanee Governo del Territorio 2,67 1,75 4,67 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne allo scopo di agevolare taluni soggetti Concessione in uso spazi laboratorio del tempo-scuola di musica-officina giovani- urban center Promozione Economica e Intercultura 2,50 1,25 3,13 medio basso Alterazione corretto svolgimento delle procedura di pubblicità/informazione per restringere la platea dei potenziali destinatari a vantaggio di taluni soggetti Concessione spazi della circoscrizione Servizi Demografici 2,83 1,25 3,54 medio basso 80 C Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari privi di effetto economico diretto e immediato per il destinatario concessione in uso Concessione in uso e comodato Gabinetto Sindaco e Patrimonio 3,00 1,50 4,50 medio basso Concessioni temporanee su patrimonio indisponibile Gabinetto Sindaco e Patrimonio 3,66 1,25 4,58 ammissione Ammissione minori e adulti in strutture Sociale 1,83 1,75 3,21 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Ammissione minori nei servizi socio educativi e di socializzazione Sociale 1,83 1,75 3,21 medio basso Interpretazione indebita delle norme Iscrizione albo dei Soggetti Qualificati per il Servizio di Assistenza Domiciliare Sociale 3,00 1,75 5,25 medio basso Uso di falsa documentazione Iscrizione ai servizi integrativi Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni dei partecipanti alle procedure di affidamento Iscrizione al servizio di scuola dell'infanzia Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Alterazione corretto svolgimento delle procedure di pubblicità/informazione per restringere la platea dei potenziali destinatari a vantaggio di taluni soggetti 81 Iscrizione al servizio di asilo nido Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire alcuni soggetti Ammissione al Servizio Refezione Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Ammissione al Servizio Trasporto Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Iscrizione albo educatori a disposizione delle famiglie Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Iscrizione e cancellazione dalle liste elettorali Servizi Demografici 2,17 1,25 2,71 trascurabile Iscrizione nel registro della popolazione residente Servizi Demografici 2,67 3,00 8,00 rilevante Concessione Cittadinanza Servizi Demografici 3,33 1,00 3,33 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Interpretazione indebita delle norme – Uso di falsa documentazione – Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire taluni soggetti 82 Valutazioni Idoneità allogiativa Promozione Economica e Intercultura (Immigrazione) 3,00 1,00 3,00 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Interpretazione indebita delle norme – Uso di falsa documentazione – Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire taluni soggetti Registrazioni Atti di stato civile Servizi Demografici 2,33 1,25 2,92 trascurabile Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Interpretazione indebita delle norme – Uso di falsa documentazione – Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire taluni soggetti D Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto e immediato per il destinatario Contributi a persone fisiche Concessione dell'assegno di maternità Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Concessione dell'assegno per il nucleo familiare (almeno tre figli minori) Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Uso di falsa documentazione per agevolare taluni soggetti Concessione di contributi scanso sfratto Sociale 2,67 2,00 5,33 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni dei partecipanti alle procedure di affidamento Concessione di un contributo per l'abbattimento delle barriere architettoniche Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità della selezione 83 Contributo per costo operatore di sostegno Sociale 1,83 1,75 3,20 medio basso Abuso nell'adozione di provvedimenti aventi ad oggetto le condizioni di accesso alle opportunità pubbliche al fine di agevolare taluni soggetti Contributo per famiglie indigenti Sociale 1,83 2,00 3,67 medio basso Definizione di requisiti di accesso tali da agevolare taluni soggetti Contributo per il canone di locazione L.431/98 Sociale 2,50 1,50 3,75 medio basso Contributo spese soggiorno vacanze invalidi Sociale 1,83 2,00 3,67 medio basso Erogazione assegno di cura Sociale 2,50 1,25 3,13 medio basso Erogazione provvidenze studenti scuole elementari medie superiori alunni Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Contributi per danni Mobilità e Infrastrutture 2,33 1,25 2,91 trascurabile contributi per l'integrazione al canone di locazione ex L. 431/1998 Sociale 2,50 1,50 3,75 medio basso Concessione patrocini Valutazione Promozione Economica Tutti i servizi 2,50 1,25 3,13 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Uso di falsa documentazione – Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire taluni soggetti 84 D Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto e immediato per il destinatario Concessioni agevolazioni economiche Esenzione pagamento quote di frequenza (Sport) Gare Provveditorato e Contratti (Sport) 2,17 1,50 3,25 medio basso Interpretazione indebita delle norme – Uso di falsa documentazione Esenzione pagamento quote di frequenza (Scuola di Musica) Promozione Economica e Intercultura 2,50 1,25 3,13 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Concessione plessi per Estate Ragazzi Pubblica Istruzione 2,50 1,25 3,13 medio basso Accordi collusivi per riconoscere esenzioni non dovute contributi a persone giuridiche riconosciute e non (regolamento comunale interno) Governo del Territorio – Servizi che erogano contributi 2,17 2,00 4,33 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Uso di falsa documentazione – Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare taluni soggetti – Inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità delle procedure – Abuso nell'adozione di provvedimenti aventi ad oggetto le condizioni di accesso alle opportunità pubbliche al fine di agevolare taluni soggetti Istruttoria tecnica su richieste contributi società sportive concessionarie Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,50 1,75 4,38 medio basso contributi su convenzione Governo del Territorio (Servizio Ambiente) – Urbanistica 2,83 1,75 4,96 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Uso di falsa documentazione – Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare taluni soggetti – Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire taluni soggetti 85 contributi su leggi regionali Pubblica Istruzione 2,50 3,50 8,75 rilevante Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Uso di falsa documentazione – Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare taluni soggetti – Inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità delle procedure assegnazione alloggi Assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica Sociale 3,67 1,50 5,50 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Assegnazione di diverso alloggio Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) (cambio alloggio) Sociale 3,33 1,75 5,83 medio basso Interpretazione indebita delle norme Autorizzazione all'ospitalità all'interno degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Sociale 2,17 1,75 3,79 medio basso Uso di falsa documentazione Avvisi pubblici per l'assegnazione in locazione di alloggi a canone convenzionato Sociale 3,17 1,50 4,75 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne per agevolare e/o penalizzare taluni dei partecipanti alle procedure di affidamento Bandi provinciali, generali e speciali per l'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Sociale 3,33 1,75 5,83 medio basso Abuso nell'adozione di provvedimenti aventi ad oggetto le condizioni di accesso alle opportunità pubbliche al fine di agevolare taluni soggetti Bando per il cambio alloggio all'interno del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Sociale 3,33 1,75 5,83 medio basso Abuso nell'adozione di provvedimenti volti a favorire alcuni soggetti Sistemazione in struttura o alloggi di soggetti in situazione di emergenza alloggiativa e revoca della stessa Sociale 3,00 1,50 4,50 medio basso 86 E Provvedimenti restrittivi della sfera giuridica dei destinatari Annullamento permessi di costruire Governo del Territorio 2,17 1,75 3,79 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Abuso nell'utilizzo delle funzioni autoritative al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Espropri Espropri per opere pubbliche e opere private di pubblica utilità Gare, Provveditorato e Contratti 2,00 3,00 6,00 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Abuso nell'utilizzo delle funzioni autoritative al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Ordinanze Ordinanze in materia di impianti termici Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Ordinanze in materia di inquinamento acustico Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Ordinanze in materia di inquinamento atmosferico Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Abuso nell'utilizzo delle funzioni autoritative al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Ordinanze in materia di inquinamento elettromagnetico Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Ordinanze in materia di inquinamento idrico Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Ordinanze in materia di rifiuti Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Ordinanze, revoche, sospensioni, decadenze e diffide in materia di attività economiche Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Ordinanze, revoche, sospensioni, decadenze e diffide in materia di attività economiche Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Ordinanze per eliminazione pericolose situazioni Sociale 2,17 1,50 3,25 medio basso 87 igienico sanitarie, di degrado urbano, etc. Occupazione d'urgenza Occupazione d'urgenza per opere pubbliche Gare, Provveditorato e Contratti 2,00 3,00 6,00 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Abuso nell'utilizzo delle funzioni autoritative al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Decadenza o revoca dall'assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) Sociale 3,17 1,75 5,54 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti– Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Abuso nell'utilizzo delle funzioni autoritative al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti Costituzione di servitù passive Mobilità e Infrastrutture 2,33 1,50 3,50 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Abuso nell'utilizzo delle funzioni autoritative al fine di agevolare o penalizzare taluni soggetti F Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio atti di gestione del patrimonio immobiliare Acquisizioni gratuite di aree a scomputo oneri di urbanizzazione e costituzione di servitù ad uso pubblico Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,50 1,25 3,13 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Acquisto beni immobili Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,50 1,25 3,13 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne allo scopo di agevolare taluni soggetti Alienazione di beni immobili (aree e costruzioni) Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,83 1,25 3,54 medio basso Inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e dell'imparzialità delle procedure 88 Assunzione in locazione di beni immobili privati Gabinetto Sindaco e Patrimonio 3,00 1,50 4,50 medio basso Definizione di requisiti di accesso tali da agevolare taluni soggetti Permuta di beni immobili Gabinetto Sindaco e Patrimonio 3,33 1,25 4,16 medio basso Dismissione e alienazione beni immobili Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,66 1,25 3,33 medio basso Declassificazione dei beni del demanio al patrimonio L.126/68 e da patrimonio indisponibile a disponibile Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,00 1,25 2,50 trascurabile Locazioni attive, concessione spazi, convenzioni attive per uso commerciale del patrimonio immobiliare Gabinetto Sindaco e Patrimonio 3,00 1,50 4,50 medio basso indebitamento (acquisizione risorse finanziarie) Finanze e Tributi 2,67 1,75 4,67 medio basso Uso di falsa documentazione – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Assoggettamento a minacce o pressioni esterne allo scopo di favorire taluni soggetti rimborsi Gestione rimborsi per assenze asilo-nido Pubblica Istruzione 3,00 1,25 3,75 medio basso Interpretazione indebita delle norme – Uso di falsa documentazione Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Accordi collusivi per riconoscere rimborsi non dovuti Rimborsi a società sportive per spese di manutenzione straordinaria Gabinetto Sindaco e Patrimonio 2,66 2,75 7,32 rilevante atti di gestione delle entrate Procedure di accertamento Tutti i servizi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Procedure di riscossione Tutti i servizi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria 89 Procedure di versamento Finanze e Tributi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Alterazione o omissione delle procedure di gestione delle entrate allo scopo di favorire taluni soggetti Gestione residui attivi Tutti i servizi – Finanze e Tributi 1,83 1,25 2,29 trascurabile F Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio atti di gestione delle spese Procedure di impegno Tutti i servizi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Procedure di liquidazione Tutti i servizi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Procedure di ordinazione Tutti i servizi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Alterazione o omissione delle procedure di gestione delle spese allo scopo di favorire taluni soggetti Procedure di pagamento Finanze e Tributi 1,83 1,25 2,29 trascurabile Gestione residui passivi Tutti i servizi – Finanze e Tributi 2,00 1,00 2,00 trascurabile maneggio di denaro e valori pubblici Agenti contabili – Finanze e Tributi 3,00 1,25 3,75 medio basso Distorsione denaro e valori pubblici dalle finalità pubbliche risarcimenti Gestione pacchetto assicurativo: fase conclusiva Gare, Provveditorato e Contratti 3,33 1,50 5,00 medio basso Accordi collusivi a danno di compagnie assicurative Gestione pacchetto assicurativo: fase istruttoria a seguito di richiesta danni sinistro stradale Gare, Provveditorato e Contratti 3,83 1,50 5,75 rilevante Uso di falsa documentazione Gestione pacchetto assicurativo: fase liquidazione sinistro Gare, Provveditorato e Contratti 3,83 1,75 6,71 rilevante Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria 90 G Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni accertamento infrazioni Controlli e accertamenti di infrazione in materia di: ambiente-edilizia Polizia Municipale 2,16 3,00 6,48 rilevante Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Controlli e accertamenti di infrazione in materia di: commercio Polizia Municipale 2,16 3,00 6,48 rilevante Interpretazione indebita delle norme Accertamento di infrazione a leggi o regolamenti Polizia Municipale 2,17 3,50 7,58 rilevante Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne volte ad evitare l'accertamento dell'infrazione o l'accertamento di una infrazione meno grave Procedimenti relativi ad infrazioni di norme in materia di igiene e sanità Polizia Municipale 2,50 2,75 6,88 rilevante Procedimenti relativi ad infrazioni della L.R. 51/2009 (Strutture sanitarie private) Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Procedimenti relativi ad infrazioni di norme in materia di autorizzazioni di strutture socio assistenziali Sociale 2,00 1,75 3,50 medio basso Abusi edilizi Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso G Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni attività sanzionatoria L. 689/81 riscossione sanzioni per inosservanza della normativa in materia di inquinamento acustico Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria L. 689/81 riscossione sanzioni per inosservanza della normativa in materia di: inquinamento atmosferico, abbandono di rifiuti, impianti termici, inquinamento idrico Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Interpretazione indebita delle norme 91 Sanzioni paesaggistiche su abusi edilizi Governo del Territorio 1,83 2,00 3,67 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne volte ad evitare il pagamento della sanzione o in forma ridotta rispetto a quanto dovuto controllo servizi esternalizzati Gestione contratto di servizio Tutti i servizi che gestiscono servizi esternalizzati 2,83 2,25 6,38 rilevante Alterazione o omissione dell'attività di controllo e delle verifiche al fine di favorire taluni soggetti Gestione e controllo depositeria comunale Polizia Municipale 3,16 2,25 7,11 rilevante Interpretazione indebita delle norme Gestione procedimento sanzionatorio amministrativo e controllo attività esternalizzate Polizia Municipale 2,16 2,50 5,40 medio basso controllo a campione autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive atti di notorietà Controlli delle autocertificazioni Tutti i servizi 2,33 1,75 4,08 medio basso Uso di falsa documentazione Controlli su agevolazioni "tariffarie e su provvidenze" in base all'ISEE Pubblica Istruzione – Sociale 2,50 1,25 3,13 medio basso Alterazione o omissione dell'attività di controllo e delle verifiche al fine di favorire taluni soggetti accertamento morosità/evasione Rilevazione morosità utenti scuola di musica Promozione Economica e Intercultura 1,83 1,25 2,29 trascurabile Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria 92 Rilevazione morosità (Sport) Gare, Provveditorato e Contratti 1,83 1,25 2,29 trascurabile Alterazione o omissione dell'attività di controllo e delle verifiche al fine di favorire taluni soggetti Controllo evasione obbligo scolastico Pubblica Istruzione 2,67 1,25 3,33 medio basso H Pianificazione urbanistica Convalida lottizzazioni Mobilità e Infrastrutture 2,16 1,75 3,78 medio basso Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria Convalida opere urbanizzazione privata e svincolo garanzie Mobilità e Infrastrutture 2,16 1,75 3,78 medio basso Interpretazione indebita delle norme Accordi di programma Mobilità e Infrastrutture – Urbanistica 2,66 2,25 5,99 medio basso Uso di falsa documentazione Piani di miglioramento agricolo PMAA ' Piani di miglioramento agricolo ambientale < 650 mc Urbanistica 2,33 2,00 4,66 medio basso Assoggettamento a minacce e/o pressioni esterne al fine di agevolare taluni soggetti PMAA Piani di miglioramento agricolo ambientale > 650 mc Urbanistica 2,33 2,00 4,66 medio basso Piani urbanistici promossi da privati Piani di recupero P.d.R e di lottizzazione P.L. Urbanistica 3,33 3,75 12,49 rilevante Piani attuativi Piani attuativi e varianti urbanistiche di iniziativa pubblica Urbanistica 2,33 2,75 6,41 rilevante Valutazione impatto ambientale Governo del Territorio 3,33 2,00 6,67 rilevante Valutazione ambientale strategica Governo del Territorio 3,33 2,00 6,67 rilevante I Incarichi professionali esterni Tutti i servizi 3,50 2,00 7,00 rilevante Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – 93 Incarichi e nomine Incarichi esterni ex art. 7 D.lgs 165/2001 Collaborazioni coordinate e continuative Sportello Europa – Rete Civica 2,67 2,00 5,34 medio basso Ricorso agli incarichi esterni in presenza della professionalità all'interno dell'ente - Definizione di requisiti ad personam allo scopo di agevolare taluni soggetti Incarichi di progettazione ex art. 90 D. Lgs. 163/2006 Incarichi di progettazione fino a 100.000 euro Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 2,00 5,00 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Ricorso agli incarichi esterni in presenza della professionalità all'interno dell'ente – Mancata rotazione dei professionisti nell'affidamento dell'incarico Incarichi di progettazione oltre 100.000 euro Lavori Pubblici/Mobilità e Infrastrutture 2,50 2,00 5,00 medio basso Nomine in società ed enti di diritto privato in controllo pubblico partecipate Partecipazioni in enti e società – Gabinetto Sindaco 3,17 1,50 4,75 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Nomina di soggetti non in possesso dei requisiti previsti dalla legge L Affari legali e contenzioso Contenzioso Contenzioso in materia di attività commerciali: contenzioso su sanzioni amministrative in materia di autorizzazioni sanitarie Governo del Territorio 2,17 2,00 4,33 medio basso Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti Contenzioso in materia di sanzioni amministrative Polizia Municipale 2,00 2,50 5,00 medio basso Ricorso ai sistemi alternativi di risoluzione delle controversie per favorire taluni soggetti Gestione del contenzioso attivo e passivo in cui l'ente è parte Avvocatura 2,50 4,00 10,00 rilevante Incarichi Affidamento rappresentanza legale dell'ente ad avvocati esterni Avvocatura 3,00 2,50 7,50 rilevante Indebita interpretazione delle norme al fine di agevolare taluni soggetti – Alterazione corretto svolgimento dell'istruttoria – Ricorso agli incarichi esterni in presenza della professionalità 94 Affidamento consulenze tecniche di parte Avvocatura 3,16 1,75 5,53 medio basso all'inteno dell'ente - Definizione di requisiti ad personam allo scopo di agevolare taluni soggetti M Gestione dei rifiuti affidamento appalti Predisposizione documentazione di gara Ambiente 3,00 3,50 10,50 rilevante In osservanza delle regole procedurali a garanzia di trasparenza e imparzialità nella selezione dell’aggiudicatario al fine di favorire soggetti particolari Servizio Smaltimento rifiuti verifica in corso di esecuzione. Pagamenti in corso di esecuzione. Gestione controversie non corretta geestione dello smaltimento dei rifiuti 95 Tabella b) Trattamento del rischio - Misure MIsura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 1) Distinzione tra responsabile del procedimento (istruttore) e responsabile dell’atto (funzionario sottoscrittore) La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Ha, infatti, lo scopo di migliorare il controllo interno sugli atti in fase preventiva e la trasparenza delle procedure: occorre che un procedimento, soprattutto se classificato a rischio, non veda un unico soggetto che ne cura l’intero iter dall’avvio al rilascio del provvedimento. Compatibilmente con le esigenze organizzative dell’ente, ogni funzionario indica per ciascun procedimento di competenza degli Uffici diretti, quale sia il Responsabile del procedimento, dandone diffusione attraverso il sito del Comune nell’apposita sezione “Amministrazione trasparente” e secondo le previsioni della Sezione della trasparenza di cui alla successiva lettera “c”. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 6 legge 241/90 2) Attestazione nel corpo del provvedimento amministrativo da parte del responsabile del procedimento e del funzionario responsabile circa l’assenza di conflitto d’interessi ex art. 6bis della Legge 241/1990 come introdotto dalla Legge 190/2012 La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende prevenire ed evitare il conflitto di interessi. La violazione del conflitto di interessi può ingenerare comportamenti corruttivi. Funzionari/Responsabili di procedimento A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 6bis legge 241/90- Codice di comportamento Comune di Veroli - D.P.R. n. 62/2013 3) Conclusione dei procedimenti nei tempi previsti dalla legge e attivazione delle previsioni di cui agli articoli 2 e 2 bis della L. 241/1990 La misura assicura il buon andamento dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende evitare la protrazione illegittima dei tempi di conclusione dei procedimenti che, in alcuni casi, può essere strumentale rispetto a comportamenti non conformi. La misura prevede, poi, , in caso di ritardo non giustificato, secondo le forme che andranno appositamente regolamentate l’attivazione del meccanismo di avocazione, al fine di concludere un procedimento nei tempi previsti, in caso di ritardo non giustificato. Funzionari/Responsabili di procedimento A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) –L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Piano comunale anticorruzione - Artt. 2 e 2bis della L. 241/90 96 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 4) Rotazione periodica del Responsabile del procedimento La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97 comma 2, della Costituzione). La misura ha come obiettivo quello di evitare che una funzione dell’Ente vada, nel tempo, a identificarsi con il dipendente che la svolge e che si creino relazioni particolari tra i destinatari dei provvedimenti e il personale degli Uffici interessati. Ogni responsabile attua la rotazione almeno ogni 3 anni per le posizioni maggiormente a rischio. Dell’avvenuta attuazione il responsabile di po informa tempestivamente il Responsabile della prevenzione della corruzione. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 1 legge 190/2012 - Piano Nazionale Anticorruzione 5) Rotazione periodica dei funzionari La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di -Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura ha come obiettivo quello di evitare che una funzione dell’Ente vada, nel tempo, a identificarsi con il dipendente che la svolge e che si creino relazioni particolari tra i destinatari dei provvedimenti e il personale degli Uffici interessati. Per le posizioni maggiormente a rischio, compatibilmente con le esigenze organizzative dell’ente sarà attuata con le modalità di cui al punto 9.3.8 Sindaco A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art.1 legge 190/2012 - Piano Nazionale Anticorruzione PTPCT 6) Rotazione periodica del Responsabile della prevenzione della corruzione La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende favorire un periodico ricambio nella funzione di Responsabile della prevenzione della corruzione. Ogni 3 anni, il Sindaco individua un nuovo responsabile della prevenzione della corruzione. Il Responsabile non può coincidere con una posizione dirigenziale connotata da rischio elevato. Sindaco A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 1 legge 190/2012 - Piano Nazionale Anticorruzione PTPCT 97 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 7) Rispetto della distinzione tra attività di indirizzo politico e attività gestionale La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) e riafferma il principio che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98, comma 1, della Costituzione). Occorre profonda collaborazione tra gli Amministratori e il personale del Comune, nel rispetto però dei rispettivi ruoli ricoperti e delle funzioni e responsabilità che la legge assegna. Una indebita interferenza nelle diverse funzioni che la legge assegna a costoro può favorire comportamenti non conformi. Amministratori e personale A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 98, comma 1, della Costituzione - D. Lgs. n. n. 267/2000 8) Rispetto delle azioni in materia di pubblicità e trasparenza di cui alla sezione trasparente e al decreto legislativo n. 33/2013 La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Il presente Piano di prevenzione della corruzione individua nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità una leva fondamentale per la prevenzione di fenomeni corruttivi. Maggiore è la trasparenza, maggiore è anche il controllo sociale sull’attività. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - D. Lgs. n. n.33/2013. PTPCT 9) Utilizzo dei risultati del rapporto sui controlli interni - di cui al vigente Regolamento sui controlli interni per la redazione dei provvedimenti amministrativi La misura assicura il buon andamento dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende migliorare la qualità dei provvedimenti amministrativi attraverso l’utilizzo dei risultati sul controllo inviati ai responsabili di po . Maggiore è la correttezza - anche formale -del provvedimento amministrativo, minori sono il contenzioso e il rischio di condotte non conformi. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione- --Regolamento controlli interni del Comune di Veroli---Piano dei controlli annuale 98 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 10) Rispetto delle previsioni del Codice comportamentale del Comune La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) e riafferma il principio che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98, comma 1, della Costituzione). Il rispetto del Codice comportamentale del Comune è una leva fondamentale per la prevenzione di fenomeni corruttivi. Si rinvia ai contenuti del Codice per gli specifici doveri cui attenersi. Funzionari e tutto il personale A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 54 D. Lgs. n. 165/2001 - Legge n. 190/2012 - DPR 62/2013 - Codice di comportamento del Comune di Veroli 11) Obbligo di segnalazione di possibili anomalie da parte del personale del Comune. La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). E’ indispensabile il contributo di tutti ai fini dell’emersione di comportamenti non conformi ai principi del buon andamento della Pubblica Amministrazione. La prevenzione dei fenomeni corruttivi è attività che deve essere svolta da tutto il personale, proprio al fine di favorire un ambiente di diffusa percezione della necessità del rispetto della legge. Come previsto dal Codice comportamentale del Comune il segnalante è tutelato da varie misure di protezione come analiticamente descritto ai Punti 8.4.1 e 9.3.11. Tutto il personale A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 54 D. Lgs. n. n. 165/2001 - Legge 190/2012 - DPR 62/2013 - Codice di comportamento Comune di Veroli PTPCT 99 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 12) Misure tese a garantire il rispetto delle previsioni normative in tema di proroghe e rinnovi-misure di controllo, misure di trasparenza e di formazione per promuovere l’etica e gli standard di comportamento La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Il ricorso a proroghe o rinnovi va limitato ai casi previsti dalla legge, al fine di non incorrere in responsabilità amministrativa, disciplinare o penale. Non è conforme una proroga che derivi da ritardi nell’effettuazione della procedura di gara, imputabili agli uffici. L’illegittima concessione di proroghe o l’illegittima attivazione di rinnovi possono configurare comportamenti di natura corruttiva. Funzionari B) Processo /attività Esecuzione contratto - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei contratti 13)Misure tese ad assicurare la trasparenza e il controllo nelle programmazione delle opere pubbliche La misura tende a ovviare alla possibile mancanza di sufficiente precisione nella pianificazione delle tempistiche di esecuzione dei lavori, che consenta all'impresa di non essere eccessivamente vincolata ad un'organizzazione precisa dell'avanzamento dell'opera, creando in tal modo i presupposti per la richiesta di eventuali guadagni extra da parte dello stesso esecutore. Funzionari e rup B) Processo /attività fase redazione cronoprogramma - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei contratti -PTPCT 14) misure tese ad assicurare la trasparenza e il controllo della normativa in tema di incarichi extra-ufficio La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) e riafferma il principio che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98, comma 1, della Costituzione). La misura ha come obiettivo quello di evitare che vengano assentiti incarichi con potenziale conflitto di interessi e tali da poter configurare anche comportamenti di natura corruttiva. Tutto il personale A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 98, comma1, della Costituzione - DPR. 62/2013 - Codice di comportamento del Comune di Veroli – Regolamento comunale in materia di incarichi extra – ufficio ai dipendenti comunali G.C.173/20 100 15) Misure tese ad assicurare la trasparenza e la regolamentazione/standardizzazione dei procedimenti nella gestione della cassa economale La misura elimina la discrezionalità nella gestione ed utilizzo per finalità improprie Economo comunale F) Processo attività Gestione della Cassa Economale Art. 97, comma 2, della Costituzione PTPCT 16) Obbligo di riscossione tempestiva delle entrate e dei canoni di competenza dell’ente e di recupero coattivo delle morosità. La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Evita che possano generarsi a vantaggio dei debitori “canali preferenziali” tali da rallentare o rinviare i pagamenti dovuti nei confronti del Comune. L’inerzia rispetto agli obblighi di accertamento e di avvio delle procedure di riscossione coattiva è fonte anche di responsabilità amministrativa. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) Regolamenti comunali sulle entrate - Art. 97, comma 2, della Costituzione PTPCT 101 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 17) Esposizione cartellino identificativo o di targhe nelle postazioni di lavoro per i dipendenti “che svolgono attività a contatto con il pubblico” La misura assicura l’imparzialità dell’azione Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La conoscenza da parte degli utenti del nominativo del dipendente favorisce la trasparenza e la comunicazione con gli stessi. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) - L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - D. Lgs. n. 150/2009 18) Puntuale utilizzo delle check-list del sistema di controllo interno per la predisposizione degli atti amministrativi La misura assicura il buon andamento dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende migliorare la qualità dei provvedimenti amministrativi attraverso l’utilizzo, in fase di predisposizione dei provvedimenti amministrativi, delle apposite check-list di cui ad apposito atto organizzativo del segretario come riportato al punto 9.3.12 al fine di evitare comportamenti non conformi Tutto il personale A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Regolamento comunale sui controlli interni - Piano annuale dei controlli 19) attivazione controllo a campione dei requisiti per l'apertura degli esercizi commerciali La misura assicura il buon andamento dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Funzionari – C) – D) – Art. 97, comma 2, della Costituzione Regolamenti comunali e leggi di settore 102 20) regolamentazione/standardizzazione del processo di concessione in utilizzo di strutture e immobili di proprietà comunali La misura assicura il buona andamento e l’imparzialità dell’azione Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) attraverso il ricorso a Regolamentazione che individui i presupposti per le assegnazioni , ivi comprese quelle a titolo gratuito. Funzionari -C) -D) Art. 97, comma 2 della Costituzione Regolamenti comunali 21) Misure tese ad assicurare la trasparenza; misure di controllo; misure di disciplina del conflitto di interessi; misure di formazione; misure tese a definire e promuovere l'etica e gli standard di comportamento per assicurare il compimento degli atti processuali nel rispetto delle scadenze previste e la gestione delle transazioni in modo vantaggioso per l’ente Misure tesa a garantire la gestione del contenzioso in modo funzionale al raggiungimento degli interessi del comune Settore Avvocatura e Funzionari dei vari settori L Contenzioso Articolo 97 Costituzione Codice dei contratti Regolamento avvocatura comunale art.90 d.l.90/2014 G.C. n. 166 del 17/12/2020 22) Misure tese ad assicurare la standardizzazione dei processi e informatizzazione banche dati collegate alle attività esternalizzate di recupero morosità -Misure tese ad assicurare la trasparenza; misure di controllo. La misura tende ad evitare omissione o ritardo degli atti di accertamento tributario ed il mancato controllo dell’attività ditta incaricata Funzionario responsabile tributi F Accertamento delle entrate tributarie Articolo 97 Regolamenti tributari comunali 103 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 23) Attivazione di controlli a campione sul 10% delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio rese dagli utenti La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura tende a evitare che si possano verificare abusi nell’ambito degli strumenti di semplificazione amministrativa. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - DPR 445/2000 24)Misure tese ad assicurare la trasparenza ; misure di controllo nella approvazione delle varianti; La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli . tende ad evitare l’indebita introduzione di varianti durante la fase esecutiva del contratto, al fine di consentire all’appaltatore di recuperare il ribasso effettuato in sede di gara o di conseguire guadagni ulteriori, addebitabili in particolar modo alla sospensione dell'esecuzione del lavoro o del servizio durante i tempi di attesa dovuti alla redazione della perizia di variante. Funzionari tecnici e Rup B) Processo Attività Fase variante in corso di esecuzione del contratto - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Piano Nazionale Anticorruzione codice dei contratti PTPCT 25)Misure per il controllo dell’assenza di conflitto di interessi da parte del personale interessato alla predisposizione di atti La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) onde evitare indicazioni di specifiche tecniche discriminatorie o potenzialmente riscontrabili in singoli operatori Funzionari e Rup B Processo attività predisposizione di atti e documenti di gara Art. 97, comma 2, della Costituzione Codice dei Contratti 26) Per acquisizioni di beni servizi e lavori negli affidamenti sottosoglia: Misure tese ad assicurare la trasparenza; misure di formazione; misure di controllo; elenchi degli operatori economici. ricorso al mercato elettronico e convenzioni consip La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende favorire, (attraverso il ricorso alla preventiva indagine di mercato, al mepa, alle convenzioni consip, al rispetto dell’obbligo di motivazione per la scelta del tipo di affidamento ) la libera concorrenza e l’affidamento all’offerta migliore. Non appare compatibile con l’ordinamento della PA il riferimento a imprese di “fiducia” se non nell’ambito dell’avvenuta preventiva predisposizione degli albi dei fornitori. Il ricorso sistematico agli affidamenti diretti può essere connesso con comportamenti non conformi di affidamento. La misura tende ad evitare l’elusione delle regole di evidenza pubblica, mediante l'improprio utilizzo della procedura negoziata o dell'affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge, nonché il mancato rispetto del principio di rotazione e l’ illegittimo frazionamento. Funzionari e Responsabili del procedimento B) Macro Processo/macro Attività Scelta del contraente - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Piano Nazionale Anticorruzione - Codice dei Contratti 104 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 27) Per gli affidamenti diretti : obbligo di una adeguata motivazione e della rotazione dei soggetti affidatari in via diretta, attraverso la predisposizione di un albo dei prestatori/fornitori consultabili sul sito del Comune. La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Al fine di perseguire le medesime finalità di cui al punto precedente, per gli affidamenti diretti sono necessarie una dettagliata motivazione nella determinazione dirigenziale, in merito al contraente prescelto e una rotazione tra i possibili affidatari attraverso la predisposizione di un albo dei prestatori/fornitori. Funzionari e responsabili del procedimento B) Macro Processo/macro Attività Scelta del contraente - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti -PNA 28) Controllo, attenta e puntuale valutazione di risorse disponibili, dei tempi di attuazione e degli interventi da realizzare La misura assicura la corretta definizione di priorità e fabbisogni in fase di programmazione in particolar modo per quanto riguarda la correlazione tra risorse disponibili, tempi e interventi da realizzare Responsabili programma LLPP e programma acquisti beni e servizi B) Macro processo/macro attività Programmazione gara Attività collegate analisi dei fabbisogni nelle acquisizioni di beni servizi lavori Art. Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti 105 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 29)Meccanismi di Controllo dei Requisiti di Qualificazione appalti La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli attraverso la corretta individuazione criteri e requisiti di partecipazione e la completa e corretta predisposizione della Documentazione di gara; la pubblicità della procedura; e corretta valutazione degli esiti dei controlli sul possesso dei requisiti di partecipazione Funzionari /rup B) Macro processo/Macro attività Progettazione gara Selezione del contraente - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Piano Nazionale Anticorruzione 30) Divieto di frazionamento del valore dell’appalto La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Il frazionamento del valore degli appalti è statisticamente, a livello nazionale, lo strumento più utilizzato per favorire affidamenti diretti. Funzionari /rup B) Macro processi Macro attività Progettazione gara Selezione del contraente Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti - PNA 31) Ricorso a Consip e al MEPA per forniture e servizi per acquisizioni sottosoglia comunitaria La misura assicura il buon andamento dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Trattasi di misura prevista come obbligatoria dalla legge: se disattesa apre la strada a diverse tipologie di responsabilità. Funzionari/rup B) Macro processi Macro attività Progettazione gara Selezione del contraente - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti 32 Pubblicazione sul sito del committente della composizione della commissione nominata ai sensi del Codice; rilascio da parte di tutti i membri della commissione giudicatrice, ivi incluso il segretario verbalizzante, di dichiarazione sostitutiva in ordine all'insussistenza di cause La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune il rispetto dei criteri per la nomina della commissione giudicatrice e dei criteri di aggiudicazione previsti dalla normativa sugli appalti Commisisone giudicatrice B Macro processi Macro attività Progettazione gara Selezione del contraente attività valutazione offerte Art. 97, comma 2, della Costituzione Codice dei Contratti 106 ostative o di incompatibilità al conferimento dell'incarico; integrazione della dichiarazione resa dai commissari esterni con le seguenti dichiarazioni: esatta tipologia di impiego svolto negli ultimi cinque anni, assenza di conflitto di interesse con riguardo a dipendenti della S.A. per rapporti di parentela/affinità o pregressi rapporti professionali; attestazione, da parte dei concorrenti, di rispetto del divieto di cui all'art. 53 comma 16 ter del D.Lgs. 165/01; ricorso, in via preferenziale, al mercato elettronico 107 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 33) Misure tese ad assicurare la trasparenza nel ricorso alla procedura negoziata; misure di formazione; misure di controllo; elenchi degli operatori economici; ricorso preferenziale al mercato elettronico Utilizzo delle procedure negoziate nei casi ed in presenza dei presupposti previsti dalla legge Funzionari /rup B Macro processi Macro attività Progettazione gara Selezione del contraente Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 98, comma 1, della Costituzione Codice appalti 34) Inserimento nei bandi di gara o negli atti prodromici agli affidamenti, anche mediante procedura negoziata, della condizione soggettiva di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi ad ex dipendenti, che hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle pubbliche amministrazioni nei loro confronti per il triennio successivo alla cessazione del rapporto. Esclusione dalle procedure di affidamento nei confronti dei soggetti per i quali sia emersa la situazione di cui sopra. Proposizione alla Giunta della costituzione in giudizio per ottenere il risarcimento del La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) e riafferma il principio che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98, comma 1, della Costituzione). La misura tende a ridurre il rischio di situazioni di corruzione connesse all’impiego del dipendente successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Si vuole evitare che durante il periodo di servizio il dipendente possa precostituirsi delle situazioni lavorative vantaggiose sfruttando la sua posizione e il suo potere all’interno dell’amministrazione per ottenere un lavoro con l’impresa o il soggetto privato con cui entra in contatto (c.d. pantouflage – revolving doors) Funzionari B) Macro processi Macro attività Progettazione gara Selezione del contraente - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 98, comma 1, della Costituzione - Art. 53, comma 16 ter, del D. Lgs. n. 165/2001. - Piano Nazionale Anticorruzione Codice di comportamento del Comune di Veroli PTPCT Piano annuale dei controlli 108 danno nei confronti degli ex dipendenti. 35) Disponibilità dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari (U.P.D) per l’ascolto del personale al fine di indirizzarne correttamente i comportamenti La misura assicura il buon andamento dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura ha lo scopo di prevenire la commissione di fatto corruttivi e di illeciti disciplinari attraverso un’attività di ascolto del personale e di corretto orientamento dei comportamenti. Responsabile UPD A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Piano Nazionale Anticorruzione 36) Adozione di circolari o direttive interne – adeguata pubblicizzazione aventi ad oggetto la regolamentazione dell’’esercizio della discrezionalità amministrativa nei procedimenti La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende rendere noti i criteri che ciascun responsabile si è eventualmente dato (o ha dato ai propri uffici) per l’interpretazione delle norme connotate da maggiore discrezionalità amministrativa, nell’ambito dei procedimenti di competenza. La conoscenza preventiva delle interpretazioni dell’Ufficio rende più trasparente l’azione amministrativa e contribuisce alla prevenzione di comportamenti non conformi. Ciascun responsabile di po è tenuto ad adottare forme di pubblicità delle direttive assunte idonee a fornire la conoscenza agli uffici e agli organi amministrativi. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Piano Nazionale Anticorruzione PTPCT 37) Divieto di elusione fraudolenta delle misure previste nel piano La misura assicura il buon andamento e l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). Questa misura di chiusura sanziona il ricorso ad azioni elusive delle previsioni del piano. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) - Art. 97, comma 2, della Costituzione PTPCT Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Veroli - Piano Nazionale Anticorruzione 109 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 38) Ricorso a procedure di selettive per ogni tipologia di assunzione ivi comprese le fattispecie ex artt. 90 e 110 TUEL. La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) e riafferma il principio che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98, comma 1, della Costituzione). La misura intende assicurare trasparenza e concorrenza anche nelle procedure selettive caratterizzate da fiduciarietà. Amministratori e Funzionari A) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 98, comma 1 della Costituzione, - Piano comunale anticorruzione Regolamento comunale per l’organizzazione dei servizi e uffici 39) Rispetto delle previsioni normative e regolamentari in tema di conferimento di incarichi di collaborazione esterna ex art. 7, c. . 6 e 6 bis del D. Lgs. n. 165/2001 (co.co.co., collaborazioni autonome professionali, collaborazioni occasionali) La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La adeguatezza della Motivazione circa la sussistenza dei presupposti di legge per il conferimento di incarichi professionali consente di non agevolare soggetti particolari. Il mancato rispetto delle norme per l’affidamento di incarichi esterni è fonte di possibile responsabilità. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 7 D. Lgs. n. 165/2001 40) Inserimento nei contratti di assunzione del personale della clausola che prevede il divieto di prestare attività lavorativa (a titolo di lavoro subordinato o di lavoro autonomo) per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto di pubblico impiego nei confronti dei destinatari di provvedimenti adottati o di contratti conclusi con l’apporto decisionale del dipendente La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione) e riafferma il principio che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione” (art. 98, comma 1, della Costituzione). La misura intende ridurre il rischio di situazioni di corruzione connesse all’impiego del dipendente successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Si vuole evitare che durante il periodo di servizio il dipendente possa precostituirsi delle situazioni lavorative vantaggiose sfruttando la sua posizione e il suo potere all’interno dell’amministrazione per ottenere un lavoro con l’impresa o il soggetto privato con cui entra in contatto (c.d. pantouflage – revolving doors). Funzionario responsabile del Personale A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) Art. 97, comma 2, della Costituzione - Art. 98, comma 1, della Costituzione - Art.53, comma 16ter, del D. Lgs. n. 165/2001 - Piano Nazionale Anticorruzione Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Veroli 110 Misura Finalità Responsabili Area di rischio Rif. Normativo 41) Misure tese ad assicurare la trasparenza; misure di controllo; misure di disciplina del conflitto di interessi; misure tese a definire e promuovere l'etica e gli standard di comportamento; misure di formazione La misura tende ad assicurare il rispetto della normativa per la verifica dei presupposti previsti dalla legge e dallo strumento urbanistico vigente per la pianificazione attuativa al fine di impedire attività a vantaggio esclusivo del privato in assenza dei presupposti Funzionari urbanistici H Art. 97, comma 2, della Costituzione Leggi di settore 42) Misure tese ad assicurare la trasparenza; misure di formazione; misure di controllo; misure di formazione; elenchi degli operatori economici; ricorso preferenziale al mercato elettronico La misura tende a evitare possibile infiltrazioni mafiose negli appalti e la non corretta gestione del servizio Funzionari M Attività Affidamento appalto raccolta differenziata Esecuzione del servizio Smaltimento rifiuti Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti - PTPCT 43) Con riferimento alle procedure negoziate, affidamenti diretti, in economia e sotto soglia comunitaria predeterminazione nella determina a contrarre dei criteri che saranno utilizzati per l’individuazione delle imprese da invitare La misura assicura l’imparzialità dell’azione amministrativa del Comune di Veroli (Art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende favorire la trasparenza delle procedure, nonché la parità di trattamento dei soggetti da invitare alle procedure negoziate, affidamenti diretti, in economia e sottosoglia comunitaria. Funzionari e rup B) – Macro Processo Progettazione gara - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti PTPCT- 44) Obbligo di menzione nei verbali di gara delle cautele adottate a tutela dell’integrità e della conservazione delle buste contenenti l’offerta La misura assicura l’imparzialità dell’azione amministrativa del Comune di Veroli (Art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende favorire il controllo pubblico sul rispetto delle procedure di gara anche relativamente a quelle fasi non aperte al pubblico. Presidente di Commissione B) MacroProcesso Selezione del contraente Attività Trattamento e custodia documentazione di gara Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti - PTPCT 111 45) Monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende prevenire ed evitare il conflitto di interessi. La violazione del conflitto di interessi può ingenerare comportamenti corruttivi. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti - Codice Civile - PTPCT 46) Acquisizione delle dichiarazioni degli operatori economici che partecipano alle gare di eventuali finanziamenti concessi negli anni precedenti (5 anni) e partiti o esponenti politici, fondazioni o associazioni collegati a partiti La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende prevenire ed evitare il conflitto di interessi. La violazione del conflitto di interessi può ingenerare comportamenti corruttivi. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti - Codice Civile - Piano comunale anticorruzione 47) Definizione di criteri oggettivi per l’erogazione di contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati (per attività ordinarie e straordinarie). – definizione modulistica unificata per la richiesta e la rendicontazione di contributi, vantaggi economici e patrocini. – creazione di anagrafica per tutte le associazioni, confraternite o enti del terzo settore che richiedono contributi e collegamento tra albo delle associazioni e attività erogativa dell’ente La misura assicura l’imparzialità dell’azione del Comune di Veroli (art. 97, comma 2, della Costituzione). La misura intende prevenire ed evitare il conflitto di interessi. La violazione del conflitto di interessi può ingenerare comportamenti corruttivi. Funzionari A) – B) – C) – D) – E) – F) – G) – H) – I) – L) - Art. 97, comma 2, della Costituzione - Codice dei Contratti - Codice Civile - PTPCT Regolamenti comunali 112 48) Standardizzazione e regolamentazione del processo- monitoraggio nel rilascio dei titoli edilizi La misura tende a evitare l’omesso controllo nella documentazione prodotta, l’uso di falsa documentazione, l’ omessa motivazione: al fine di agevolare soggetti particolari Funzionari tecnici C) Attività istruttoria tecnica e verifica documentale esame di pratiche edilizie - permessi a costruire - condono edilizio Articolo 97 comma 2 cost. Leggi di settore 49) Misure tese ad assicurare la trasparenza; misure di disciplina del conflitto di interessi; misure tese a definire e promuovere l'etica e gli standard di comportamento nell’erogazione del trattamento accessorio La misura tende all’applicazione di criteri di meritocrazia e di imparzialità nelle procedure di progressione di carriera e riconoscimento trattamento accessorio Responsabile personale e funzionari A) Processo Sistema di valutazione dei dipendenti e delle po CCNL TUPI Metodologia di valutazione del Comune di Veroli Piano performance del Comune di Veroli 113 Tabella b) II^ Parte Misure di controllo di 2° Livello Strumenti di controllo di II livello Finalità Responsabile Il controllo a campione sui provvedimenti dirigenziali Il sistema di controllo successivo di regolarità amministrativa – posto sotto la direzione del Segretario Generale - è volto a verificare ex post la correttezza e la regolarità dell’azione amministrativa. La sua finalità non si esaurisce nell’attività del controllo, ma si estende fino a quella di contribuire a rendere omogenei i comportamenti spesso difformi tra le diverse strutture dell’ente nella redazione degli atti, nonché a migliorarne la qualità, assumendo in questo senso anche un aspetto “collaborativo”. Gli atti sottoposti al controllo successivo sono scelti secondo una selezione casuale effettuata con motivate tecniche di campionamento. Il controllo viene attuato secondo il Piano annuale predisposto dal segretario . Ad ogni funzionario è inviato un report contenente le risultanze del controllo. il funzionario responsabile è tenuto a controdedurre rispetto alle criticità evidenziate dal sistema di controllo e/o attivare, in presenza dei requisiti previsti dalla legge, i meccanismi di auto-tutela (revoca o annullamento d’ufficio dell’atto). Le risultanze del controllo sono trasmesse, a conclusione di ciascuna fase di controllo, al Sindaco, al Collegio dei revisori dei conti, al Nucleo di valutazione, ai titolari di posizione organizzativa e al Consiglio comunale. Segretario Generale Il monitoraggio sui tempi di conclusione dei procedimenti Il monitoraggio sulla conclusione dei tempi di conclusione dei procedimenti amministrativi è effettuato: - nell’ambito dell’attività del controllo di regolarità amministrativa; Segretario Generale 114 Analisi delle relazioni periodiche dei Referenti per l’attuazione delle previsioni del Piano I contenuti dei Report predisposti dai dirigenti (30 giugno e 30 novembre) possono essere oggetto di verifiche a campione da parte del Responsabile della prevenzione della corruzione e del Nucleo di valutazione per accertare l’effettiva attivazione delle misure previste nel piano. Più in generale, i report attestano l’avvenuta applicazione nelle varie strutture organizzativa del Comune di tutte le misure contenute nel Piano. Segretario Generale Le segnalazioni all’indirizzo segretario@comune.veroli.it Le segnalazioni rivolte al Responsabile per la prevenzione della corruzione del Comune di Veroli vanno fatte mediante posta al seguente indirizzo segretariogenerale@comune.Veroli.it espressamente indicando in oggetto che si tratta di una “segnalazione ex art. 54 bis dlgs n.165/2001”, secondo il modello che sarà disponibile nella sezione amministrazione trasparente, altri contenuti- Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza - al link https://www.comuneweb.it/egov/Veroli/ammTrasparente/Altri_contenuti/Prevenzione_della_corruzione.Piano%20triennale%20per%20la%20prevenzione%20della%20corruzione%20e%20della%20trasparenza.html?stato=inCorso Segretario Generale Analisi sezione del sito web denominata “Amministrazione Trasparente” Attraverso la periodica consultazione della sezione del sito web denominata “Amministrazione trasparente”, viene verificato lo stato di attuazione delle misure di prevenzione previste nel Piano. Responsabile Trasparenza 115 Tabella C Trasparenza Sotto sezione livello 1 Sotto sezione livello 2 Rif. normat. Singolo obbligo Contenuti dell'obbligo Aggiornamento Ufficio responsabile A B C D E F G Disposizioni generali Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231) (link alla sotto-sezione Altri contenuti/Anticorruzione) Annuale RPC Atti generali Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Riferimenti normativi su organizzazione e attività Riferimenti normativi con i relativi link alle norme di legge statale pubblicate nella banca dati "Normativa" che regolano l'istituzione, l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-, 1/b Atti amministrativi generali Direttive, circolari, programmi, istruzioni e ogni atto che dispone in generale sulla organizzazione, sulle funzioni, sugli obiettivi, sui procedimenti, ovvero nei quali si determina l'interpretazione di norme giuridiche che riguardano o dettano disposizioni per l'applicazione di esse Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-1/b, Documenti di programmazione strategico-gestionale Direttive ministri, documento di programmazione, obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-, 1/b , Art. 12, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Statuti e leggi regionali Estremi e testi ufficiali aggiornati degli Statuti e delle norme di legge regionali, che regolano le funzioni, l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Affari Generali 1/b, , 116 competenza dell'amministrazione Art. 55, c. 2, d.lgs. n. 165/2001 Art. 12, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Codice disciplinare e codice di condotta Codice disciplinare, recante l'indicazione delle infrazioni del codice disciplinare e relative sanzioni (pubblicazione on line in alternativa all'affissione in luogo accessibile a tutti - art. 7, l. n. 300/1970) Codice di condotta inteso quale codice di comportamento Tempestivo Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Oneri informativi per cittadini e imprese Art. 12, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Scadenzario obblighi amministrativi Scadenzario con l'indicazione delle date di efficacia dei nuovi obblighi amministrativi a carico di cittadini e imprese introdotti dalle amministrazioni secondo le modalità definite con DPCM 8 novembre 2013 Tempestivo Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo Art. 13, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Organi di indirizzo politico e di amministrazione e gestione, con l'indicazione delle rispettive competenze Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-1/b, Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Titolari di incarichi politici di cui all'art. 14, co. 1, del dlgs n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-1/b, Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Curriculum vitae Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-,1/b Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-,1/b Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-,1/b Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI-1/b, , 117 Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI1/b , Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico] dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico e resta pubblicata fino alla cessazione dell'incarico o del mandato). Responsabile del servizio AFFARI GENERALI1/b , Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico Responsabile del servizio AFFARI GENERALI1/b , Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI1/b 118 Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982 4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Annuale Responsabile del servizio AFFARI GENERALI 1/b Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Titolari di incarichi di amministrazione, di direzione o di governo di cui all'art. 14, co. 1-bis, del dlgs n. 33/2013 Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Curriculum vitae Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b 119 Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico] Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico e resta pubblicata fino alla cessazione dell'incarico o del mandato). Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) Entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che n.a.la dichiarazione corrisponde al vero» (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982 4) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] Annuale Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Cessati dall'incarico (documentazione da pubblicare sul sito web) Atto di nomina, con l'indicazione della durata dell'incarico Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b 120 Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Curriculum vitae Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1b Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI1/b Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982 1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichiarazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 3, l. n. 441/1982 3) dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista il soggetto ha fatto parte con riferimento al periodo dell'incarico (con allegate copie delle dichiarazioni relative a finanziamenti e contributi per un importo che nell'anno superi 5.000 €) dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Nessuno Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b 121 Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982 4) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] dati non piu soggetti a pubblicazione obbligatoria PNA 2018 parte IV par.1.2. Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi dalla cessazione dell' incarico). Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Sanzioni per mancata comunicazione dei dati Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonché tutti i compensi cui dà diritto l'assunzione della carica Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Articolazione degli uffici Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Articolazione degli uffici Indicazione delle competenze di ciascun ufficio, anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 13, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Organigramma (da pubblicare la denominaazione degli uffici, i nominativi dei responsabili, l’ indicazione dei recapiti telefonici, e delle caselle di posta elettronica cui rivolgersi ) Illustrazione in forma semplificata, ai fini della piena accessibilità e comprensibilità dei dati, dell'organizzazione dell'amministrazione, mediante l'organigramma o analoghe rappresentazioni grafiche Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 13, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Telefono e posta elettronica Art. 13, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Telefono e posta elettronica Elenco completo dei numeri di telefono e delle caselle di posta elettronica istituzionali e delle caselle di posta elettronica certificata dedicate, cui il cittadino possa rivolgersi per qualsiasi richiesta inerente i compiti istituzionali Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Consulenti e collaboratori Titolari di incarichi di collaborazione o consulenza Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Consulenti e collaboratori (da pubblicare in tabelle Estremi degli atti di conferimento di incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa) con Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 122 o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile ) indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare erogato Per ciascun titolare di incarico: Art. 15, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 1) curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI CHE CONFERISCONO INCARICO Art. 15, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 2) dati relativi allo svolgimento di incarichi o alla titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività professionali Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI CHE CONFERISCONO INCARICO Art. 15, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 3) compensi comunque denominati, relativi al rapporto di lavoro, di consulenza o di collaborazione (compresi quelli affidati con contratto di collaborazione coordinata e continuativa), con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI CHE CONFERISCONO INCARICO Art. 15, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001 Tabelle relative agli elenchi dei consulenti con indicazione di oggetto, durata e compenso dell'incarico (comunicate alla Funzione pubblica) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001 Attestazione dell'avvenuta verifica dell'insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interesse Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI CHE CONFERISCONO INCARICO Personale Titolari di incarichi dirigenziali amministrativi di vertice Incarichi amministrativi di vertice (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente Per ciascun titolare di incarico: Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale 123 Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 accessibile) Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato obbligo sospeso Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici obbligo sospeso Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico] obbligo sospeso Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico e resta pubblicata fino alla cessazione dell'incarico o del mandato). Responsabile del servizio Personale 124 Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) obbligo sospeso Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento dell'incarico Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982 3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] obbligo sospeso Annuale Responsabile del servizio Personale Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica obbligo sospeso Annuale (non oltre il 30 marzo) Responsabile del servizio Personale Titolari di incarichi dirigenziali (dirigenti non generali) Incarichi dirigenziali, a qualsiasi titolo conferiti, ivi inclusi quelli conferiti discrezionalmente dall'organo di indirizzo politico senza procedure pubbliche di selezione e titolari di posizione organizzativa con funzioni dirigenziali Per ciascun titolare di incarico: Art. 14, c. 1, lett. a) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Atto di conferimento, con l'indicazione della durata dell'incarico Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale 125 Art. 14, c. 1, lett. b) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile,che distinguano le seguenti situazioni: dirigenti, dirigenti individuati discrezionalmente, titolari di posizione organizzativa con funzioni dirigenziali da pubblicare in tabelle Curriculum vitae, redatto in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. c) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione dell'incarico (con specifica evidenza delle eventuali componenti variabili o legate alla valutazione del risultato) obbligo sospeso Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici obbligo sospeso Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. d) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. e) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 1, l. n. 441/1982 1) dichiarazione concernente diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società, esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero» [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso) e riferita al momento dell'assunzione dell'incarico] obbligo sospeso Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell'incarico e resta pubblicata fino alla cessazione dell'incarico o del mandato). Responsabile del servizio Personale 126 Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) obbligo sospeso Entro 3 mesi della nomina o dal conferimento dell'incarico Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. f) e c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Art. 3, l. n. 441/1982 3) attestazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute nell'anno precedente e copia della dichiarazione dei redditi [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] obbligo sospeso Annuale Responsabile del servizio Personale Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1-ter, secondo periodo, d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo degli emolumenti percepiti a carico della finanza pubblica Obbligo sospeso Annuale (non oltre il 30 marzo) Responsabile del servizio Personale Posti di funzionario disp. ruolo n.a Dirigenti cessati Art. 14, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Dirigenti cessati dal rapporto di lavoro (documentazione da Atto di nomina o di proclamazione, con l'indicazione della durata dell'incarico o del mandato elettivo Nessuno Responsabile del servizio Personale 127 Art. 14, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 pubblicare sul sito web) Curriculum vitae Nessuno Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Compensi di qualsiasi natura connessi all'assunzione della carica . obbligo sospeso Nessuno Responsabile del servizio Personale Importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici obbligo sospeso Nessuno Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi all'assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, e relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti Nessuno Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 Altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e indicazione dei compensi spettanti Nessuno Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 2, c. 1, punto 2, l. n. 441/1982 1) copie delle dichiarazioni dei redditi riferiti al periodo dell'incarico; obbligo sospeso 2) copia della dichiarazione dei redditi successiva al termine dell'incarico o carica, entro un mese dalla scadenza del termine di legge per la presentazione della dichairazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] (NB: è necessario limitare, con appositi accorgimenti a cura dell'interessato o della amministrazione, la pubblicazione dei dati sensibili) obbligo sospeso Nessuno Responsabile del servizio Personale Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 Art. 4, l. n. 441/1982 3) dichiarazione concernente le variazioni della situazione patrimoniale intervenute dopo l'ultima attestazione [Per il soggetto, il coniuge non separato e i parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano (NB: dando eventualmente evidenza del mancato consenso)] obbligo sospeso Nessuno (va presentata una sola volta entro 3 mesi dalla cessazione dell'incarico). Responsabile del servizio Personale Sanzioni per mancata comunicazione dei dati Art. 47, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Sanzioni per mancata o incompleta comunicazione dei dati da parte dei titolari di incarichi dirigenziali Provvedimenti sanzionatori a carico del responsabile della mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui all'articolo 14, concernenti la situazione patrimoniale complessiva del titolare dell'incarico al momento dell'assunzione della carica, la titolarità di imprese, le partecipazioni azionarie proprie nonché tutti i compensi cui dà diritto l'assunzione della carica Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale 128 Posizioni organizzative Art. 14, c. 1-quinquies., d.lgs. n. 33/2013 Posizioni organizzative Curricula dei titolari di posizioni organizzative redatti in conformità al vigente modello europeo Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Dotazione organica Art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Conto annuale del personale Conto annuale del personale e relative spese sostenute, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione della distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Annuale (art. 16, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Costo personale tempo indeterminato Costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Annuale (art. 16, c. 2, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Personale non a tempo indeterminato Art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Personale non a tempo indeterminato (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile)) Personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Annuale (art. 17, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Costo del personale non a tempo indeterminato (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Costo complessivo del personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico Trimestrale (art. 17, c. 2, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Tassi di assenza Art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Tassi di assenza trimestrali (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale Trimestrale (art. 16, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale 129 Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti) Art. 18, d.lgs. n. 33/2013 Art. 53, c. 14, d.lgs. n. 165/2001 Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti) (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente), con l'indicazione dell'oggetto, della durata e del compenso spettante per ogni incarico Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Contrattazione collettiva Art. 21, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 47, c. 8, d.lgs. n. 165/2001 Contrattazione collettiva Riferimenti necessari per la consultazione dei contratti e accordi collettivi nazionali ed eventuali interpretazioni autentiche Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Contrattazione integrativa Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Contratti integrativi Contratti integrativi stipulati, con la relazione tecnico-finanziaria e quella illustrativa, certificate dagli organi di controllo (collegio dei revisori dei conti, collegio sindacale, uffici centrali di bilancio o analoghi organi previsti dai rispettivi ordinamenti) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 21, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Art. 55, c. 4,d.lgs. n. 150/2009 Costi contratti integrativi Specifiche informazioni sui costi della contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo interno, trasmesse al Ministero dell'Economia e delle finanze, che predispone, allo scopo, uno specifico modello di rilevazione, d'intesa con la Corte dei conti e con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica Annuale (art. 55, c. 4, d.lgs. n. 150/2009) Responsabile del servizio Personale OIV Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 OIV (da pubblicare in tabelle) Nominativi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Art. 10, c. 8, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Curricula Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Par. 14.2, delib. CiVIT n. 12/2013 Compensi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale 130 Bandi di concorso Art. 19, d.lgs. n. 33/2013 Bandi di concorso (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Bandi di concorso per il reclutamento, a qualsiasi titolo, di personale presso l'amministrazione nonche' i criteri di valutazione della Commissione e le tracce delle prove scritte Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Performance Sistema di misurazione e valutazione della Performance Par. 1, delib. CiVIT n. 104/2010 Sistema di misurazione e valutazione della Performance Sistema di misurazione e valutazione della Performance (art. 7, d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo Responsabile del servizio Personale Piano della Performance Art. 10, c. 8, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Piano della Performance/Piano esecutivo di gestione Piano della Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009)Piano esecutivo di gestione (per gli enti locali) (art. 169, c. 3-bis, d.lgs. n. 267/2000) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance Relazione sulla Performance (art. 10, d.lgs. 150/2009) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Ammontare complessivo dei premi Art. 20, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Ammontare complessivo dei premi (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Ammontare complessivo dei premi collegati alla performance stanziati Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Ammontare dei premi effettivamente distribuiti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Dati relativi ai premi Art. 20, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Dati relativi ai premi (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione della performance per l’assegnazione del trattamento accessorio Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Distribuzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, al fine di dare conto del livello di selettività utilizzato nella distribuzione dei premi e degli incentivi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale 131 Grado di differenziazione dell'utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Personale Enti controllati Enti pubblici vigilati Art. 22, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Entipubblici vigilati (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile)) Elenco degli enti pubblici, comunque denominati, istituiti, vigilati e finanziati dall'amministrazione ovvero per i quali l'amministrazione abbia il potere di nomina degli amministratori dell'ente, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Per ciascuno degli enti: Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 1) ragione sociale Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 3) durata dell'impegno Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo (con l'esclusione dei rimborsi per vitto e alloggio) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 132 Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (link al sito dell'ente) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti pubblici vigilati Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Società partecipate Art. 22, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Dati società partecipate (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile)) Elenco delle società di cui l'amministrazione detiene direttamente quote di partecipazione anche minoritaria, con l'indicazione dell'entità, delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate, ad esclusione delle società, partecipate da amministrazioni pubbliche, con azioni quotate in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell'Unione europea, e loro controllate. (art. 22, c. 6, d.lgs. n. 33/2013) Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Per ciascuna delle società: Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 1) ragione sociale Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 3) durata dell'impegno Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 133 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 7) incarichi di amministratore della società e relativo trattamento economico complessivo Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2014 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (link al sito dell'ente) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali delle società partecipate Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 22, c. 1. lett. d-bis, d.lgs. n. 33/2013 Provvedimenti Provvedimenti in materia di costituzione di società a partecipazione pubblica, acquisto di partecipazioni in società già costituite, gestione delle partecipazioni pubbliche, alienazione di partecipazioni sociali, quotazione di società a controllo pubblico in mercati regolamentati e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, previsti dal decreto legislativo adottato ai sensi dell'articolo 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124 (art. 20 d.lgs 175/2016) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 19, c. 7, d.lgs. n. 175/2016 Provvedimenti con cui le amministrazioni pubbliche socie fissano obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Provvedimenti con cui le società a controllo pubblico garantiscono il concreto perseguimento degli obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Enti di diritto privato controllati Art. 22, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Enti didiritto privato controllati (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative Elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore dell'amministrazione o delle attività di servizio pubblico affidate Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 134 dal contenuto chiaramente accessibile) Per ciascuno degli enti: Art. 22, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 1) ragione sociale Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 2) misura dell'eventuale partecipazione dell'amministrazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 3) durata dell'impegno Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 4) onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 5) numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo e trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 6) risultati di bilancio degli ultimi tre esercizi finanziari Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 7) incarichi di amministratore dell'ente e relativo trattamento economico complessivo Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità dell'incarico (link al sito dell'ente) Tempestivo (art. 20, c. 1, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 20, c. 3, d.lgs. n. 39/2013 Dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di incompatibilità al conferimento dell'incarico (link al sito dell'ente) Annuale (art. 20, c. 2, d.lgs. n. 39/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Collegamento con i siti istituzionali degli enti di diritto privato controllati Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio 135 Rappresentazione grafica Art. 22, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 Rappresentazione grafica Una o più rappresentazioni grafiche che evidenziano i rapporti tra l'amministrazione e gli enti pubblici vigilati, le società partecipate, gli enti di diritto privato controllati Annuale (art. 22, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Programmazione e Bilancio Tipologie di procedimento Tipologie di procedimento (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Per ciascuna tipologia di procedimento: Art. 35, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 1) breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 2) unità organizzative responsabili dell'istruttoria Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 3) l'ufficio del procedimento, unitamente ai recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 4) ove diverso, l'ufficio competente all'adozione del provvedimento finale, con l'indicazione del nome del responsabile dell'ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici e alla casella di posta elettronica istituzionale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 5) modalità con le quali gli interessati possono ottenere le informazioni relative ai procedimenti in corso che li riguardino Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 6) termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l'adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. g), d.lgs. n. 33/2013 7) procedimenti per i quali il provvedimento dell'amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell'interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio-assenso dell'amministrazione Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. h), d.lgs. n. 33/2013 8) strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge in favore dell'interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 136 attivarli Art. 35, c. 1, lett. i), d.lgs. n. 33/2013 9) link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. l), d.lgs. n. 33/2013 10) modalità per l'effettuazione dei pagamenti eventualmente necessari, con i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. m), d.lgs. n. 33/2013 11) nome del soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia, il potere sostitutivo, nonchè modalità per attivare tale potere, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Per i procedimenti ad istanza di parte: Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 1) atti e documenti da allegare all'istanza e modulistica necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 35, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 e Art. 1, c. 29, l. 190/2012 2) uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e modalità di accesso con indicazione degli indirizzi, recapiti telefonici e caselle di posta elettronica istituzionale a cui presentare le istanze Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 137 Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati Art. 35, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Recapiti dell'ufficio responsabile Recapiti telefonici e casella di posta elettronica istituzionale dell'ufficio responsabile per le attività volte a gestire, garantire e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto degli stessi da parte delle amministrazioni procedenti all'acquisizione d'ufficio dei dati e allo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Provvedimenti Provvedimenti organi indirizzo politico Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012 Provvedimenti organi indirizzo politico Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Provvedimenti dirigenti amministrativi Art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 /Art. 1, co. 16 della l. n. 190/2012 Provvedimenti dirigenti amministrativi Elenco dei provvedimenti, con particolare riferimento ai provvedimenti finali dei procedimenti di: scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"); accordi stipulati dall'amministrazione con soggetti privati o con altre amministrazioni pubbliche. Semestrale (art. 23, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Bandi di gara e contratti Informazioni sulle singole procedure in formato tabellare Art. 4 delib. Anac n. 39/2016 Dati previsti dall'articolo 1, comma 32, della legge 6 novembre 2012, n. 190 Informazioni sulle singole procedure (da pubblicare secondo le "Specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati ai sensi dell'art. 1, comma 32, della Legge n. 190/2012", adottate secondo quanto indicato nella delib. Anac 39/2016) Codice Identificativo Gara (CIG) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016 Struttura proponente, Oggetto del bando, Procedura di scelta del contraente, Elenco degli operatori invitati a presentare offerte/Numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, Aggiudicatario, Importo di aggiudicazione, Tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, Importo delle somme liquidate Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 138 Art. 1, c. 32, l. n. 190/2012 Art. 37, c. 1, lett. a) d.lgs. n. 33/2013 Art. 4 delib. Anac n. 39/2016 Tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto con informazioni sui contratti relative all'anno precedente (nello specifico: Codice Identificativo Gara (CIG), struttura proponente, oggetto del bando, procedura di scelta del contraente, elenco degli operatori invitati a presentare offerte/numero di offerenti che hanno partecipato al procedimento, aggiudicatario, importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera servizio o fornitura, importo delle somme liquidate) Annuale (art. 1, c. 32, l. n. 190/2012) TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori distintamente per ogni procedura Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 Artt. 21, c. 7, e 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Atti relativi alla programmazione di lavori, opere, servizi e forniture Programma biennale degli acquisti di beni e servizi, programma triennale dei lavori pubblici e relativi aggiornamenti annuali Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Per ciascuna procedura: Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Atti relativi alle procedure per l’affidamento di appalti pubblici di servizi, forniture, lavori e opere, di concorsi pubblici di progettazione, di concorsi di idee e di concessioni. Compresi quelli tra enti nell'ambito del settore pubblico di cui all'art. 5 del dlgs n. 50/2016 Avvisi di preinformazione - Avvisi di preinformazione (art. 70, c. 1, 2 e 3, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi di preinformazioni (art. 141, dlgs n. 50/2016) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Delibera a contrarre o atto equivalente (per tutte le procedure) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 139 Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Avvisi e bandi - Avviso (art. 19, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di indagini di mercato (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Avviso di formazione elenco operatori economici e pubblicazione elenco (art. 36, c. 7, dlgs n. 50/2016 e Linee guida ANAC); Bandi ed avvisi (art. 36, c. 9, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 73, c. 1, e 4, dlgs n. 50/2016); Bandi ed avvisi (art. 127, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso periodico indicativo (art. 127, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso relativo all’esito della procedura; Pubblicazione a livello nazionale di bandi e avvisi; Bando di concorso (art. 153, c. 1, dlgs n. 50/2016); Avviso di aggiudicazione (art. 153, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concessione, invito a presentare offerta, documenti di gara (art. 171, c. 1 e 5, dlgs n. 50/2016); Avviso in merito alla modifica dell’ordine di importanza dei criteri, Bando di concessione (art. 173, c. 3, dlgs n. 50/2016);Bando di gara (art. 183, c. 2, dlgs n. 50/2016); Avviso costituzione del privilegio (art. 186, c. 3, dlgs n. 50/2016); Bando di gara (art. 188, c. 3, dlgs n. 50/2016) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Avviso sui risultati della procedura di affidamento - Avviso sui risultati della procedura di affidamento con indicazione dei soggetti invitati (art. 36, c. 2, dlgs n. 50/2016); Bando di concorso e avviso sui risultati del concorso (art. 141, dlgs n. 50/2016); Avvisi relativi l’esito della procedura, possono essere raggruppati su base trimestrale (art. 142, c. 3, dlgs n. 50/2016); Elenchi dei verbali delle commissioni di gara Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 140 Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Avvisi sistema di qualificazione - Avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione, di cui all’Allegato XIV, parte II, lettera H; Bandi, avviso periodico indicativo; avviso sull’esistenza di un sistema di qualificazione; Avviso di aggiudicazione (art. 140, c. 1, 3 e 4, dlgs n. 50/2016) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Affidamenti Gli atti relativi agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture di somma urgenza e di protezione civile, con specifica dell'affidatario, delle modalità della scelta e delle motivazioni che non hanno consentito il ricorso alle procedure ordinarie (art. 163, c. 10, dlgs n. 50/2016); tutti gli atti connessi agli affidamenti in house in formato open data di appalti pubblici e contratti di concessione tra enti (art. 192 c. 3, dlgs n. 50/2016) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Informazioni ulteriori - Contributi e resoconti degli incontri con portatori di interessi unitamente ai progetti di fattibilità di grandi opere e ai documenti predisposti dalla stazione appaltante (art. 22, c. 1, dlgs n. 50/2016); Informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle previste dal Codice; Elenco ufficiali operatori economici (art. 90, c. 10, dlgs n. 50/2016) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Provvedimento che determina le esclusioni dalla procedura di affidamento e le ammissioni all'esito delle valutazioni dei requisiti soggettivi, economico-finanziari e tecnico-professionali. Provvedimenti di esclusione e di amminssione (entro 2 giorni dalla loro adozione) Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Composizione della commissione giudicatrice e i curricula dei suoi componenti. Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA 141 Art. 1, co. 505, l. 208/2015 disposizione speciale rispetto all'art. 21 del d.lgs. 50/2016) Contratti Testo integrale di tutti i contratti di acquisto di beni e di servizi di importo unitario stimato superiore a 1 milione di euro in esecuzione del programma biennale e suoi aggiornamenti Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Art. 37, c. 1, lett. b) d.lgs. n. 33/2013 e art. 29, c. 1, d.lgs. n. 50/2016 Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Resoconti della gestione finanziaria dei contratti al termine della loro esecuzione Tempestivo TUTTI I RESPONSABILI DEI SERVIZI COMPETENTI PER MATERIA Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici Criteri e modalità Art. 26, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Criteri e modalità Atti con i quali sono determinati i criteri e le modalità cui le amministrazioni devono attenersi per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Atti di concessione Art. 26, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Atti di concessione (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile,creando un collegamento con la pagina nella quale sono riportati i dati dei relativi provvedimenti finali) (NB: è fatto divieto di diffusione di dati da cui sia possibile ricavare informazioni relative allo stato di salute e alla Atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Per ciascun atto: Art. 27, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 1) nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Art. 27, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 2) importo del vantaggio economico corrisposto Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Art. 27, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 3) norma o titolo a base dell'attribuzione Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative 142 Art. 27, c. 1, lett. d), d.lgs. n. 33/2013 situazione di disagio economico-sociale degli interessati, come previsto dall'art. 26, c. 4, del d.lgs. n. 33/2013) 4) ufficio e funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Art. 27, c. 1, lett. e), d.lgs. n. 33/2013 5) modalità seguita per l'individuazione del beneficiario Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 6) link al progetto selezionato Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Art. 27, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 7) link al curriculum vitae del soggetto incaricato Tempestivo (art. 26, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Elenco (in formato tabellare aperto) dei soggetti beneficiari degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese e di attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati di importo superiore a mille euro Annuale (art. 27, c. 2, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Politiche Sociali ed Educative Bilanci Bilancio preventivo e consuntivo Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011 Bilancio preventivo Documenti e allegati del bilancio preventivo, nonché dati relativi al bilancio di previsione di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016 Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci preventivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo. Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Art. 29, c. 1, d.lgs. n. 33/2013Art. 5, c. 1, d.p.c.m. 26 aprile 2011 Bilancio consuntivo Documenti e allegati del bilancio consuntivo, nonché dati relativi al bilancio consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio 143 Art. 29, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 e d.p.c.m. 29 aprile 2016 Dati relativi alle entrate e alla spesa dei bilanci consuntivi in formato tabellare aperto in modo da consentire l'esportazione, il trattamento e il riutilizzo. Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio Art. 29, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 - Art. 19 e 22 del dlgs n. 91/2011 - Art. 18-bis del dlgs n.118/2011 Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, con l’integrazione delle risultanze osservate in termini di raggiungimento dei risultati attesi e le motivazioni degli eventuali scostamenti e gli aggiornamenti in corrispondenza di ogni nuovo esercizio di bilancio, sia tramite la specificazione di nuovi obiettivi e indicatori, sia attraverso l’aggiornamento dei valori obiettivo e la soppressione di obiettivi già raggiunti oppure oggetto di ripianificazione Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Beni immobili e gestione patrimonio Patrimonio immobiliare Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Patrimonio immobiliare Informazioni identificative degli immobili posseduti e detenuti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile Gestione amministrativa e valorizzazione del patrimonio comunale Canoni di locazione o affitto Art. 30, d.lgs. n. 33/2013 Canoni di locazione o affitto Canoni di locazione o di affitto versati o percepiti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Gestione Entrate e Tributi Controlli e rilievi sull'amministrazione Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe Art. 31, d.lgs. n. 33/2013 Atti degli Organismi indipendenti di valutazione, nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe Attestazione dell'OIV o di altra struttura analoga nell'assolvimento degli obblighi di pubblicazione Annuale e in relazione a delibere A.N.AC. Responsabile del Servizio Segreteria e Affari Generali 1/b Documento dell'OIV di validazione della Relazione sulla Performance (art. 14, c. 4, lett. c), d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo Responsabile del servzio personale 144 Relazione dell'OIV sul funzionamento complessivo del Sistema di valutazione, trasparenza e integrità dei controlli interni (art. 14, c. 4, lett. a), d.lgs. n. 150/2009) Tempestivo Responsabile del Servizio Personale Altri atti degli organismi indipendenti di valutazione , nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe, procedendo all'indicazione in forma anonima dei dati personali eventualmente presenti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Segreteria e Affari Generali1/b Organi di revisione amministrativa e contabile Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile Relazioni degli organi di revisione amministrativa e contabile al bilancio di previsione o budget, alle relative variazioni e al conto consuntivo o bilancio di esercizio Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Corte dei conti Rilievi Corte dei conti Tutti i rilievi della Corte dei conti ancorché non recepiti riguardanti l'organizzazione e l'attività delle amministrazioni stesse e dei loro uffici Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Servizi erogati Carta dei servizi e standard di qualità Art. 32, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Carta dei servizi e standard di qualità Carta dei servizi o documento contenente gli standard di qualità dei servizi pubblici Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Class action Art. 1, c. 2, d.lgs. n. 198/2009 Class action Notizia del ricorso in giudizio proposto dai titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei nei confronti delle amministrazioni e dei concessionari di servizio pubblico al fine di ripristinare il corretto svolgimento della funzione o la corretta erogazione di un servizio Tempestivo Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Art. 4, c. 2, d.lgs. n. 198/2009 Sentenza di definizione del giudizio Tempestivo Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Art. 4, c. 6, d.lgs. n. 198/2009 Misure adottate in ottemperanza alla sentenza Tempestivo Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio 145 Costi contabilizzati Art. 32, c. 2, lett. a), d.lgs. n. 33/2013Art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013 Costi contabilizzati(da pubblicare in tabelle) Costi contabilizzati dei servizi erogati agli utenti, sia finali che intermedi e il relativo andamento nel tempo Annuale (art. 10, c. 5, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Liste di attesa Art. 41, c. 6, d.lgs. n. 33/2013 Liste di attesa (obbligo di pubblicazione a carico di enti, aziende e strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario) (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Criteri di formazione delle liste di attesa, tempi di attesa previsti e tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Servizi in rete Art. 7 co. 3 d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 8 co. 1 del d.lgs. 179/16 Risultati delle indagini sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete e statistiche di utilizzo dei servizi in rete Risultati delle rilevazioni sulla soddisfazione da parte degli utenti rispetto alla qualità dei servizi in rete resi all’utente, anche in termini di fruibilità, accessibilità e tempestività, statistiche di utilizzo dei servizi in rete. Tempestivo Responsabile dei servizi: Dati sui pagamenti Art. 4-bis, c. 2, dlgs n. 33/2013 Dati sui pagamenti (da pubblicare in tabelle) Dati sui propri pagamenti in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all'ambito temporale di riferimento e ai beneficiari Trimestrale (in fase di prima attuazione semestrale) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale Art. 41, c. 1-bis, d.lgs. n. 33/2013 Dati sui pagamenti in forma sintetica e aggregata (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Dati relativi a tutte le spese e a tutti i pagamenti effettuati, distinti per tipologia di lavoro, bene o servizio in relazione alla tipologia di spesa sostenuta, all’ambito temporale di riferimento e ai beneficiari Trimestrale (in fase di prima attuazione semestrale) 146 Indicatore di tempestività dei pagamenti Art. 33, d.lgs. n. 33/2013 Indicatore di tempestività dei pagamenti Indicatore dei tempi medi di pagamento relativi agli acquisti di beni, servizi, prestazioni professionali e forniture (indicatore annuale di tempestività dei pagamenti) Annuale (art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Indicatore trimestrale di tempestività dei pagamenti Trimestrale (art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Ammontare complessivo dei debiti Ammontare complessivo dei debiti e il numero delle imprese creditrici Annuale (art. 33, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio IBAN e pagamenti informatici Art. 36, d.lgs. n. 33/2013 Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 82/2005 IBAN e pagamenti informatici Nelle richieste di pagamento: i codici IBAN identificativi del conto di pagamento, ovvero di imputazione del versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonchè i codici identificativi del pagamento da indicare obbligatoriamente per il versamento Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del Servizio Programmazione e Bilancio Opere pubbliche Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici Art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni realtive ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (art. 1, l. n. 144/1999) Informazioni relative ai nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, incluse le funzioni e i compiti specifici ad essi attribuiti, le procedure e i criteri di individuazione dei componenti e i loro nominativi (obbligo previsto per le amministrazioni centrali e regionali) Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) 147 Atti di programmazione delle opere pubbliche Art. 38, c. 2 e 2 bis d.lgs. n. 33/2013 Art. 21 co.7 d.lgs. n. 50/2016 Art. 29 d.lgs. n. 50/2016 Atti di programmazione delle opere pubbliche Atti di programmazione delle opere pubbliche (link alla sotto-sezione "bandi di gara e contratti"). A titolo esemplificativo: - Programma triennale dei lavori pubblici, nonchè i relativi aggiornamenti annuali, ai sensi art. 21 d.lgs. n 50/2016 - Documento pluriennale di pianificazione ai sensi dell’art. 2 del d.lgs. n. 228/2011, (per i Ministeri) Tempestivo (art.8, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio LL.PP. Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Tempi, costi unitari e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate.(da pubblicare in tabelle, sulla base dello schema tipo redatto dal Ministero dell'economia e della finanza d'intesa con l'Autorità nazionale anticorruzione ) Informazioni relative ai tempi e agli indicatori di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio LL.PP. Art. 38, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni relative ai costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche in corso o completate Tempestivo (art. 38, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio LL.PP. Pianificazione e governo del territorio Art. 39, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Pianificazione e governo del territorio (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Atti di governo del territorio quali, tra gli altri, piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistici, generali e di attuazione, nonché le loro varianti Tempestivo (art. 39, c. 1, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Urbanisitico Art. 39, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Documentazione relativa a ciascun procedimento di presentazione e approvazione delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale comunque denominato vigente nonché delle proposte di trasformazione urbanistica di iniziativa privata o pubblica in attuazione dello strumento urbanistico generale vigente che comportino premialità edificatorie a fronte dell'impegno dei privati alla realizzazione di opere di urbanizzazione extra oneri o della cessione di aree o volumetrie per finalità di pubblico interesse Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio urbanisitico 148 Informazioni ambientali Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Informazioni ambientali Informazioni ambientali che le amministrazioni detengono ai fini delle proprie attività istituzionali: Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Stato dell'ambiente 1) Stato degli elementi dell'ambiente, quali l'aria, l'atmosfera, l'acqua, il suolo, il territorio, i siti naturali, compresi gli igrotopi, le zone costiere e marine, la diversità biologica ed i suoi elementi costitutivi, compresi gli organismi geneticamente modificati, e, inoltre, le interazioni tra questi elementi Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Fattori inquinanti 2) Fattori quali le sostanze, l'energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell'ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell'ambiente Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Misure incidenti sull'ambiente e relative analisi di impatto 3) Misure, anche amministrative, quali le politiche, le disposizioni legislative, i piani, i programmi, gli accordi ambientali e ogni altro atto, anche di natura amministrativa, nonché le attività che incidono o possono incidere sugli elementi e sui fattori dell'ambiente ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Misure a protezione dell'ambiente e relative analisi di impatto 4) Misure o attività finalizzate a proteggere i suddetti elementi ed analisi costi-benefìci ed altre analisi ed ipotesi economiche usate nell'àmbito delle stesse Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Relazioni sull'attuazione della legislazione 5) Relazioni sull'attuazione della legislazione ambientale Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Stato della salute e della sicurezza umana 6) Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale Relazione sullo stato dell'ambiente del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio Relazione sullo stato dell'ambiente redatta dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) Responsabile del servizio Tecnico Ambientale 149 Strutture sanitarie private accreditate Art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013 Strutture sanitarie private accreditate (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile) Elenco delle strutture sanitarie private accreditate Annuale (art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013) Accordi intercorsi con le strutture private accreditate Annuale (art. 41, c. 4, d.lgs. n. 33/2013) Interventi straordinari e di emergenza Art. 42, c. 1, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Iterventi straordinari e di emergenza (da pubblicare in tabelle o in atti amministrative dal contenuto chiaramente accessibile)) Provvedimenti adottati concernenti gli interventi straordinari e di emergenza che comportano deroghe alla legislazione vigente, con l'indicazione espressa delle norme di legge eventualmente derogate e dei motivi della deroga, nonché con l'indicazione di eventuali atti amministrativi o giurisdizionali intervenuti Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RESPONSABILI DEI SERVIZI CHE EMETTONO TALI ATTI Art. 42, c. 1, lett. b), d.lgs. n. 33/2013 Termini temporali eventualmente fissati per l'esercizio dei poteri di adozione dei provvedimenti straordinari Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RESPONSABILI DEI SERVIZI CHE EMETTONO TALI ATTI Art. 42, c. 1, lett. c), d.lgs. n. 33/2013 Costo previsto degli interventi e costo effettivo sostenuto dall'amministrazione Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013) RESPONSABILI DEI SERVIZI CHE EMETTONO TALI ATTI Altri contenuti Prevenzione della Corruzione Art. 10, c. 8, lett. a), d.lgs. n. 33/2013 Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza e suoi allegati, le misure integrative di prevenzione della corruzione individuate ai sensi dell’articolo 1,comma 2-bis della legge n. 190 del 2012, (MOG 231) Annuale RPC Art. 1, c. 8, l. n. 190/2012, Art. 43, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Tempestivo RPC Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati) Tempestivo RPC Art. 1, c. 14, l. n. 190/2012 Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno) Annuale (ex art. 1, c. 14, L. n. 190/2012) RPC 150 Art. 1, c. 3, l. n. 190/2012 Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione Tempestivo RPC Art. 18, c. 5, d.lgs. n. 39/2013 Atti di accertamento delle violazioni Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013 Tempestivo RPC Altri contenuti Accesso civico Art. 5, c. 1, d.lgs. n. 33/2013 / Art. 2, c. 9-bis, l. 241/90 Accesso civico "semplice"concernente dati, documenti e informazioni soggetti a pubblicazione obbligatoria Nome del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale e nome del titolare del potere sostitutivo, attivabile nei casi di ritardo o mancata risposta, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Tempestivo Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/B Art. 5, c. 2, d.lgs. n. 33/2013 Accesso civico "generalizzato" concernente dati e documenti ulteriori Nomi Uffici competenti cui è presentata la richiesta di accesso civico, nonchè modalità per l'esercizio di tale diritto, con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di posta elettronica istituzionale Tempestivo Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/B Linee guida Anac FOIA (del. 1309/2016) Registro degli accessi Elenco delle richieste di accesso (atti, civico e generalizzato) con indicazione dell’oggetto e della data della richiesta nonché del relativo esito con la data della decisione Semestrale Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/B 151 Altri contenuti Accessibilità e Catalogo dei dati, metadati e banche dati Art. 53, c. 1 bis, d.lgs. 82/2005 modificato dall’art. 43 del d.lgs. 179/16 Catalogo dei dati, metadati e delle banche dati Catalogo dei dati, dei metadati definitivi e delle relative banche dati in possesso delle amministrazioni, da pubblicare anche tramite link al Repertorio nazionale dei dati territoriali (www.rndt.gov.it), al catalogo dei dati della PA e delle banche dati www.dati.gov.it e e http://basidati.agid.gov.it/catalogo gestiti da AGID Tempestivo Responsabiole del servzio finanziario Art. 53, c. 1, bis, d.lgs. 82/2005 Regolamenti Regolamenti che disciplinano l'esercizio della facoltà di accesso telematico e il riutilizzo dei dati, fatti salvi i dati presenti in Anagrafe tributaria Annuale Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, 1/b Art. 9, c. 7, d.l. n. 179/2012 convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 Obiettivi di accessibilità (da pubblicare secondo le indicazioni contenute nella circolare dell'Agenzia per l'Italia digitale n. 1/2016 e s.m.i.) Obiettivi di accessibilità dei soggetti disabili agli strumenti informatici per l'anno corrente (entro il 31 marzo di ogni anno) e lo stato di attuazione del "piano per l'utilizzo del telelavoro" nella propria organizzazione Annuale (ex art. 9, c. 7, D.L. n. 179/2012) Responsabile del servizio AFFARI GENERALI, VICE SSEGRETERIA 1/b Altri contenuti Dati ulteriori Art. 7-bis, c. 3, d.lgs. n. 33/2013 Art. 1, c. 9, lett. f), l. n. 190/2012 Non è prevista la pubblicazione di dati ulteriori Dati, informazioni e documenti ulteriori che le pubbliche amministrazioni non hanno l'obbligo di pubblicare ai sensi della normativa vigente e che non sono riconducibili alle sottosezioni indicate ….